Eccezionale attesa per Gimondi nell'odierna corsa Parigi-Bruxelles

Eccezionale attesa per Gimondi nell'odierna corsa Parigi-Bruxelles Ciclisti in gara lungo un percorso di S86 chilometri Eccezionale attesa per Gimondi nell'odierna corsa Parigi-Bruxelles Difficilmente l'asso italiano potrà ripetere il trionfo di Roubaix, ma la stampa francese e belga lo indicano come il corridore più interessante - Un giornale di Bruxelles è uscito con il titolo in italiano : « Tutti contro Gimondi» - Un curioso regalo: un pezzo di pavé in ricordo del successo di sette giorni orsono (Dal nostro inviato speciale) rnrigì, 23 aprile. Nel piccolo ed accogliente albergo parigino che ospita la squadra della Salvarani, si è presentato stamani verso le 11 un giornalista francese. Portava in braccio un pacco abbastanza voluminoso, che, a giudicare dalle smorfie del nostro collèga, doveva pesare parecchio. < Ce Gimondi* » ha chiesto. Felice si è fatto avanti, ha preso il pacco, lo ha aperto ed è sbottato in una divertita risata. Perché, avvolto con cura nella carta, c'era un bel pezzo di « pavé ». Proprio cosi, un pezzo di € pavé », una mattonella dell'* inferno del Nord », di almeno dieci chili, se non di più. Accompagnato da una lettera di un tifoso francese che spiegava l'insolito regalo. Gimondi, domenica scorsa, a gara finita, aveva espresso il fanciullesco desiderio di portarsi a casa un ricordo un po' fuori dell'ordinario, appunto una mattonella del «pavé», dove era riuscito a compiere una delle più clamorose imprese d'gli ultimi anni del ciclismo mondiale. Lì per l'i, era sembrata una battuta di spirito, ma, la mattina dopo, lasciando Roubaix, il ragazzo di Sedrina aveva insistito. Pioveva a catinelle, eppure Gimondi andò lo stesso a ripercorrere un tratto della gara. Aveva guardato e riguardato la salitella dove aveva sferrato l'attacco risolutivo, aveva cercato anche se non fosse possibile togliere un pezzetto di quella strada terribile. Poi, si era arreso all'evidenza, però, per così dire, gli era rimasta la voglia. L'episodio era apparso sui quotidiani ed è venuto così a conoscenza di un appassionato di ciclismo. Questo signore — che si chiama Alain TVatine e che abita a Flers-Sart — ho realizzato il desiderio del nostro giovanotto. Ha « rubato » lui, il pezzetto di c pavé ». E, non conoscendo l'indirizzo parigino della Salvarani ha mandato lo strano dono al giornale France Soir che, puntualmente, lo ha recapitato all'interessato. Una parentesi da niente, una storiella allegra. Ma serve per testimoniare l'incredibile . popolarità che Gimondi ha conquistato nel volgere di pochi giorni. Felice, nella settimana che ha trascorso con i suoi compugni di squadra a Chantilly, ha ricevuto migliaia di lettere e di telegrammi ed ha subito un vero assalto da parte dei cronisti. Questa sera, alla televisione francese, va in onda un lungo servizio che racconta di lui, giovedì «Paris Match» la più importante delle riviste parigine, gli dedicherà un servizio illustrato da alcune fotografie che lo ritraggono insieme con un cavallo famoso, all'insegna del < purosangue » di eccezionale classe. La nuova moda che impera attualmente in Francia, lasciando l'uso dei portachiavi, dalle fogge più inusitate, ha creato in quattro e quattr'otto un modello inedito, che porta impresso il volto del trionfatore del Tour. In simile atmosfera, se capita una competizione ciclistica, tutti si interessano soltanto di lui, prova ne sia che oggi, alla punzonatura della Parigi-Bruxelles, la gara che lega le due capitali con un tracciato di 286 chilometri, non c'è stato verso, per Pezzi, direttore sportivo della Salvarani, di far capire che Gimondi non è una specie di < robot » clte abbia miracolosamente contratto un misterioso accordo con le vittorie in serie. Ci dicono che il percorso, nel finale, è ondulato da qualche saliscendi e pronosticano, magari strizzando l'occhio, che è appunto su questi saliscendi che « Gimondi », scatterà all'offensiva. Noi, per conto nostro, ci lasciamo attrarre meno dal¬ l'ottimismo e siamo più realisti. Domani saranno favoriti gli sconfitti della ParigiRoubaix, che hanno la pelle che brucia. Belgi, olandesi e francesi in blocco. Cioè, per citare qualche nome, Von Looy, Planckaert, Godefrosi, Merckx, De Caooter, Janssen, De Roo, Den Hartog, Stablinski, Karstens, Bocklandt. Ciò naturalmente non sio?iifica, da parte dei ragazzi italiani, una supina rassegnazione alla sconfitta. Pezzi, anzi, giocherà con estrema decisione la < carta » Durante. Il veneto è stato due volte secondo sui traguardi della Milano-Sanremo e del Giro delle Fiandre, la sua affermazione non desterebbe quindi eccessiva sorpresa. Adorni e Gimondi, domani, hanno il compito di dargli una mano, disposti, una volta tanto, a funzionare da gregari di lusso. Sempre però tenendo gli occhi bene aperti, in modo da approfittare di qualsiasi circostanza favorevole per entrare di persona nella « bagarre » e tentare di risolverla a proprio vantaggio. Gli sportivi di Francia e del Belgio oltre ai corridori. pensano però a Gimondi. 11 giornale di Bruxelles « Le soir* che organizza la corsa, ricorda nella sua edizione di stamane che, se Felice dovesse vincere domani, bissando il successo della Parigi - Roubaix, realizzerebbe una impresa finora riuscito solo a Lapize, 55 anni fa. Il quotidiano belga fa gli auguri al nostro atleta e, per presentare la gara, ha avuto un'idea curiosa. In prima pagina, a nove colonne, ha messo un enorme titolone a carattere di scatola: « Tut-, ti contro Felice Gimondi ». Scrìtto esattamente cosi, vale a dire in perfetto italiano. Gigi Boccacini Gimondi «ciclista del giorno» a Parigi, firma un autografo ad un tifoso francescane spalle l'insegna di un caffè dal nome significativo «Chez Coppi» (Telefoto)