Griffith ha battuto Tiger per il «mondiale» dei medi

Griffith ha battuto Tiger per il «mondiale» dei medi Ieri natte ai Madison Square Garden di Xew Yorh Griffith ha battuto Tiger per il «mondiale» dei medi Il pugile negro si è imposto ai punti al detentore del titolo - Il vincitore propenso ad accettare la sfida di Nino Benvenuti, ma sostiene che l'italiano deve recarsi a combattere negli Stati Uniti Dick Tiger, a sinistra, in difficoltà per un duro attacco di Emile Griffith sul ring di New York (Telefoto) (Nostro servizio particolare) New York, 26 aprile. Emile Griffith, detentore del titolo mondiale dei pesi welters, è diventato campione del mondo anche per i pesi medi, battendo ai punti il quasi trentasettenne Dick Tiger, al termine del combattimento svoltosi ieri notte sul ring del « Madison Square Garden >. Griffith, che ha ventotto anni, è arrivato a conquistare il suo secondo titolo mondiale disputando un incontro «all'europea >, basato cioè più sulla velocità e sulla scherma difensiva, che non sulla forza bruta. Il negro delle Isole Vergini ha infatti U6ato quella che sui rtogs europei viene chia- e i e e e i i . mata la tattica del «dentro e fuori », limitandosi a punzecchiare l'avversario col suo insistente «jab> sinistro, doppiato sovente col destro e a sottrarsi con abili spostamenti laterali agli attacchi alla cieca del nigeriano. Un combattimento del genere, affidato alla velocità, all'intelligenza e alla superiore impostazione tecnica di Griffith, non rientra però nei gusti della folla americana, che preferisce le emozioni forti, senza andar troppo per il sottile per quanto riguarda il contenuto stilistico degli incontri. Emile Griffith perciò non è piaciuto al pubblico, anche se ha vinto senza discussione a dispetto della disparità di giudizio nella terna giudicante, nella quale l'arbitro Mercante ha visto quattro riprese di vantaggio per Griffith mentre il giudice Tony Castellano ha annotato una situazione di parità «con preferenza a Griffith > e l'altro giudice Forbes ha assegnato al neo campione un solo round di vantaggio su Tiger. Non si può dire però che la folla del « Madison > sia rimasta soddisfatta dell'esibizione di Griffith, tanto è vero che gli applausi più convinti sono stati riservati al vecchio guerriero Dick Tiger, che si è battuto con la forza della disperazione per stroncare un avversario che sfuggiva agilmente ai suoi colpi. Va detto però che, anche nelle rare occasioni in cui Griffith non si è sottratto alla lotta ed ha accettato un tipo di boxe all'americana, andando « dentro > senza esclusione di colpi, egli ha dimostrato la sua superiorità nei confronti del vecchio rivale. Nel corso del nono Tound, ad esempio, Griffith ha fermato uno dei soliti attacchi a testa bassa di Tiger mettendo a segno un corto destro d'incontro alla mascella. Il nigeriano, che mai aveva toccato il tappeto durante la sua carriera, per la prima volta era costretto a subire quest'umiliazione. Dick Tiger si rialzava prima che l'arbitro terminasse il rituale conteggio di otto secondi, ma per tutta la ripresa egli è apparso In balia di Griffith, che 10 ha fatto inginoechiare al tappeto una seconda volta, sia pure soltanto per un attimo. Nel finale dell'incontro, quando forse Griffith incominciava ad accusare la stanchezza per 11 ritmo velocissimo Impresso alla lotta, Tiger ha giocato il tutto per tutto, facendo attraversare all'avversario qualche momento difficile. Era però troppo tardi ormai per mettere in pericolo il meritato successo del pugile più giovane e più bravo. Dopo il combattimento, Emile Griffith ha escluso la possibilità di concedere per ora la rivincita a Tiger ed ha parlato invece di Nino Benvenuti come suo probabile competitore per 11 titolo: «Incontrerò senz'altro il campione d'Europa — ha detto Griffith — che mi sembra il più meritevole avversario. Gradirei però che venisse a New York. Il campione sono io, e non vedo perché debba andare io da lui a Roma >. Risulta che i responsabili del «Madison Square Garden» si sono già fatti avanti proponendo un combattimento Griffith-Benvenuti a New York, con possibilità di guadagni notevolissimi per entrambi l pugili. D'altra parte l'organizza tore italiano Rino Tommasi — a quanto pubblicano 1 giornali di New York — sostiene dl avfirtraLdipal'aqupelarnoquperaripBd avere in mano un Impegno firmato da Griffith per incontrare Benvenuti a Roma. L'incasso della serata al «Madison Square Garden» è stato pari al richiamo offerto dall'avvenimento. Erano presenti quindicimila spettatori paganti, per un introito di 147.536 dollari, corrispondenti ad oltre novantatré milioni di lire. Da questo conteggio sono esclusi però i diritti sulle trasmissioni radiofoniche, televisive e sulle riprese cinematografiche. Gordon Piggins

Luoghi citati: Europa, Isole Vergini, New York, Roma, Stati Uniti