Le richieste del P.M. a Genova per i vigili urbani in sciopero

Le richieste del P.M. a Genova per i vigili urbani in sciopero Le richieste del P.M. a Genova per i vigili urbani in sciopero Un anno e dieci mesi di carcere ciascuno ai tre sindacalisti e a cinque membri della Commissione interna - Un mese ad altri 14 imputati - Stasera la sentenza (Dal nostro corrispondente) Genova, 29 marzo I tre sindacalisti e 1 diciannove vigili urbani che parteciparono ai recenti scioperi dei dipendenti comunali genovesi sono colpevoli di «abbandono del posto di lavoro ». Questo è il concetto svolto oggi, al Tribunale di Genova, dal P. M. dott. Giovanni Virdis, il quale, a conclusione della sua requisitoria, ha chiesto la condanna dei promotori e organizzatori degli scioperi — i tre sindacalisti e cinque vigili urbani membri della Commissione interna — a un anno e dieci mesi di reclusione; quella degli altri vigili a un mese di reclusione. Il magistrato ha inline chiesto la piena assoluzione d'un sottufficiale che, quale membro della Commissione interna, non solo si schierò contro gli scioperi, ma cercò di convincere i colleghi a non partecipare alle manifestazioni. La prima udienza del prò cesso, tenutasi il 10 marzo, era stata interamente occupata da una serie di eccezioni formulate dalla difesa e soltanto oggi il processo è entrato nel vivo dei fatti. SI comincia con l'interrogatorio degli imputati, ma più che di domande e di risposte si tratta d'una monotona lettura delle dichiarazioni precedentemente rese in sede istrut- IMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIilllllllllllllllllllllll toria e che gli interessati siiClimitano a confermare. In buo-| una sostanza, vigili e sindacali-! tti hanno sostenuto, e conti-1 cnuato a sostenere, che lo sciopero è un «diritto» anche per loro. Uno degli imputati, il vigile Antonio Fiore, membro della Commissione interna, aggiunge a questo proposito che «m un recente convegno nazionale autorità di governo e esponenti politici hanno dato per certo il diritto di sciopero dei vigili urbani ». Il presidente accenna poi a una lettera inviata dal procuratore della Repubblica al comando dei vigili, nella quale 3i «diffidava» la categoria a partecipare alle agitazioni. Perché i vigili continuarono a scioperare? Risponde per tutti il vice brigadiere Tullio Gatti: « Ritenemmo si trattasse d'un consiglio per non aggravare la vertenza in corso e non d'una precisa indicazione giuridica*. Comunque, non tutti i vigili urbani furono d'accordo sull'opportunità di scioperare. Il maresciallo Antonio Airaldi, anch'egli membro della Commissione interna, si schierò apertamente contro la manifestazione possibile ■ che i vigili partecipassero allo sciopero, ma la mia proposta, messa ai voti, venne respinta» i ccrtqrpconapnqgdptRns(laasindacale. «Feci i(j dice - per evitare | i I E' quindi la volta dell'unico, teste in causa, il dott. Angelo ! I Carante, comandante dei vigili urbani di Genova. L'interrogaorio verte soprattutto su un curioso aspetto della vicenda: vigili, oltre che dipendenti comunali, rivestono la qualifica di agenti di Pubblica Slcu rezza? L'interrogativo era stato proposto da un difensore il quale, sfogliando le pagine del regolamento organico del Corpo, aveva letto, all'articolo 4, che «i vigili urbani possono ottenere dal prefetto il rico noscimento della qualifica di agenti di P.S. ». E allora, il prefetto di Genova attribuì o no, con suo decreto, questa qualifica ai mille e più vigili genovesi? Teste — Non c'è mai stato da parte della Prefettura un provvedimento espresso. Tuttavia, il Comando e la stessa Ripartizione del personale hanno sempre ritenuto che i vigili siano agenti di P.S. Avv. Francesco Marcellini (Difesa) — In funzione di anali documenti i vigili circolano armati? Teste — Sono armati proprio perché si ritiene che siano agenti di P.S. La parola è ora alla Pub plica Accusa. Per il dott. Gio van„, vu.dis non c, sono dub. bi di sorta: i vigili urbani sono privi del diritto di scio pero. « Essi — osserva — sono ini. oi uunaiucri ciiv parlo sciopero importa ^ .,„„„ ,,„ ,,„,,„ „,,,.. "»e"fl (" "°',sm municipale e /tanno /unzioni di polizia giu- diziaria. Si consideri che per loro stensione anche dalle attività di polizia giudiziaria che non rappresentano la prestazione oggettiva del rapporto di lavoro esistente fra vigili e il Comune ma costituiscono attività statale loro attribuite autonomamente e personalmente dallo Stato e quindi legalmente dovute». La parola alla Difesa Gli avvocati Giovanni Gramatica, Lucio Vincelli e Umberto Ramella ribadiscono e approfondiscono la tesi secondo cui 1 vigili urbani hanno agito nell'esercizio d'un loro diritto. E ancora: i vigili urbani, du-denti comunali, ma non si sot- trassero alla possibilità d'es- sere impiegati come agenti dirante gli scioperi, si assenta rono dal lavoro come dipen polizia giudiziaria. Mancanza di dolo, insomma. Domani parleranno gli ultimi tre difensori. La sentenza è prevista nella tarda serata. f. d.

Persone citate: Antonio Airaldi, Antonio Fiore, Carante, Francesco Marcellini, Giovanni Gramatica, Giovanni Virdis, Lucio Vincelli, Tullio Gatti, Umberto Ramella

Luoghi citati: Genova