In maggioranza studentesse le fuoriclasse della scherma

In maggioranza studentesse le fuoriclasse della scherma In maggioranza studentesse le fuoriclasse della scherma La russa Ivanova è un futuro ingegnere aeronautico - La tedesca Heidi Schmidt insegna violino - La storia delle gemelle e rivali Halina e Danuta Balon Da qualche giorno gareggiano al Palazzo dello Sport fiorettiste di quattordici Paesi europei. Sono circa 120 ragazze, quasi tutte molto giovani: alcune, già affermate, cercano di mettere a punto la preparazione in vista dei campionati mondiali che avranno luogo in luglio a Mosca; altre, invece, hanno solo sedici o diciassette anni e si trovano a Torino soprattutto per acquisire utile esperienza internazionale. Le studentesse sono in netta maggioranza. Fra le « fuoriclasse » la sovietica Ivanova è tra le più note. Vent'anni, un bel sorriso, la Ivanova racconta che il suo sogno è diventare ingegnere aeronautico: conciliare lo studio con lo sport (specie quando si è sempre in giro per il mondo in tournée) non è facile, ma Nadja è convinta di riuscirvi. Progettare apparecchi è sempre stata la sua passione e, quando si avvicinano gli esami, non è raro, fra un incontro e l'altro, trovarla in disparte a sfogliare un li bro di meccanica od a ripassare qualche legge di fisica. Anche una sua illustre collega, là Koroleva, è studentessa. In questi giorni, però, Alla ha dimenticato la scuola: si è Infortunata in un banale incidente, ha dovuto disertare la Coppa Europa e la sua grande preoccupazione era quella dì non potere scendere in lizza neppure nel Trofeo Martini. Ieri, invece, la sovietica si è fatta fare una stretta fasciatura ad entrambe le caviglie ed ha voluto scendere, in pedana.^sùperando facilmente ì turni eliminatori. Era felice: «Avevo sempre sognato — ha detto — di potere visitare Torino, ma fare soltanto la turista questa volta non volevo proprio...». Non tutte, comunque, sono studentesse. Molte, fra le fiorettiste, sono sposate e si occupano semplicemente delle faccende di casa; altre sono impiegate; altre ancora si interessano di musica. Un esempio: la tedesca Heidi Schmidt, olimpionica a Roma e campionessa mondiale nel '61 a Torino, insegna violino. Dicono di lei che, se non fosse già famosa per le sue imprese sportive, lo sarebbe ugualmente per le sue doti artistiche. Heidi, quan do gliene parlano, si schermisce con un sorriso. Ma chi lo dice la conosce bene. Nomi noti e nomi ancora un po' oscuri. Fra le 120 ragazze, ci sono due graziose gemelle polacche, con i capelli biondissimi: si chiamano Halina e Danuta Balon ed il loro allenatore Saratowicz assicura che si tratta di due future campio nesse. Hanno solo diciassette anni, eppure al loro Paese so no già abbastanza note: Halina ha vinto il titolo junlores e la finale è stata molto combatta ta. Aveva di fronte proprio Danuta: e alla fine le due ragazze si sono abbracciate con le lacrime agli occhi, il pub bllco commosso le ha applau dite entrambe a lungo. Le più giovani sono un'lta liana, Adele Oreste, e un'olan dese, la Van Osten. Hanno en trambe quindici anni. Ma nes sima delle due, temendo forse di perdere l'ambito « primato » vuol far vedere la propria calta d'identità. Una piccola snd disfazione: in attesa di quell grandi, quelle che si conqui stano aulla pedana. m. C,

Persone citate: Adele Oreste, Danuta Balon, Heidi Schmidt, Ivanova, Koroleva

Luoghi citati: Europa, Mosca, Roma, Torino