Abbandonato dalla sua amante si uccide a Ovada il geometra che fu condannato per atti immorali

Abbandonato dalla sua amante si uccide a Ovada il geometra che fu condannato per atti immorali hai « Mirko, perché non mi ascoltata? » ed è svenuta. I carabinieri hanno accertato che il geometra aveva ac ceso il motore, tirato l'acceleratore a mano, poi si era infilato sotto quella coperta, che si era trasformata in una tenda venefica per l'ossido di carbonio che usciva dal tubo di scappamento. Il geometra Bonaria è morto in mezz'ora o in un'ora. Il motore ha continuato a girare finché c'è stata benzina. Ma nessuno lo ha sentito, perché era in una zona deserta. Nel cassetto dell'auto c'era la lettera indirizzata ad Amia. * Ti lascio per ricordo l'accendisigari ». Ma è improbabile che Anna Ottria desideri ricordare. Adesso lei vuole soprattutto dimenticare. Luciano Curino Una delle ultime fotografie del geom. Mirko Bonaria che si è ucciso ad Ovada. E' ritratto con la signora Anna Ottria subito dopo la recente sentenza di condanna i e i i a (Dal nostro inviato speciale) Ovada, 5 aprile. Il geometra Mirko Bonaria di 1,0 anni, che due settimanela era stato condannato per atti immorali, si è ucciso ieri notte in un prato avvelenandosi con i gas di scarico della sua auto. I giorni scorsi la sua amante — .4?i?ia Ottria di 1,2 anni, anch'essa condannata per il medesimo reato — aveva deciso di troncare la relazione che aveva sconvolto le loro famiglie. Nell'auto del suicida è stata trovata una lettera: « Cara Anna, cerca di rimanere fedele a tuo marito ». Prima di incontrare la Ottria, il geometra viveva quietamente. Un buon posto in un mobilificio, una dolce moglie innamorata, amici. Ha conosciuto Anna Ottria sei anni fa. un giorno che le ha dato un passaggio in auto e l'ha accompagnata a casa, a Roccagrimalda. La passione è avvampata. La donna era spo- sata (il marito Ilario è deviaèltore ferroviario a Ovada, un brav'uomo) e aveva una bimba di sette anni, ma anche lei si è lasciata travolgere. La storia è andata avanti tra tenerezze e litigi determinati dallirruentu gelosia di lui, e presto non è più stata un segreto per nessuno. Nemmeno per la signora Bonaria e il signor Ottria, che hanno sopportato sperando di salvare così le loro famiglie. I due amanti si incontravano sempre più spesso in boschetti, sulle rive dei torrenti, nell'auto di lui e perfino in casa di lei. Quando non si vedevano, si scrivevano e la donna «firmava » le sue lettere con l'impronta delle labbra fatta con il rossetto. Il geometra era esaltato da questa avventura. Lasciava il lavoro e andava a nascondersi nei cespugli davanti alla casa dell'amata. Passava lì mezze giornate a spiarla, tormentandosi nervosamente la barba «alla moschettiera». Gelosissi-mo. La moglie Tilde lo ha rimproverato perché trascurava il i i i a a o e , i , n a l si a e na lavoro. Poi è andata a vivere sola a Molare, il suo paese Sembra che la separazione sia stata voluta da lui. A Molare, Tilde Bonaria faceva la sarta e aspettava, dolente, che il marito ritornasse da lei. Ma il geometra ha continuato ad andare a spiare l'amata dai cespugli. Il mobilificio lo ha licenziato perché egli non era mai al suo posto: Mirko Bonaria si è trovato con 800 mila lire di liquidazione, una «Giulietta» e con molto tempo da poter dedicare ad Anna. Non ha più trovato lavoro. Abitava con la madre, una vecchia infermiera che ha una piccola pensione. Sempre tormentato dalla gelosia. Un giorno ha cercato di uccidersi con i gas di scarico dell'auto, ma lo hanno salvato e ha continuato a vivere la sua turbinosa avventura. Perché la relazione tra i due non è mai stata calma ed ha avuto i-'fasi tempestose. mil Una volta il geometra tentò di strangolare l'amante; un'al¬ e e a e, a ail neaal si di » er ù a ra e. odi co to ua hé è to tò al¬ tra volta egli fu scoperto, nudo, sotto il letto di Anna dal marito della donna: seguì una zuffa e la peggio l'ebbe il ferroviere, che dovette farsi medicare all'ospedale. Ora il geometra Bonaria non aveva più amici: quando non era dietro alla donna, trascinava le sue ore solo con cupi pensieri. Il SI marzo scorso Mirko Bonaria e Anna Ottria sono stati processati alla pretura di Ovada per atti immorali in luogo pubblico. Processo a porte chiuse. Gli imputati sono stati condannati a due mesi e là giorni di reclusione. Sono usciti dalla pretura, sono saliti sulla « Giulietta » e sono prirtìti tra fischi e grida ostili della folla. Per qualche giorno hanno continuato a vedersi come se nulla fosse accaduto. « Lasciamo Ovada e Roccagrimalda — ha detto la settimana scorsa il geometra all'antica — ed andiamo a Milano. Staremo sempre assieme » Ma da qualche giorno Anna Ottria era cambiata. Forse si [era accorta dell'affetto del marito e della sua tenacia nel volere salvare la famiglia che lei rischiava di distruggere. E ha risposto alla proposta del Bonaria: « Senti, Mirko, non voglio più venire con te. Mio marito mi ha perdonata. Ritorna da tua moglie ». Il geometra non si è rassegnato. Ieri mattina ha aspettato Anna, che era andata dall'avv. Emuli: il legale stava consigliando la signora di ridimensionare la sua vita mo rale, e la Ottria era profondamente colpita dalle sue parole. Quando è uscita dallo studio dell'avvocato, Bonaria l'ha pedinata, poi l'ha raggiunta. Lei non l'ha guardato né gli ha parlato. E lui: «Anna, senti una parola. Una parola sola. Concedimi cinque minuti ». Lei, come se non lo sentisse e non lo vedesse. Il geometra è andato a prendere la sua auto ed ha ripercorso l'itinerario della sua passione. E' andato a rivede re i luoghi dove si era incontrato con lei. I boschetti, le ridei torrenti, i capanni isolati della campagna. Ieri la madre ha detto inquieta al genero Pasquale Zimino: « Mirko non è venuto a casa stanotte ». Erano le 8. Pasquale Zimino c andato a cercarlo in auto a Roccagrimalda. Poi nei dintorni, sempre chiamando « Mirko ». Alle 11, in regione Colonibara ha visto la «Giulietta» nera del cognato. Era in una radura al margine di un bosco, poco distante da una vecchia fornace, che era stata luogo d'incontro dei due amanti La parte posteriore della macchina era avvolta dal «copriauto» di plastica, sotto il quale, disteso su una coperta e con hi bocca vicino al tubo di scappamento, vi era il cadavere del geometra. Sono arrivati i familiari, è giunta anche la moglie che ha gridato: « astocelefisidbscnutobsenla* dccpngnhrtldaten Il suicidio di notte, ai margini di un boschetto Abbandonato dalla sua amante si uccide a Ovada il geometra che fu condannato per atti immorali Aveva 40 anni, era sposato - Dopo il processo voleva trasferirsi a Milano con l'amica - La donna, quarantaduenne, aveva rifiutato: «Io torno in famiglia. Tu fa la pace con tua moglie» - Disperato, il geometra è andato in campagna e ha lasciato la propria «Giulietta» col motore acceso: poi ha coperto l'auto con una tenda e si è disteso sotto la vettura aspirando i gas di scarico - Trovato un biglietto per l'amante: «Cara Anna, cerca di rimanere fedele a tuo marito»

Luoghi citati: Amia, Milano, Ovada