Il superbigomo (nel manicomio) scrive un libro sulle sue «mogli» di Guido Guidi

Il superbigomo (nel manicomio) scrive un libro sulle sue «mogli» Dopo la decisione deigiuclici ili Messimi Il superbigomo (nel manicomio) scrive un libro sulle sue «mogli» Racconterà l'avventurosa storia dei cinque matrimoni (e del sesto sfumato in chiesa), le esperienze in carcere e in Tribunale - L'imputato continua a ricevere parecchie lettere dagli amici, dall'unica moglie legale (la maestrina di Parma) e da una ragazza romana ch'egli verrebbe sposare - Quando riprenderà il processo, tutte le donne di Aldo Donati saranno citate come testi (Dal nostro invialo speciale) Messina, 23 aprile. Aldo Donati si è rassegnato all'idea che uno o due psichiatri indaghino su di lui. D'altro canto, non avrebbe potuto fare altrimenti: 1" ordinanza del Tribunale non può, per il momento almeno, essere discussa. « Non mi sembra giusto — ha commentato oggi parlando con il suo difensore, avv. Antonio Marrone, che è andato a trovarlo in carcere — ma, comunque, non mi sarà difficile convincere i medici che non sono un paranoico e tanto meno pericoloso dal punto di vista sociale. Conosco il loro linguaggio, sono sicuro che ci comprenderemo subito ». Dopo uno smarrimento durato ventiquattro ore, l'uomo che, dopo avere celebrato cinque matrimoni, risulta « celibe » tuttora da due documenti ufficiali ed autentici (un certificato di nascita del comune di Firenze e un certificato di residenza rilasciato da quello di Merano), è tornato ad essere sicuro, calmo, indifferente, ottimista. Ha soltan to una preoccupazione, quel la di sempre: che, per que sta perizia psichiatrica, venga trasferito in un mani comic « Avvocato Marrone — si è raccomandato al suo di tensore —, chieda per mio conto soltanto un favore al giudice istruttore: mi sia consentito di rimanere in carcere a Messina ». Perché? Sta forse molto bene in carcere? Bene, bene no: ma neanche male o comunque meno male di quanto starebbe se dovesse andare — almeno questo egli ritiene — al manicomio, che potrebbe essere quello di Barcellona Pozzo di Gotto a quaranta chilometri da Messina. « Mi sono soprattutto ambientato in questo carcere — ha spiegato e l'ambiente vuol dire molto: qui ho degli amici, ho la possibilità di concentrarmi per studiare, ho scritto un saggio storico sulla battaglia di Custoza, ho letto nuovamente il trattato di fisiologia del Margaria e quello di patologia chirurgica dUffreduzzi. Vorrei studiare ancora il trattato sulle malattie veneree di Fontanama mi è stato proibito. Idirettore del carcere evidentemente suppone che si tratti di un libro pornografico » Ma Aldo Donati ha in animo di fare qualcos'altro ancora: intende scrivere un libro, di impressioni, su tutti i personaggi che in passato ed ora si sono inseritnella sua vita. Per esempiosulle mogli, sulle donne che « legittimamente » o no glsono state vicine, sui suoaccusatori, sul Pubblico Mi nistero, sul Giudice Istruttore, sul presidente del Tribunale. E' un lavoro che se non fosse una sua iniziativa, gli sarebbe stato suggerito dal medico psichiatra che dovrà pronunciaruna diagnosi su di lui, do vrà dire se è un povero ma lato o un piccolo avventuriero costretto dalle circostanze a vivere d'espedienti, Quale migliore fonte dinformazione per il medicche conoscere il personag gio nei suoi ragionamentinelle sue interpretazioninelle sue elucubrazioni? In ogni modo, Aldo Donati sa come trascorrere isuo tempo oltre che, comegli assicura, studiare scrivere libri: deve preoccuparsi della corrispondenza che è sempre molto fitta I parenti — la madre aesèmpio — non si curandi lui, le ex « mogli » nean che: gli amici e quella chè l'unica — forse per nomolto tempo, perché è iatto una pratica di annulamento matrimoniale — aavere il diritto di chiamarssignora Donati (Maria Paola Pedrelli, l'insegnante dscuola materna a Parmauna ragazza romana chetra l'altro, provvede di tanto in tanto ad aiutarlo anche economicamente, contnuano a scrivergli, ad essegli vicino. « In fondo soncose queste che ti riconcliano con la vita» ha commentato quasi commosso sfogliare le lettere ricevutEd i figli? Dal punto vista anagrafico ne ha avuti uno da quasi tutte le sumogli. « In realtà — h spiegato — io non sono mai stato padre. La ragione per cui ho contratto tanti matrimoni è una soltanto, quasi una missione che mi sono imposto: dare uno stato legittimo ai bambini di que ste donne. Io so che vuol ! dire essere figlio di nessuno! ». Il personaggio rientra nell'ombra almeno sino a quando non rimarrà a disposizione degli psichiatri per i quali il compito potrebbe non essere semplice. Sei anni fa Aldo Donati fu considerato un « paranoi- |n II 1111 [ 1 i 11111111 r I ! 111 ! 11111111 ■ 111 [ 111111 ■ t ] i 1111111111 co » e quindi seminfermo di mente; altri medici, in Corte d'Appello, hanno detto che si era trattato di una diagnosi sbagliata. La decisione di sottoporlo ad una nuova indagine psichiatrica significa che i giudici del Tribunale non sono convinti di trovarsi di fronte ad un uomo perfettamente normale. Un interrogativo soprattutto li ha colpiti: perché Aldo Donati, due volte su cinque, ha celebrato il matrimonio e poi senza neanche consumarlo è scom| parso. Il nuovo processo sarà celebrato tra cinque o sei mesi, forse in autunno, forse in inverno. Allora dovranno essere presenti in aula tutte le cinque « mogli » : « Hanno detto —- commenta — che io le ho sfruttate o per lo meno mi hanno consentito di sbarcare il lunario. Che i giudici le interroghino e poi mi conosceranno davvero per quello che sono. E' stata la mia generosità che mi ha cacciato nei guai ». Guido Guidi

Persone citate: Aldo Donati, Antonio Marrone, Maria Paola Pedrelli

Luoghi citati: Barcellona Pozzo Di Gotto, Firenze, Merano, Messina, Parma