Precipita una cabina della funivia di Fenestrelle per una brusca oscillaxione: sette persone ferite

Precipita una cabina della funivia di Fenestrelle per una brusca oscillaxione: sette persone ferite IMei monti di Pinerolo sotto la pioggia e il nevischio Precipita una cabina della funivia di Fenestrelle per una brusca oscillaxione: sette persone ferite Tutti dipendenti della funivia o del sanatorio «Agnelli» di Fra Catinat - Due sono donne: una è grave - Ha 23 anni, abita a Roreto Chisone ed attende un bimbo - La disgrazia ieri mattina al passaggio di un pilone - Il vagoncino (per il vento o l'improvvisa mancanza di corrente) dondola, s'aggancia al traliccio metallico e si stacca dalla carrucola - Poi piomba dall'altezza di dieci metri sull'orlo di un burrone - L'impianto funziona da 32 anni: non si sono mai avuti incidenti (Dal nostro inviato speciale) Fenestreile, 9 aprile. Un grave incidente è accaduto stamane sulla funivia che collega Fenestreile con il sanatorio « Agnelli » a Pra Catinat: un vagoncino con sette persone a bordo, per una brusca oscillazione (forse dovuta a un colpo di vento o all'improvvisa mancanza di corrente) s'è agganciato a un traliccio ed è piombato dall'altezza di una] decina di metri, sfasciandosi al suolo. I viaggiatori, tutti dipendenti dell'ospedale sanatoriale o della funivia, sono rimasti feriti, alcuni gravemente. Tra loro vi sono due donne: una, Ivana Vtncou di SS anni, di Roreto Chisone, frazione Villaretto, è incinta di sei mesi. Ha riportato la sospetta frattura del bacino ed è ricoverata nel reparto ginecologico dell'ospedale «.Agnelli» di Pinerolo: la prognosi è riservata, ma i medici sperano di salvare la donna ed il bimbo che deve nascere. La disgrazia è avvenuta alle 9,05. Pochi istanti prima il vagoncino era partito dalla stazione inferiore, situata nella frazione Depot di Fenestreile. La funivia è lunga 1311 metri \ e sale da 1078 metri ai 1730\di Pra Catinat, dove in una fo-\resta di abeti sorge il grande ] complesso sanatoriale intitolato ad Edoardo e Tina Agnelli. Lungo la funivia viaggiano due vagoncini che possono portare otto persone, uno sale e. l'altro scende. Sulla cabina ascendente avevano preso posto il manovratore Guido Vit\torio Allais, di 33 anni, da Ro¬ reto Chisone, insieme con altre sei persone. Nella cabina che scendeva c'era soltanto il conduttore. Poco prima si erano avute alcune interruzioni di corrente elettrica e la funivia aveva funzionato con un motorino a scoppio di riserva, ma alle 9 l'elettricità era tornata, e tutto sembrava procedere regolarmente. La cabina sali al primo pilone e, a quanto pare, subì un arresto; poi riprese il viaggio. Al secondo pilone, posto a 1,00 metri dalla stazione di base, cioè a un terzo del percorso, il viaggio fu bruscamente interrotto, la cabina ebbe una violenta oscillazione r s'agganciò al traliccio metallico. La carrucola a cui è ap peso il vagoncino rimase at- t. -cata al cavo di sostegnoj 0\ma la cabina si stacci) dalla o-\carrucuoi a cui è assicurata e con un perno e cadde di ai. o r e. a oto¬ la il te te va a 9 to rmo bì gto di rab r alp at- schianto a terra. Fini su uno strettissimo ripiano erboso, sul ciglio di un precipizio profondo due o trecento metri. Con una lunga marcili sotto la pioggia abbiamo raggiunto il luogo della disgrazia, ed abbiamo visto la cabina sfasciata e macchiata di sangue. Tutti i viaggiatori erano rimasti feriti. Il tonfo della caduta fu udito dal brigadiere Attilio Girando e dalla guardia Orlando Gottardo della « Forestale*, che si trovavano a circa 300 metri di distanza, e subito accorsero. Avvicinandosi alio teleferica, trovarono il conduttore Allais che, benché ferito alla testa e alla colonna lombare, si trascinava sul pendio per invocare aiuto. L'incidente aveva determinato il blocco automatico della funivia ed era stato avvistato dal conduttore della cabina che stava scendendo, Bruno Colombo, il quale dal suo vagoncino, col telefono di servizio, avvertì la stazione superiore, che doveva essere accaduta una disgrazia. Poi si ca- nojlò a terra, con la corda di soc a a di o ul oo o d ae. ata io rerusi il hé nul ala to na no avipeaa- oc corso, per venire in aiuto dei feriti. Si provvedeva con la massima sollecitudine al soccorso, giungevano carabinieri, personale della funivia, medici del sanatorio, valligiani e un'autoambulanza portava tutti gli infortunati all'ospedale di Pinerolo. Essi sono: Ivana Vincon (la donna che sta per divenire madre), prognosi riservata; Maria Angela Charrier di 53 anni, di Fenestreile, frazione Chambon, frattura del femore e ferite interne, prognosi riservata: Guido Vittorio Allais di 33, di Roreto frazione Villa retto (il coraggioso enndutto re) guaribile in 60 giorni; Bruno Bourcet di 28 di Fenestreile, trauma cranico e frattura dorsale, guaribile in 60 giorni: Pronto Piton di 26, di Roreto Chisone, frattura della gamba sinistra e del ginocchio destro, guaribile in 60 giorni: Giulio Bonnardel di 59, di Fenestreile, frazione Mentoulles, frattura della gamba sinistra e ferite al viso, guaribile in 60 giorni; Giuseppe Trossero di 28 anni, di Fenestreile Coni ha Nora, ferito alla testa e alle gambe, guaribile in \0 giorni. Sul posto della disgrazia sono poi accorsi il pretore di Perosa. giudice Griller, il tenente dei carabinieri Gallizia di Pinerolo col brigadiere della squadra giudiziaria Molino, il comandante della stazione di Fenestreile brigadiere Marciano, ingegneri e tecnici della Motorizzazione e dell'Inps e l'ispettore compari intentale dell'Inps, rag. Tasso, oltre ai dirigenti della funivia, per accertare le cause. Il sopralluogo è durato fino al tardo pomeriggio, sotto una pioggia incessante che, poco più in alto, diventava nevi schio. Tutti salirono anche al la stazione superiore della funivia. Non viene ancora coma nicato l'esito delle indagini; d'altronde non è. facile giungere a una conclusione. La disgrazia deve essere accaduta in due tempi: dapprima l'aggancio della cabina al pilone metallico, probabilmente per una raffica di vento e un brusco arresto della corrente elettrica, seguito du una immediata ripresa: in un secondo tempo la rottura fra le carrucola e la parte superiore della cabina, determinata dalla corsa del vagoncino. La funivia funziona da 32 anni e collega il Sanatorio a Fenestreile portando gli infermi, i parenti che li visitano, il personale di servizio e i rifornimenti, oltre a qualche gruppo di turisti. Non si erano mai avuti incidenti: la disgrazia appare inspiegabile. Siamo stati a trovare i feriti nell'ospedale di Pinerolo: sono ricoverati in vari reparti e alcuni erano ancora in sala operatoria. Non sanno rendersi conto dell'accaduto. Le condizioni della signora Ivana Vincon. nel pomeriggio erano migliorate: si hanno buone probabilità di salvare la vita sua e della sua creatura. La donna è coraggiosa e con poche parole ha ricordato quanto è successo: «La cabina — ci ha detto — si era già fermata poco prima del primo pilone; poi aveva ripreso la mar¬ cisifutre dinrimvEi cia. Giunta al secondo pilone si è di nuovo fermata di colpo, fummo sbatacchiati l'uno contro l'altro, sentii uno schianto e precipitammo. Fu un volo di pochi istanti, ma sembrava non dovesse più finire. Poi non ricordo bene, mi aiutarono e mi portarono qui. Spero di salvare la mia creatura ». e. d. cofemgnsainndmMaCev3rrnldPCsgBltrg2Ngnndl La cabina, indicata della freccia, precipitata ai piedi di un pilone della funivia Ivana Vint-on, la giovane sposa ferita nella cabina

Luoghi citati: Fenestrelle, Perosa, Pinerolo