Tra Inter e Real Madrid domani un'aspra rivincita di Giulio Accatino
Tra Inter e Real Madrid domani un'aspra rivincita IV »• Iti svanititi ni** ffefftt Vnppu «lei campioni Tra Inter e Real Madrid domani un'aspra rivincita Gli spagnoli si sono affermati a Madrid per 1-0, ma i nerazzurri ritengono di poter recuperare lo svantaggio - Anche Puskas ha raggiunto la squadra bianca - Già incassati 160 milioni - Quasi certa la trasmissione diretta per televisione (Dal nostro inviato speciale) Milano, 18 aprile. Con l'arrivo questo pomerìggio all'aeroporto di Linate del Caravelle dell'Iberlan Air Lines, si è completata la comitiva del Real Madrid, trasferita in Italia per il tanto atteso incontro con l'Inter, valevole come seconda semifinale della Coppa dei Campioni d'Europa. Dal jet spagnolo sono scesi oggi poco dopo le 18 l'allenatore Munoz, il direttore sportivo Calderon ed i giocatori Araquistain, Mendieta (portiere di riserva). Pachin, De Felipe, Pirri, Miera, Tejada, Jaime Bianco, Bueno e Puskas. C'era anche il « vecchio» colonnello e non è detto che mercoledì sera egli debba stare in tribuna. Rispetto alle previsioni l'unica novità veniva fornita appunto da Puskas, ed era logico sentire da Munoz se intende utilizzare il trentanovenne ungherese nella partita con l'Inter. « E' possibile » ha risposto il trainer spagnolo. Comunque ha subito dichiarato che non ha ancora deciso la squadra che darà battaglia ai nerazzurri di Herrera cercando di confermare il successo per 1-0 ottenuto nella gara di andata. E' possibile la conferma dell'* undici » di Madrid, ma è anche probabile qualche variante. Pretattica? Munoz non ha risposto a questo interrogativo, riservandosi di comunicare le sue decisioni domani nel tardo pome riggio dopo l'ultimo allenamento che i « bianchi » sosterranno a Como. Parlando con Munoz non si poteva dimenticare la sua clamorosa reazione agli inciden ti di Madrid nella partita di andata. Munoz ha sorriso: « Il passato non conta, è tutto dimenticato. Siamo qui per incontrare l'Inter, sappiamo che l'impresa è difficile, ma il mio Real non ha paura di nessu no. Giocheremo e sarà un incontro d'alto livello tecnico» Dopo il temporale (di Ma drid) la honaccia (di Milano). Evidentemente Munoz non ha voluto rinfocolare una pole mica già tanto pericolosa, ed alla guerra dichiarata sette giorni fa ha preferito l'offerta di un verdissimo ramoscello di ulivo. Questo comunque non significa che le critiche all'arbitro austriaco Wlachojanis siano ormai dimenticate. Anzi il presidente del Real Don Santiago Bernabeu ha confermato che la sua società ha presentato all'Uefa un particolareggiato esposto sul comportamento del signor Wlachojanis. Benché manchino informazioni ufficiali, pare che il contenuto della nota di protesta non riguardi tanto i due rigori non concessi, quanto il mancato ricupero del tempo perso in occasione dell'infortunio del portiere Betancourt. E' chiaro che il reclamo non potrà avere conseguenze tecniche importanti ma i madrileni intendono con questo creare difficoltà ai dirigenti della Federazione europea presso cui non sono più tanto « potenti » come nel recente pas?ato. « Il problema degli arbitri — ha proseguito Don Bernabeu — è un problema generale, che dovrà essere prima o poi affrontato. Pensare ad arbitri di parte vuol dire uccidere il gioco del calcio. In serata si è appreso che l'Uefa ha confermato per mercoledì la terna ungherese composta da Gyorgy Vajas- come arbitro e dai guardalinee Eraberger e Wottava. I dirigenti ed i giocatori del Real sono turbati dall'annuncio, però non hanno voluto esprimere un giudizio netto sulla decisione della Federazione europea: «Noi abbiamo criticato l'austriaco Wlachojanis, non la scelta dell'ungherese Vajas, che non conosciamo. Pretendiamo comunque una direzione di gara indipendente e precisa». Bernabeu non ha confermato l'intenzione di una clamorosa protesta in caso di incidenti, ma è facile pensare al peggio (ri¬ tive« sp tiro della squadra) qualora do-jevesso verificarsi qualcosa di a« sgradito » a giudizio deglilpspagnoli. j pIl più festeggiato fra i gio-'u eatori ospiti è stato Puskas. allegro e .sorridente come sempre anche se una incipiente pinguedine lo fa sembrare più un turista in vacanza che un aPr atleta in attività di servizio. Puskas probabilmente giocherà: «Sono in forma e corro come ai tempi belli... non tanto veloce ma tengo i novanta minuti e sono pronto se Munoz lo vuole ». «Conosce l'arbitro Vajas?» «Senza dubbio. Ai miei tempi dirigeva gare di divisioni inferiori ma evidentemente ha fatto carriera». « Che professione esercita?». « E' nato in una città di provincia, ma vive a Budapest dove è direttore di un locale notturno ». «Che ci può dire dell'arbitro di Madrid? ». « Meglio non parlare. Il ricupero era di sette minuti esatti, l'arbitro ha prolungato la gara di un minuto soltanto. Se questo non è un errore... E' stato un episodio triste ». I giocatori giunti a Milano ieri (Sanchis, Zoco, Serena, Amando, Grosso, Velasquez e Gento si sono allenati a San Siro agli ordini di Munoz; gli altri hanno assistito al lavoro dei compagni ai bordi del campo. Gli ospiti si sono dichiarati soddisfatti dell'impianto di illuminazione. A tarda sera la comitiva è rientrata a Como, da dove non si muoverà più fino a mercoledì sera. Si è appreso da buona fonte che le trattative tra l'Inter e la Tv per la trasmissione in diretta della gara sono giunte a conclusione. Manca ancora l'approvazione ufficiale, ma è pressoché certo che la gara verrà interamente trasmessa per tv. L'accordo è stato possibile anche perché i biglietti di ingresso al campo sono esauriti. Si parla di un incasso superiore ai centosessanta milioni. Giulio Accatino I giocatori del Real Madrid: Amando, da sinistra, Sanchis, Zoco, Gento, Grosso e Serena, a Como dove la squadra spagnola si trova da ieri in ritiro (Telefoto)
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