Tregua tra il governo e i «ribelli»

Tregua tra il governo e i «ribelli» Tregua tra il governo e i «ribelli» Tensione nella città di Hue: si sgomberano tutti i civili americani Saigon, 5 aprile. La minaccia ài uno scontro armato tra truppe lealiste e truppe ribelli, è stata scongiurata, oggi, dopo un colloquio, avvenuto a Da Nang, teatro della rivolta, tra i leaders dissidenti e il primo ministro Cao Ky. Il primo ministro Cao Ky, il quale era giunto a Da Nang da Saigon preceduto da un forte gruppo di marines sudvietnamiti, dopo aver conferito col comandante locale, generale Nguven Van Chuan, ha raggiunto un compromesso con I capi militari di questa città. Durante i colloqui, le forze lealiste e quelle dissidenti si erano fronteggiate, in postazioni scavate nel terreno, a distanza di poche centinaia di metri. Dopo il colloquio, il generale Chuan ha annunciato che il primo ministro Ky lo ha infor- mato che i marines sarebbero rimasti nella base di Da Nang e non avrebbero marciato contro la città. Il generale Chuan ha aggiunto: « Il problema è di natura esclusivamente politica e deve essere risolto con mezzi politici ». Dal canto suo il primo ministro Ky, prima di rientrare a Saigon, ha rivolto un appello alla popolazione di Dan Nang invitandola alla cooperazione. Ky ha aggiunto di avere tratto la conclusione, dopo il suo colloquio con il generale Chuan, che la città di Da Nang non è mai stata sotto il controllo dei comunisti come egli aveva affermato durante la sua conferenza-stampa di domenica. Aerei sudvietnamiti hanno sorvolato Da Nang lanciando manifestini che invitavano i mi- litari dissidenti a sospendere stptlatagc la loro resistenza al governo. Nella prima serata, a Saigon, un gruppo di dimostranti buddisti scesi per le strade violando il coprifuoco è stato affrontato da paracadutisti sudvietnamiti I quali hanno fatto uso del calcio dei fucili e di sfollagente contro 1 manifestanti. Un monaco buddista è stato duramente colpito alla testa ed è svenuto. La polizia militare americana ha cercato di impedire ai giornalisti di prendere fotografie del monaco svenuto e dei paracadutisti che picchiavano i dimostranti. Il presidente dell'istituto buddista, Thich Tarn Chau, ha chiesto che il governo entro tre mesi provveda all'elezione di un'assemblea nazionale. La richiesta pone i buddisti in diretto conflitto col primo ministro Ky 11 quale aveva chiesto un congresso politico di tutti gli elementi del Paeseper redigere la nuova Costituzione. Soltanto allora (e cioè l'anno prossimo), potrebbero aver luogo le nuove elezioni. L'ambasciata degli Stati Uniti a Saigon ha disposto che, a partire da domattina, vengano fatti sgomberare tutti i civili americani (compreso il personale del consolato) dalla città di Hue, dove la tensione è molto aumentata. Le misure di sicurezza sono state rafforzate intorno agli edifici americani. (Ansai

Persone citate: Cao Ky, Chau, Chuan, Nguven Van Chuan