Ricoverato per esami clinici il marito della donna di Mortara sospetta di lebbra
Ricoverato per esami clinici il marito della donna di Mortara sospetta di lebbra La malata trasferita al "Centro risanamento,, di Genova Ricoverato per esami clinici il marito della donna di Mortara sospetta di lebbra Anche la figlia e il genero sottoposti a controlli: sono risultati perfettamente sani - L'abitazione di Cozzo Lomellina verrà disinfettata - L'ufficiale sanitario ha chiesto l'intervento del Centro profilattico di Pavia - Nessun pericolo per la popolazione ., 8i esclude pereto che la don ^ abbjn nvuto rapporti con gente ni pneiii esotici dove la lebbra à diffusa. La Tassici da tempo era af- (Dal nostro inviato speciale) Mortara, 19 aprile La donna malata di lebbra. Angela Maria Tassini, di 75 anni, è stata ieri trasferita dalla Cllnica dermosifilopatica di Pavia al lebbrosario di Genova. Intanto stamane l'ufficiale sanitario di Mortara, dottor Alfredo Miceli, si è recato a Cozzo, un paese di 800 abitanti situato fra Mortara e Casale, dove la Tassini abita ed ha invitato il marito della donna, il pensionato Giuseppe Giambelli, dì 71 anni, a sottoporsi agli esami clinici per accertare che non sia anch'egli colpito dalla malattia. Il Giambelli è stato subito accompagnato alla clinica di Pavia dove si fermerà alcuni giorni. La comparsa della malattia, rarissima in Italia, ha suscitato una certa emozione In tutta la Lomellina. Angela Tassini non si è praticamente mai mossa dal paese di Cozzo, e da fgegvCirqcrplPdentLnfcgctapiii di vent'anni abita in via. Cantlnohib 31,. in una casetta ; rustica a due piani, allineata] con altre in un lungo cortile i fetta da mia ulcerazione alla gola e da altri disturbi, ma non era mai ricorsa al medico. Aggravatesi le sue condizioni, fu visitata dal medico condotto di Cozzo, dott. Tommaso Novelli, il quale, dopo un periodo di cura, constatali altri sintomi inquietanti, come piccole macchie scure non dolenti in va rie parti del corpo, ritenne op-'portuno mandare l'inferma al-pla clinica dermosifilopatica di [Pavia. Questo avvenne giove- j dì scorso. Dopo tre giorni di] esami clinici, i sanitari dispo-ìnevano ieri l'inviò della mala- ta al lebbrosario di Genova, L'annuncio venne dato al mu-i niciplo di Cozzo con una tele-1 fonata proveniente dalla otini-ìca: «Avvertite i parenti dì An-jgela Tassini di venire subito a Pavia ». « Perché? » è stato chiesto: «è gravemente malata?» «Dobbiamo trasferirla a un altro ospedale ». Venne cercato il marito, ma questi era assente. Fu avver tifa allora una figlia della ma lata. Maria, residente a Otto-ì biano. e questa, col marito Sii- !vio Nipoti partì subito per Pn-jtiia, ma quando i due vi ginn- (sero, Angela Tassini era già stata portata a Genova. Il trasferimento fa supporre che la diagnosi dei medici della clinica confermi la gravità del male: i coniugi Nipoti si recarono alloro a Genova dove poterono visitare l'inferma. I sanitari del lebbrosario compiono altri accertamenti e se ne aspetta il risultato. La figlia dell'ammalata e II genero, Maria e Silvio Nipoti 'si sono pure sottoposti a Papia agli esami clinici, e sono [stati riconosciuti perfettamen j te sani ] Oggi il signor Silvio Nipoti ìera a Cozzo, davanti all'abita zione dei suoceri, nel cortile di via Cantinchlò. in attesa del -i probabile intervento di una 1 squadra di disinfezione. L'ai-ìloggio dei coniugi Giambelli, -jperò. à chiuso e il signor Nipoti, tornando stasera a Ottobiano, lascerà la chiave ai uici'Jti perché in qualunque momento gli incaricati dell'operazione possano entrarvi. Nel cortile abitano parecchie famiglie Alcune donne si rivolgono ai messi comunali a o a a -ìpresenti, Bertoni e Vaniglia, - ! per sollecitare la disinfezione. -j. Finora — dicono — è stata - (fatta un po' di pulizia all'esterà a no, nel cortile; ma aspettiamo che la disinfezione sia estesa all'alloggio dei Giambelli e, se necessario, anche alle nostre case ». Alcune donne, però, vogliono precisare che. le famiglie abitanti in via Cantinchiò non sono affatto terrorizzate da quanto è successo. « Non è proprio vero — dice una a nome di tutte. Carmela Legnazzi vedova Ronzini — che vorremmo abbandonare le nostre case. Qui siamo vissuti e qui continueremo a restare. Ma provvedano le autorità alla disinfezione » Il sindaco di Cozzo, Mario Guia, ha preso le necessarie ilisposizioni, sollecitando l'intervento delle autorità competenti e il dott. Miceli, che risiede a Mortara ed è ufficiale sanitario per un consorzio di molti comuni fra cui Cozzo, ci ha detto: « Ho chiesto l'intervento del Centro profilattico di Pavia che dispone dei mezzi necessari. La stazione di dìsinfezione è avvertita e provvederà nei prossimi giorni. La popolazione, però, non deve allarmarsi. Non esiste alcun pericolo. L'abitazione della donna malata è chiusa a chiave e nessuno vi entra, poiché il marito rimarrà alcuni giorni nella clinica di Pavia per gli accertamenti. Prima del suo ritorno a casa, l'abitazione sa rà visitata dalla squadra del centro profilattico che eseguirà tutte le operazioni necessarie ad evitare ogni pericolo di contagio ». e. d.
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