Il PM chiede sei anni e mezzo per Gallo l'ex ergastolano innocente di Siracusa

Il PM chiede sei anni e mezzo per Gallo l'ex ergastolano innocente di Siracusa Al processo di revisione che si celebra in Sicilia Il PM chiede sei anni e mezzo per Gallo l'ex ergastolano innocente di Siracusa La Pubblica Accusa lo ritiene responsabile di lesioni gravi ai danni del fratello Paolo, il «morto-vivo» L'imputato (Salvatore, oggi settantenne) ha già scontato ingiustamente 7 anni nel penitenziario di Ventotene : Paolo si era nascosto in campagna e tutti credevano ch'egli lo avesse ucciso - Forse stasera la sentenza BBBazSHBHiii^ aggravate dallo stato di parentela ». Successivamente il rappresentante della pubblica accusa, prima di chiedere la condanna di Salvatore Gallo, si è soffermato a parlare della scomparsa di Paolo Gallo e ha confermato, con l'opinione del prof. L'anziani sentito come teste, che Paolo Gallo si è nascosto perché in preda ari una neurosi e. ad una fobia e sotto l'incubo del timore di poter essere ancora colpito dal fratello. L'imputato, che aveva ascoltato con estrema attenzione la requisitoria, ha commentato< Prima mi hanno fatto una tragedia; adesso vogliono farmene un'altra ». Ha preso quindi la parola l'avv. Salvatore. Lazzara, di Catania, primo difensore di Salvatore Gallo, il quale dopo essersi detto convinto dell'innocenza del suo patrocinato, ha chiesto alla Corte l'assoluzione per non avere commesso il fatto e, in via subordinata, per insufficienza di prove. Il presidente Piccione ha rinviato l'udienza a. domani. Parlerà l'avv. Salvatore. Marmino; poi, in serata, la sentenza, f. ó". ro, dott. Franz Sesti ha chiesto ai giudici della seconda sezione della Corte d'Assise di Appello di Palermo — dinanzi alla quale la Corte di Cassazione ha rinviato gli atti del processo di revisione per Salvatore Gallo — la condanna (Dal nostro corrispondente) Palermo, 5 aprile. Stasera, al termine della re-quisitoria, il Pubblico Afiniste- II P.M. dott. Sesti mentre pronuncia la sua rcquisitoria. A destra: I'imputato Salvatore Gallo (Telefoto A.P.) .dell'imputato a .sei nnni e sei mesi di reclusione iier lesioni [volontarie aggravate, 1 Salvatore Gallo è accusato di tentativo di omicidio del fratello Paolo, avvenuto in contrada Testa dell'Acqua di Avola (Siracusa), nel 195.',. Siccome Paolo era scomparso e il suo corpo non era stato trovato, Salvatore — ritenuto responsabile di omicidio — era stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Siracusa e la sentenza era stata confermata in Appello. Dopo sette anni. Paolo Gallo venne trovato nelle campagne di Ragusa e immediatamente fu disposta, in vìa provvisoria dalla Corte di Cassazione, la scarcerazione di- Salvatore Gallooggi settantenne. « Il terribile imbroglio del caso Gallo » — ha detto il sostituto Procuratore generale, dott. Franz Sesti, cominciando la propria requisitoria — originato da un cumulo derrori e di incertezze, ha senza dubbio anche un substrato spirituale e ambientale. «Immaginate le lotte tra le dinastie tribali per gli interessi immediati ed esclusivi, ilavoro, il terreno, la vita primitiva, confrontati all'ambiente nel quale si svolsero i fattdei quali oggi ci occupiamo e dei quali l'ufficio del P. M.come è suo compito, deve occuparsi con la massima obiettività e serenità, chiedendo eventualmente una formula assolutoria; immaginate queste lotte e avrete la spiegazione dei fatti. E' un dato dfatto che tra i fratelli Gallo vi era un clima di screzi e di rancori che risaliva ai due processi per lesioni che non si sono ancora celebrati e che sfociarono nel tragico episodio di contrada Testa dell'Acqua di Avola e che in certo senso ne costituiscono la prova diretta. « I fratelli Gallo, inoltre, doe a e i o o e è à i o e po la morte della moglie di Salvatore, erano anche costretti a vivere in comune e le discordie alimentate dalla coabitazione, il dolore di Salvatore Gallo per la partenza di uno dei figli per il Venezuela, persino la cucina in comune, erano tutti elementi che contribuivano ad esacerbare l'animo di Salvatore Gallo ». Il rappresentante della pubblica accusa, dopo aver descritto i luoghi di Testa dell'Acqua, ha affermato che anche se le cicatrici riscontrate eduvvtrgpdc« ta« aedsul corpo di Paolo Gallo potevano essere state provocate\tdurante uno dei tanti litigi] ravuti in precedenza col fra-\vfello è indubbio che queste le-\nsioni ci furono; inoltre la topografia dei luoghi, le pietre insanguinate trovate sul posto della lite, lo stesso comportamento di Salvatore Gallo, che fermato dai carabinieri e trovato in possesso di una cami- ramla—vi eia insanguinata si giustificò dicendo che il sangue era di una scrofa ammalata che aveva uccisa (mentre risultò invece umano); e ancora nelle tracce di sangue trovate lungo il percorso della « scomparsa » di Paolo Gallo e la deposizione dei testimoni (anche se nel dibattimento il « morto vivo di Avola » ha tentato di aiutare il fratello), « sono elementi che inducono a credere che Salvatore Gallo e soltanto lui fu l'aggressore del fratello Paolo ». A questo punto il Procura- tore generale, proseguendo la requisitoria, si è chiesto se Saivatare Gallo avesse avuto \no la. volontà di uccidere. Ilrappresenta/nte della pubblica accusa ha risposto negativamente. « Per quanto riguarda la volontà omicida — ha detto — questa non è possibile provarla. E' certo però che siamo in tema di lesioni volontarie e

Luoghi citati: Avola, Catania, Palermo, Ragusa, Sicilia, Siracusa, Venezuela, Ventotene