La moglie dell'automobilista ferito ad Alessandria riconosce tre aggressori in un drammatico confronto

La moglie dell'automobilista ferito ad Alessandria riconosce tre aggressori in un drammatico confronto inchiesta sul brutale episodio della mattina di Pasqua La moglie dell'automobilista ferito ad Alessandria riconosce tre aggressori in un drammatico confronto Sono stati fermati e denunciati per tentato omicidio e violenza privata - Hanno 24, 27 e 28 anni - Si tratta di operai immigrati e residenti ad Asti Tutti negano - Identificato anche il proprietario della loro auto (ma è scomparso da casa) - La signora spezzina ha indicato alla polizia quello dei tre che colpì suo marito alla testa col « cric » - Il ferito, ricoverato in ospedale per la frattura del cranio, non ha ancora ripreso conoscenza o o (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 12 aprile. Tre giovani operai immigrati sono stati riconosciuti come gli aggressori dell'automobilista spezzino che la mattina di Pasqua fu inseguilo, picchiato selvaggiamente e colpito alla tenta con un « cric »: li ha indicati oggi alla polizia, nel corso di un drammatico confronto, la moglie del ferito. « Non è vero, non sappiamo nulla, non abbiamo mai fatto del male a nessuno » hanno gridato i sospettati. Ma la accusatriee i stata precisa e sicura. La polizia di Alessandria, che. indaga sul brutale episodio assieme alla Mobile di Asti, li Ita fermati e denunciati sotto le imputazioni di tentato omicidio e violenza privata. Si tratta del pavimentista Andrea Ingrao di 2ft anni, abitante ad Asti in corso Partigiani 72, del meccanico Calogero Conoscenti, ventisettenne, dimorante in via Garetti 2 (entrambi siciliani) e dell'operaio Antonio Sorrenti di 24 anni, calabrese, dipendente dell'IIi-MEI di Asti e residente in Valle Tanaro 8. Stasera sono nel carcere di Alessandria; il Procuratore della Repubblica (che ha convalidato il fermo) li interrogherà domani mattina. Riepiloghiamo il fatto. Alle. ■).30 del mattino di Pasqua l'o peraio portuale spezzino Mauro Tesi, ventinovenne, arriva con la sua €600 » ad Alessandria e si ferma a un bar per prendere il caffé. Con lui c'è la moglie, Mirella Venturini di 27 anni, il loro figlio Claudio i2di s e un amico di famiglia, il camionista Secondo Marini,iventisettenne, anch'cgli spez- I 2w!o. La famiglia Tesi va ad Orio Canavese per far visita all'altro figlio. Paolo di 7 an ni, ricoverato in os/iedalc. Nel bar accade l'incidente: quattro'igiovani immigrati, evidente--mente ubriachi, rivolgono )ra-\si galanti alla bella signora spezzina e vengono redarguiti dal marito. Quando la famiglia riparte con la <600» i giovinastri, a bordo di una <1100», inseguono l'utilitaria, le tagliano la strada, la tamponano, finché la* costringoilo a fermarsi. I tcp-\ pisti aggrediscono il Tesi ed ill Marini, lanciano sassi ed in sulti: uno afferra il tcric» (estratto dal portabagagli della <cll00»), si avventa sul Tesi e 'ilo colpisce fiat turandogli la -testa. Poi fuggono \Mari.ii, nella rissa, Anche t'ijha ripor-ltuto ferite ma il più grave è il Tesi: i medici dicono all'è in pericolo di vita; fino a. questa sera, anche se le sue coli¬ *Alessandria, agli ordini del dot-dizioni sono stazionarie, non:ha ancora ripreso conoscenza. L'inchiesta della polizia di tor Catuogno, è rapida e dà subito frutti. Già stamane la Mobile ferma due sospettati. Sono l'Ingrao e il Conoscenti. Negano subito, decisi. « Non siamo noi » dicono. Vengono portati in questura. Poi gli inquirenti convocano Mirella Venturini: la moglie dell'aggredito, dopo avere accompagnato alla Spezia il figlio Claudio, e tornata infatti ad Alessandria con la consorte del Marini per assistere il marito. Il confronto (< all'americana», cioè i sospettati vengono compresi fra altri giovani dall'aspetto e dal vestito quasi identico) è drammatico. La giovane signora, piangendo, li indica: « Sono lo ro, sono proprio loro! » escla ma. Infine, puntando il dito contro l'Ingrao, aggiunge: « E' lui che ha colpito col cric mio marito! ». Il giovane nega, urlando: « Lei si sbaglia. Io so no una persona per bene... » Ma le sue proteste non sono credute. Un automobilista che passando nella zona fu testimone dell'aggressione, il trentunenne Enzo Montanelli, abitante ad Asti, a sua volta riconosce nell'Ingrao il giovane che impugnava il <cric». La polizia, inoltre, ha accertato che l'Ingrao, durante la discussione al bar di Alessandria, poco prima dell'aggressione, aveva minacciato con un pugnale il Tesi, cercando di colpirlo. Era stato fermato a stento da altri due astigiani che si trovavano con i quattro aggressori, il muratore Lorenzo Zichi, di 26 anni, e l'impiegato postale Federico Ottonello, di lfi, del tutto estranei al grave episodio. Subito dopo l'Ingrao e gli altri complici, non ascoltando i consigli dello Zichi e \ dell'Ottonello, erano partiti allll'inseguimento della «600». pdddpssc» a e a Mentre in questura avvenivano questi confronti, la Squadra mobile, in collaborazione con gli agenti di Asti, scopriva il terzo aggressore, Antoijnio Borrenti: costui, ferito alla -ltesta da uno dei due automo-è è ¬ -\ Fermato ad Asti e accom bilisti spezzini durante la rissa, si era fatto medicare all'ospedale di Asti dicendo di essere caduto con la biciclet-n: tu. Il medico di turno lo aveva . | dichiarato guaribile in sette i \ giorni. pagnato qui, il Sorrenti, ha dichiarato di essere all'oscuro di tutto, ripetendo la versione dell'incidente con la bicicletta per spiegare le ferite. Ricono scinto a sua volta dai vari te stimoni, è stato portato alle carceri di via Parma e denunciato per tentato omicidio. Un'altra squadra di agenti, nel pomeriggio, ha poi iden tificato il proprietario della « 1100 », targata Asti 53153, sulla quale viaggiavano gli ag gressori: si tratta del trentaduenne Domenico Ligato, abitante ad Asti in via Paletta 5, che si è reso irreperibile. E' stata invece ritrovata e sequestrata l'auto: il Marini ne aveva spezzato il parabrezza per cercare di impedire la fuga dei giovani e il Ligato aveva già provveduto a far riparare il danno.-Sull'auto vi era un martello, che uno dei quattro avrebbe usato per colpire gli aggrediti. Il cric, macchiato di sangue, e stato rinvenuto poco distante. f, m Il piccolo Claudio Tesi a La Spezia in casa dei conoscenti che l'hanno ospitoto. Il bimbo era presente quando il padre è stato aggi-edito ad Alessandria (Tel. Leoni) r i ] Calogero Conoscenti, da sinistra, Andrea Ingrao e Antonio Sorrenti, i tre fermati