L 'importanza economica dell'industria dei profumi

L 'importanza economica dell'industria dei profumi Aperto il Salone al Valentino L 'importanza economica dell'industria dei profumi Il discorso del sottosegretario on. Graziosi - Il settore interessa in Italia un volume d'affari annuo di 380 miliardi ; produzione, vendite ed esportazioni sono in aumento - Il 70 per cento della popolazione usa cosmetici Il Salone internazionale della profumeria e dei cosmetici è stato Inaugurato ieri mattina alle 10 al Valentino dal sottosegretario al Commercio estero on. Graziosi. Al rappresentante del Governo il sindaco prof. Grosso ha dato il benvenuto della città, rilevando come il crescente successo e l'ampia partecipazione alla mostra rendano Torino centro di iniziative sempre più varie ed importanti, che spaziano dal Salone dell'automobile a quello della cosmesi. « II significato e il valore dell'industria cosmetica — egli ha detto — vanno oltre il piano commerciale, che pure è notevolissimo: essa contribuisce al mantenimento di Quell'alto valore umano costituito dalla bellezza muliebre ». L'on. Graziosi ha sottolineato alcuni aspetti della manifestazione: «Proprio a Torino, dove la concentrazione industriale ha raggiunto i più alti vertici d'Italia, essa dimostra chiaramente che le piccole e medie imprese hanno ancora a disposizione parecchi settori in cui dominano Quasi incontrastate. Nella profumeria e nella cosmesi la maggioranza di operatori deve il successo più che a imponenza di mezzi, all'iniziativa, alla capacità di interpretare i gusti del consumatore e alla competenza tecnica in un settore così delicato e soggetto alla moda. E' una prova dell'intraprendenza italiana, unita al gusto del bello e dello stile ». Nel 1925 in Italia appena il 3 per cento della popolazione faceva uso di cosmetici, oggi siamo saliti al 70 per cento. Non solo le donne, ma anche gli uomini si avvicinano sempre più ai prodotti igienici ed estetici, sull'esempio degli americani, francesi e tedeschi. Ci sono anche gli aspetti economici del fenomeno. Profumeria e cosmetici raggiungono nel nostro paese un volume di affari annuo per 380 miliardi di lire. In pochi anni la vendita di essenze è aumentata del 40 per cento e quella delle acque di colonia del 50 per cento. Il sottosegretario e le auto rità hanno poi aperto la ras segna visitando i box dei 300 espositori di 15 Paesi, allestiti nel palazzo di Torino-Esposizioni su una superficie di 15 mila metri quadrati. Il primo padiglione ospita il museo storico della cosmesi, che Orlane Jean d'Albret ha organizzato con autentici pezzi d'antiquariato. Si dimostra che gli stessi principi funzionali hanno guidato le cure estetiche per le belle donne di ogni tempo dall'antica Grecia, Roma e Bisanzio, fino al Rinascimento e all'epoca Liberty. C'è anche una lucerna in ferro della fi ne del XVI secolo, dicono che servì agii alchimisti frances quando prepararono al Louvre i primi ricettari di cosmetici per Caterina de' Medici. Il maquillage per l'estate si aCcplcmmnrvfcbclPuI annunzia con tonalità nuove. C'è il trucco che seleziona anche i raggi solari, lasciando passare quelli benefici ultravioletti e respingendo quelli nocivi infrarossi. Anche la crema alla rosa bulgara promette miracoli, mentre pomate ormoniche e tonici vegetali assicurano alle signore eterna giovinezza. Accanto ai cosmetici femminili troviamo acque di colonia e lozioni per uomo, bigiotterie e un'infinità di accessori. Interessante per tutti l'esposizione di una distilleria, che presenta essenza di menta Piperita e altra di estragone, usata, tra l'altro, in Francia per aromatizzare salse e vini.

Persone citate: Caterina De' Medici, Orlane Jean D'albret

Luoghi citati: Francia, Grecia, Italia, Roma, Torino, Torino-esposizioni