Union Valdòtaine e pci chiedono nuove elezioni

Union Valdòtaine e pci chiedono nuove elezioni Union Valdòtaine e pci chiedono nuove elezioni Il Consiglio regionale non verrà più convocato - Replica dei partiti di centro-sinistra che sono ormai in maggioranza sia in Comune sia alla Regione (Dal nostro corrispondente) Aosta, 7 aprile. L'Union Valdòtaine e il partito comunista, messi ormai in minoranza in Valle d'Aosta alla Regione dai partiti del centro-sinistra dopo le dimissioni dal governo regionale dei due assessori socialisti, non si danno per vinti. Nel tardo pomeriggio di oggi le segreterie dei due partiti hanno lanciato un appello ai valdostani, che suona come proclama, nel quale si dice fra l'altro: <Da questo ■momento noi sottoscritti consiglieri regionali dell' Union Valdòtaine e del pei riteniamo che il Consiglio regionale non possa più validamente riunirsi per deliberare, in quanto la sua configurazione politica, deformata da accordi al vertice, non corrisponde più alla volontà popolare. Pertanto ci sentiamo impegnati a una campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e del Consiglio comunale di Aosta». UiiiGìi è pei, elle vogliono nuove elezioni, fanno chiaramente dunque intendere che non convocheranno nei prossimi giorni il Consiglio regionale in seduta ordinaria, cme vuole lo statuto, e che infine, costretti a convocarlo, non si presenteranno, impedendone la sua funzione. In risposta ì partiti del centro-sinistra, dopo una riunione d'urgenza, hanno stilato un comunicato che definisce il gesto degli union-comunisti « i 1 le gale». € Il partito comunista el'Union Valdòtaine con nuovo gesto arbitrario — si dice, fra l'altro, nel comunicato — iogliono impedire il funzionamento del Consiglio regionale, non provvedendo, a mezzo del presidente, alla sua convocazione entro la prima settimana di aprile, come prevede to statuto speciale valdostano, così come hanno arbitrariamente sciolto il Consiglio comunale di Aosta, calpestando le più elementari regole della democrazia, che vogliono essenzialmen te il rispetto degli organi elettivi, i soli che rappresentano la volontà popolare. All'inaudito sopruso, i partiti della de, del psi, del psdi e il movimento della Ligue Campagnards, che costituiscono sia al Consiglio regionale sia a quello comunale di Aosta una nuova e operante maggioranza di centro-sinistra, sapranno dare una meritata risposta, e rivolgono a tutti i valdostani un fermo invito ad avere fiducia nell'efficienza delle funzioni democratiche e nel pronto ripristino della legalità » Nella tarda serata si è avu to, infine, un altro colpo di scena: le dimissioni da vice presidente del Consiglio regionale della signora Celeste Perrrchon, dell'Union Valdòtaine, vedova del martire valdostano Emilio Chanoux, in segno di protesta contro il governo cen trale per le mancate concessioni o per le ingerenze nel campo dell'urbanistica e dell'acqua e per lo smantella e \ mento della scuola regionale o[ valdostana. j, v.

Persone citate: Celeste Perrrchon, Emilio Chanoux

Luoghi citati: Aosta, Valle D'aosta