Colloquio Fanfani-Gromyko sui rapporti italo-sovietici di Michele Tito

Colloquio Fanfani-Gromyko sui rapporti italo-sovietici II ministro Esteri russo da ieri a Roma Colloquio Fanfani-Gromyko sui rapporti italo-sovietici Il rappresentante dell'Urss è giunto j Fiumicino alle 13 - Ha risposto cortesemente agli applausi di una piccola folla - Nel pomeriggio, mentre la moglie visitava la basilica di San Pietro, si è trattenuto con il nostro ministro degli Esteri per un'ora L'Italia, d'accordo con gli alleati, esplora le vie di più vaste aperture verso l'Est, soprattutto nel settore economico Lunedi Saragat offrirà in onore dell'ospite un banchetto a cui parteciperanno esponenti dell'industria e della finanza (Dal nostra corrispondente) Roma, 21 aprile. Gromyko, la consorte e i collaboratori del ministro degli Esteri sovietico sono giunti a Fiumicino verso le 13. Mentre Gromyko s'affacciava al portello dell'aereo e Fanfani gli si recava incontro, un applauso è partito da una piccola folla raccolta nella terrazza coperta dell'aeroporto. Gromyko ha risposto con un gesto sobrio. Sorridente, ma distaccato, l'ospite è passato attraverso la cerimonia di rito: le strette di mano, il ringraziamento per i fiori che la signora Fanfani offriva alla signora Gromyko, la breve sosta nella saletta dell'aeroporto tra diplomatici e giornalisti che si accalcavano e la parten za, in auto, per Roma. Una folla più fitta, in attesa dietro le transenne, ha applaudito più a lungo, e Gromyko, in abito blu scuro, ha risposto con rapido cenno della mano, appena abbassando il capo. Sobrie' tà e distacco cortese anche nelle risposte alle domande che incalzavano : « E' un week-end di lavoro »; « Abbiamo fatto un buon viag gio e per la differenza di orario ci siamo riposati un'ora in più »; « Tutto bene, certo, tutto bene ». La signora Gromyko si guardava invece intorno, un po' tesa, forse curiosa, sorride va a tutti. Gromyko ha raggiunto l'ambasciata sovietica, ove risiede durante il sogf no romano e ove è rimasto per quasi tutto il pomeriggio. Verso ie 17,30 ne < uscito per recarsi al Qui rinaie a firmare il registro d'onore. La consorte del ministro si è recata in San Pietro, accompagnata dal la moglie dell'ambasciatore Kozyrev. In una grande macchina che portava le in segne dell'Urss e dell'Italia, ha fatto il giro della piazza; ne è scesa per osservare il colonnato dal pun to famoso di dove la quadruplice fila di colonne ai vede come se fosse una sola fila e per percorrere poi più volte, le navate della basilica, a quell'ora deserta Puntuale, Gromyko era alle 18 in punto alla Far nesina. Il primo colloquio con Fanfani, alla presenza dell'ambasciatore italiano a Mosca e dell'ambasciatore sovietico a Roma, è durato esattamente, come era sta bilito, un'ora. Si trattava di fissare i temi da discutere, di dare un ordine ai lavori veri e propri che co minceranno doipani. Si trat tava, per Fanfani, di vedere fin dove un dialogo aperto col collega sovietico fosse possibile. L'invitato è Gromyko, ed è più pronto ad ascoltare che a parlare. Co sì, il comunicato della Farnesina, dice che sono stati « sfiorati » temi internazio nali d'ordine generale questioni bilaterali. Gromy ko sembra più propenso separare le due cose; l'Italia vorrebbe farne risaltare il collegamento inevitabile. Si sa comunque che il no stro governo agisce d'accor da con i suoi alleati ed ha in questo momento, la funzione di esplorare le vie di più vaste aperture verso l'Est soprattutto nel settore economico. Tutto ciò dà la misura dell'importanza del sondaggio che l'Italia fa, per conto dell'Occidente in questi giorni. Non è, né dall'una né dall'altra parte, un discorso definitivo. Per oggi si è rimasti sulle generali con l'esame dei rapporti italo-sovietici, la situazione europea e dei Paesi del terzo mondo. Gli sviluppi sono affidati più al clima, ai contatti non formali che ai bollettini diplomatici. E' indicativo della situazione che la visita di Gromyko in Italia si concluderà lunedì al Quirinale cttnfitmEc con un grande pranzo offerto da Saragat e a cui parteciperanno decine di esponenti dell'industria e della finanza italiane. Stasera Fanfani ha offerto un pranzo a villa Madama in onore dell'ospite. Erano presenti anche Moro con i ministri Piccioni, Rea¬ le, Tremelloni, Bosco, Tolloy, Bo e Corona, il presidente dell'Eni Boldrini, quello della Snia Viscosa Marinotti e il governatore della Banca d'Italia Carli. Nel brindisi Fanfani ha detto che, per la tensione internazionale, potrebbe andare disperso il « non abbondan¬ te capitale di comprensione reciproca, di convergenti interessi, di intese volenterose ». L'Italia intende portare, nella fedeltà alle alleanze, un particolare contributo « al rinnovarsi di quella costruttiva discussione che l'attuale congiuntura internazionale rende più che mai opportuna ». Non deve essere ritardato il felice ritrovamento di « soluzioni giuste » ai più gravi problemi internazionali del momento. Qualsiasi intesa si possa concordare — ha risposto Gromyko — è desiderata dall'Urss. I colloqui di Roma saranno dedicati a problemi concreti, cioè al migliora mento delle relazioni tra i due Paesi: «Nessuno Stato — ha aggiunto Gromyko ■ né piccolo né grande deve avere preoccupazioni se l'Italia e l'Urss migliorano loro rapporti perché ambe due rispettano i propri punti di vista e tengono conto della situazione esistente in Europa e nel mondo, senza portare alcun pregiudizio a quelli che sono i rispettivi rapporti con altri Paesi ». Precisando il suo concet to, Gromyko ha detto ancora: « Ogni possibilità di colloquio tra Italia e Urss deve essere sfruttata senza perdere di vista quella che è la realtà dell'equilibrio internazionale attuale: il colloquio avuto col ministro Fanfani dà la possibilità di guardare al futuro con prospettive positive». Michele Tito Gromyko saluta mentre lascia l'aeroporto accompagnato dall'on. Fanfani (Tel. A.P. ) ■■■iiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiitiiiitiiiiiiifiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin