Teatro, musica, cinema e letteratura nel programma dell'Unione culturale

Teatro, musica, cinema e letteratura nel programma dell'Unione culturale L'associazione riprende l'attività dopo anni di silenzio Teatro, musica, cinema e letteratura nel programma dell'Unione culturale Spettacoli, dibattiti e conferenze nella nuova sede di Palazzo Carignano L'Unione Culturale, dopo due anni di silenzio, riprende la sua attività, nella nuova sede di Palazzo Carignano. In un ampio locale sotterraneo, con l'ingresso in via Cesare Battisti, l'architetto Becker ha adattato una serie di ambienti, che comprendono un piccolo teatro, capace di, 150 posti, una dddtrvdceczsaletta di audizioni, un bar, cun ridotto e gli uffici. Palazzo [qCarignano è un punto di ri-fda . o o o . i o e . à ¬ ferimento importante per l'Unione Culturale; indica lo spirito con il quale l'associazione è nata, nel 1945„ emanazione diretta di quel fronte degli intellettuali che proprio fra queste mura aveva condotto la sua battaglia clandestina contro il fascismo. In Palazzo Carignano, nella «sala gialla» dove si ricorda la nascita di Vittorio Emanuele II, l'Unione ha svolto per oltre quindici anni la propria attività, sempre restando fedele a quell'impegno di cultura democratica e antifascista che i suoi fondatori si erano proposti all'indomani;; della Liberazione. E qui ora è voluta tornare, dopo il lungo intervallo. Lo ha ricordato ieri pomeriggio il suo presidente, Franco Antonicelli, nell'annunciare il programma dei prossimi mesi Dopo avere rievocato la storia dell'iniziativa, ed avere ringraziato il sindaco, prof Grosso, per l'appoggio dato alla attuale ripresa, Antonicelli ha sottolineato come questo programma si mantenga fedele all'antico spirito dell'associazione. Se le novità sono molte, è solo perché le condizioni esterne della società sono mutate, e chiedono nuovi strumenti per affrontarle. I problemi del 1966 sono diversi da quelli del 1945; gli interessi del nostro tempo sono tanto più ampi, il panorama si è allargato a scienze che allora non esistevano. La prima manifestazione avrà luogo il prossimo 4 maggio: sarà un incontro con Anna Proclemer e Giorgio Albertazzi, che in quei giorni ssrPcdctnnlActllicltSddatfeppiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiM debutteranno a Torino col dramma « Pietà di novembre » di Brusati. Seguiranno quatro rappresentazioni del < Living Theater », una serata del Teatro studio di Genova con « Fin de partie » di Beekett, due recite del «Pinocchio» di Carmelo Bene, eccezionalmente all'Alfieri. Nel campo del cinema vi saranno quattro film cecoslovacchi inediti per Torino, una pellicola ; sovietica del «disgelo», un film sperimentale italiano («La verifica incerta», del pittore Parrucchello), una serie di cortometraggi di animazione di Luzzatti, Zac e Bozzetto. Per la musica è previsto un ciclo di concerti di opere contemporanee, con brani di Nono, Brero, Fellagara, Manzoni, presentati da Massimo Mila, in colloquio con gli autori. Alcune serate saranno dedicate al cabaret, che negli ultimi anni ha avuto un singolare risveglio. La tradizionale attività delle conferenze sarà articolata in cicli organici, sui problemi culturali di maggiore attualità. Un ciclo sulla nuova letteratura, curato da Edoardo Sanguineti, vedrà l'intervento dei più agguerriti esponenti dell'avanguardia italiana. Un altro su « letteratura e società» metterà ogni volta a con fronto uno studioso italiano e uno str-.niero: è prevista la partecipazione di Roland Barthes, di Goldmann, di Escarpit. Il programma si concluderà alla fine di giugno, con una tavola rotonda su «L'atteggiamento della Chiesa di fronte alla pluralità delle culture»; un tema diventato di estrema attualità dopo il Concilio, tanto dibattuto all'estero quanto ignorato in Italia. g. c.

Luoghi citati: Genova, Italia, Torino