Un monaco buddista guida a Saigon la lotta «contro la guerra e gli stranieri»

Un monaco buddista guida a Saigon la lotta «contro la guerra e gli stranieri» Da vent'anni il Sud Vietnam anela alla pace Un monaco buddista guida a Saigon la lotta «contro la guerra e gli stranieri» Thich (« il venerabile ») Tri Quang ha 44 anni ed è il capo indiscusso di una sètta che conta un milione di adepti - Dovunque vada, Io seguono 120 bonzi pronti a farsi bruciare vivi ad un suo cenno - «La guerra è ormai una questione tra Stati Uniti e Cina — dice. — Noi non contiamo più nulla. Siamo un popolo che si spegne lentamente. La nostra disperata protesta è l'ultimo tentativo per riprendere in mano il nostro destino » (Nostro servizio particolare) Saigon, 20 aprile. La più alta autorità politica e morale del Sud Vietnam non è un militare, né un laico, ma un religioso: Thich (« il venerabile ») Tri Quang, un monaco buddista di 44 anni. Magro, ascetico, un gran cranio roseo e calvo, viso immobile, occhi penetranti e insostenibili, Tri Quang è il capo indiscusso dell'* Associazione buddisti unificati » (un milione di adepti), che predica la liberazione del Vietnam da tut ti gli stranieri ed agita la piazza contro gli americani ed il governo del gen. Cao Ky. Vive abitualmente a Hue; ora è sceso a Saigon (con un seguito di 120 fanatici bonzi pronti a farsi bruciare vivi ad un suo cenno), per dirigere le manifestazioni « pacifiste ». Fu lui a guidare la rivolta che spazzò via il dispotico regime dei fratelli Diem; e se Ky sarà costretto a cedere il potere ad un governo civile prima dei 3-5 mesi promessi, sarà ancora lui che lo avrà voluto. Gli avversari dicono che Tri Quang ò un « comunista » ( un suo fratello occupa una carica importante nel governo nord-vietnamita) e che la sua azione mira a costringere gli americani a lasciare il paese per consegnarlo ai vietcong. Il « venerabile » nega: « Non ho mai detto — ha dichiarato recentemente all'auto revole rivista Newsweek — che gli americani dovrebbero sgomberare subito. Vedrei ansi con terrore un loro ritiro precipitoso. Ma io lotto per liberare il Sud Vietnam dalla guerra e dagli stranieri. 1 ragazzi che oggi hanno vent'anni, non sanno che cosa significhi vivere in pace... Sì, è vero, mio fratello è una personalità ad Hanoi. Ma non lo vedo dal ldlfi. E del resto chi, nel Sud Vietnam, non ha un parente al Nord o tra i vietcong? ». Tri Quang spiega perché si è messo alla testa delle dimostrazioni anti-governative, spesso violente e sanguinose; e ci offre la chiave per capire la sua azione. « Noi m : siamo più padroni del nostro paese — dice. — La guerra è ormai una questione tra Cina e Stati Uniti: noi stiamo nel mezzo, schiacciati come il ferro nell'incudine, senza alcun potere di decidere. Siamo un popolo che si spegne lentamente. La nostra disperata protesta è l'ultimo tentativo per riprendere in mano il nostro destino ». Il « venerabile » è un uomo d'azione, nutrito di buoni studi. L'ambasciatore americano Henry Cabot Lodge ne conosce il valore e lo stima; lo ospitò a lungo nella sua residenza quando la polizia di Diem lo perseguitava. Tri Quang è « venerabile » da dieci an ni. Fu eletto dopo il Concilio di Rangoon, sul quale soffiò un'aura di rinnova mento. Sotto l'impulso di duecento giovani bonzi di origine diversa, che si prò ponevano di intervenire nella vita sociale dando « la priorità alle opere piuttosto che alla preghiera nel chiuso dei monasteri », il « nuovo buddismo » compì a Rangoon un salto di secoli. Tri Quang era tra i « modernisti ». Tornati a Hue, i monaci vietnamiti si strinsero attorno a lui riconoscendogli la suprema autorità spirituale del paese. Originario del Nord, Tri Quang entrò in seminario a 13 anni. Imparò a dominare i sensi. Si racconta che, quand'era in meditazione, i monaci gli versassero sul capo del balsamo bollente senza ch'egli reagisse. Nel '45 fece un viaggio ad Hanoi dove studiò i primi eie menti del marxismo. Oggi racconta: .: Ci sono nella filosofia marxista parecchie cose sulle quali noi buddisti possiamo concordare. Ma non ammettiamo il principio della lotta di classe. Non ci sono classi nell'essenza dell'uomo. Budda ha detto: " Non esistono differenze nel sangue umano, che è sempre rosso " ». Il numero dei buddisti nel Sud Vietnam decuplicò in tre anni sotto la guida del « venerabile ». Tri Quniznivaprvocoil reonchdesiomcomcimchil bebuloedafxinoe fochsudopinstoprbdcmzbdsSrnrdmaqrcsgcV r n Quang, attivissimo, organizzava movimenti giovanili, raccoglieva fondi, creava scuole, formava corpi di predicatori. Per la prima volta, bonzi motorizzati percorsero in lungo e in largo il paese per tenere conferenze. Tri Quang rimise in onore la liturgia di massa, che vedeva sfilare nelle vie delle città, in lente processioni, folle immense. Il « venerabile » non teme la concorrenza dei vietcong. Egli ragiona in ter mini estremamente sempli ci. Nel Sud Vietnam di domani, dice, non v' saranno che due forze, i buddisti e il Fronte nazionale di Li berazione (comunista). I buddisti predicano un'ideologia, ed hanno una morale ed una dottrina altrettanto affascinanti quanto il marxismo. Basterà che sappiano organizzarsi in partito, e la coesistenza delle due forze sarà possibile senza che l'una prevalga e domini sull'altra. Tri Quang si prepara a diventare il capo politico oltre che religioso del suo popolo. Ha inviato emissari in Europa a studiare la struttura sociale dei paesi occidentali. Uno dei suoi più fedeli discepoli è a Parigi, con l'incarico di elaborare un « socialismo buddista » nel quale possano coesistere i princìpi del marxismo e della predicazione di Budda. r. s. e o , e a i a o o i a i i o l Il monaco buddista di Saigon Thich Tri Quang capo di una setta che conta un milione di adepti (Tel.)