Una diciottenne fuggita di casa trovò rifugio sull'auto dei ladri

Una diciottenne fuggita di casa trovò rifugio sull'auto dei ladri Processata in Corte d'Assise coi* tutta la bandai Una diciottenne fuggita di casa trovò rifugio sull'auto dei ladri Imputati di una rapina, due furti e tentato assalto a un negozio - In quest'ultima impresa era presente la giovane - Ieri ha detto: « Sono rimasta sull'auto e non conoscevo le loro intenzioni » - Assolta per insufficienza di prove • Le condanne La madre dell'imputata è colta da collasso per strada Quattro giovani sono comparsi ieri davanti la Corte d'Assise (pres. Heer, p. m. Moschella, cane. Santostefano) per rispondere di alcuni furti, uno dei quali, superando le intenzioni dei protagonisti, degenerò in rapina. Gli imputati orano Adriano D'Agostino. 20 anni, via Coppino 113; Piero Trivè, 24 anni, via Pergolesi 140; Pietro Canore, 21 anni, corso Mediterraneo 70; Franco Leone, 18 anni, via Monte Albergian 29. I primi tre erano detenuti, mentre l quarto, minorenne all'epoca dei fatti, ottenne la libertà provvisoria dopo oltre un anno di detenzione. Nella vicenda era implicata anche una ragazza, Antonietta Mancini, che ha da poco compiuto i 18 anni : la giovane, alora scappata di casa, accompagnò i suoi amici in un tentativo di furto, rimanendo tuttavia sulla macchina. Altre quattro persone — Lorenzo Vignani, Benito Andreotti, Giorgio Cappotta e Mario Ronga — dovevano rispondere di ricettazione. Verso le 1,30 del 16 dicembre 1964, recatisi a Saluzzo con una macchina i-ubata tre giorni prima a Torino a Ernesto Casti glione, D'Agostino, Trivè, Can tore e Leone tentarono di svaligiare la tabaccheria di Maria Quaglia. Forzarono i: portone e attaccarono una porticina che doveva portarli nel negozio. Qualcuno diede l'allarme e i carabinieri li arrestarono: sull'auto c'era la Mancini. Dagli interrogatori si venne a sapere che, il 13 dicembre, verso le 23, i quattro avevano aggredito Giuseppina Suppo, cassiera del Gruppo Sportivo »Lancia, L'avevano pedinata lin nel cortile della sua abitazione. n corso Raeconigi 56, e poi e avevano strappato la borset-a, contenente 14 miia lire. Ladonna, colpita ila un pugno inesta, fini a terra. Si accertòanche che, la notte del 15 di-cembro, il quartetto aveva sva-igiato il negozio di GiuseppeBerruti, via Gottardo 277, sot-raondo alcuni chilogrammi dìcatti', caramelle e numerose bot-tiglie di liquori. In mono di quattro giorni lo scatenato grup- petto aveva realizzato una ra- pina, due furti ed un tentatofurto. Gli imputati, sostanzial mente confessi, erano difesi da gli avvocati Guidi, Guidati Serra, Tardy, Carpinteri, l'orno e Altara. Davanti ai giudici si sono preoccupati, soprattutto, di allontanare la più grave dille ac euse, quella di rapina : « Ab biamo strappato la borsetta alla donna — ha dotto D'Agostino ma nessuno 1 ha colpita. Forse■ , . si è latta malo cadendo ». Leone„,....„ i,., ,iì„v,ì,...»« ner parte sua, ha dichiarato - Io andavo con loro, ma non ho mai partecipato ai t'urti. Me ne restavo in macchina . Anche Antonietta Mancini ha precisato: «Erano miei amici ma non conoscevo le loro intenzioni. Mi limitavo ad accompagnarli, senza prestare alcun aiuto ». La Coite ha condannato Trivè a 5 anni, D'Agostino a 3 anni e 8 mesi, Cantore a 3 anne 2 mesi, Leone a 2 anni e 1 mese. Quest'ultimo, in considerazione della minore età, ha ottenuto la condizionale. La Mancini è stata assolta por insufficienza di prove dall'accusa dconcorso in tentato furto. Deminori imputati solo l'Andrcnttè stato assolto con formula dubitativa. Gli altri sono stati ritenuti responsabili di incauto acquisto e condannati ad ammende. Poco dopo la conclusione il processo, la madre di AntoniettaMancini — forse per la tensione e por l'emozione — è statacolta da collasso. La signoradie ha 45 anni, è svenuta instrada mentre rincasava, in viaRcnier 57. Soccorsa da passan1'. 6 sta,a trasportala al vicino istituto Maria Adelaide. medici le hanno riscontrato uncollassi) cardiocircolatorio. laprognosi è di quattro giorniAntonietta Mancini è venuta Inserata a prendere la madre l'ha riaccompagnata a casa. In alto: D'Agostino, Trivè e Cantore; in basso: Vignani e Antonietta Mancini

Luoghi citati: Saluzzo, Torino