Sedici ministri riuniti per il Consiglio del Mec di Sandro Doglio
Sedici ministri riuniti per il Consiglio del Mec Presenti a Bruxelles Fanfani, Tolloj e Restilo Sedici ministri riuniti per il Consiglio del Mec Più conciliante l'atteggiamento francese - Couve de Murville accetta di discutere sul «Kennedy round», prima di aver risolto il finanziamento della politica agricola comune (Dil nostro corrispondente) Bruxelles, 4 aprile. Seriici ministri, quattro segretari di Stato e una schiera di diplomatici e di alti funzionari dei sei Paesi hanno preso parte oggi a Bruxelles alla riunione del Consiglio del Mec. L'Italia è rappresentata dai ministri Fanfani, Tolloy e Restivo. E' questa la più importante riunione della Comunità europea da quando è stata superata la crisi con la Francia: la partecipazione massiccia dei ministri lo conferma. Si discute di « Kennedy round >, di finanziamento della politica agricola comune, della composizione del futuro esecutivo unico della. Comunità: 1 temi che da un anno ormai sono sul tavolo del Mec: la loro soluzione non dovrebbe essere lontana, gli aspetti tecnici sono stati esaminati a fondo, ma un'atmosfera di prudente cautela ha impedito finora ai ministri di superare gli ultimi ostacoli, che sono essenzialmente di natura politica. Oggi in apertura di seduta è intervenuto un accordo fra le varie delegazioni sulla prò cedura, e stasera molti osser vatori ostentano un certo ottimismo. La Francia, che finora rifiutava di sottoscrivere qualsiasi decisione sul «Kennedy round > se prima i Sei non approvavano il regolamento finanziario sull'agricoltura, ha cambiato tattica. Ha fatto un passo indietro, offrendo la possibilità di tiscire dal vicolo cieco. II ministro francese Couve rie Murville ha infatti accettato rii discutere il problema delle c offerte > che devono essere fatte entro il 15 aprile ai pnrtncrs del «Kennedy round » per le riduzioni doganali nel settore chimico, riservandosi di dare la definitiva approvazione del suo governo agli eventuali accordi domani sera. Con questi riserva, i ministri hanno facilmente raggiunto un accordo sui prodotti chimici: domani sera si saprà se la Francia ha davvero intenzione di dar prova di buona volontà, sbloccando la situazio ne e autorizzando finalmente la commissione del Mec a portare a Ginevra le offerte comunitarie. Sarebbe questo un passo importante, perché permetterebbe di rispettare le scadenze della trattativa internazionale e, quanto meno, di continuare i lavori per raggiungere il traguardo della riduzione doganale su scala mondiale. Bisogna aggiungere che stasera tutto lascia supporre che la Francia manterrà la promessa. Risolto a questo modo il problema del «Kennedy round» che sta particolarmente a cuore ai tedeschi — ma che interessa ugualmente, ha sottolineato il ministro Tolloy, il commercio estero dell'Italia — domattina i ministri dei Mec si ritroveranno per affrontare il piano per il finanziamento del Mercato Comune agricolo. Domani saranno i francesi ad attendersi un gesto di buona volontà da parte delle altre delegazioni e in particolare da parte tedesca. « 73' stata una seduta, costruttiva per In Comunità », ha dichiarato stasera, uscendo dalla riunione il ministro Fanfani. e il ministro Tolloy — che per la prima volta partecipava ad una riunione del Meo — ha aggiunto: «Domani conosceremo le reali intenzioni francesi. Nel frattempo ci auguriamo che le altre delegazioni agevolino la soluzione del problema agrìcolo, di mo do che la marcia in «banfi della Comunità possa essere ripresa a pieno ritmo >. Gli altri temi iscritti ogg all'ordine del giorno erano 6trettamente tecnici, e riguardavano quasi tutti — ancora — dei problemi che in un prossimo avvenire saranno discussi al «Kennedy round»; l'alluminio (i Sei si sono messi d'accordo per mantenere il dazio a! livello del 9 per cento); le proposte del Giappone per migliorare 1 propri scambi commerciali con la Comunità (i Ministri hanno affidato alla Commissione di Bruxelles l'incarico di studiare il problema); la riduzione dei dazi dei prodotti tropicali (caffè, cacao, grassi, eccetera). Infine sono state definite le norme per avvicinare i dazi nazionali verso l'esterno al livello stabilito dal trattato di Roma: le ripercussioni sulle tariffe doganali Italiane saranno minime. Era all'ordine del giorno per oggi anche una decisione re lativa ai dazi, ai prezzi e al mercato mondiale dei cereali, ma un improvviso, lieve ma lessere del Ministro francese dell'Agricoltura, Faure, ha in dotto il Consiglio a rinviare la discussione a domani. La prossima giornata si annuncia quindi particolarmente carica, e in un certo senso decisiva per lo sviluppo della Comunità e 1 suoi rapporti con gli altri Paesi. Sandro Doglio L'incontro tra Couve de Murville, a sinistra, e Fanfani a Bruxelles per la riunione del Mec (Telef. A. P.) ■iiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
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