IL BILANCIO MONTECATINI NEL 1965 E LA FUSIONE CON LA SOCIETÀ EDISON

IL BILANCIO MONTECATINI NEL 1965 E LA FUSIONE CON LA SOCIETÀ EDISON BRILLANTE CONSUNTIVO E FAVOREVOLI PROSPETTIVE IL BILANCIO MONTECATINI NEL 1965 E LA FUSIONE CON LA SOCIETÀ EDISON Ha avuto luogo a Milano, il giorno 28 marzo, VAssemblea ordinaria e straordinaria della Montecatini, presieduta dal Cavaliere del Lavoro dott. Carlo Faina, Presidente ed Amministratore Delegato della Società - Erano presenti 1109 azionisti, rappresentanti in proprio o per delega n. 128.762.507 azioni STRAORDINARIA Nell'Assemblea straordinaria 11 Presidente della Montecatini ha illustrato la relazione con la qualo viene proposto agli azionisti della Società, il progetto di fusione con la Edison. Il Dott. Faina ha esordito ricordando come la complessa eredita, del passato, l'evoluzione rapida e profonda che ha contrassegnato negli ultimi tempi 1 principali settori nei quali opera la Montecatini e le circostanze congiunturali ben note abbiano gin. condotto ad operazioni di eccezionale portata quali l'accordo con il Gruppo Shell per la costituzione della Monteshell Fctrnchimica e, piti di recente, la fusione con la SADE. Le misure oggi proposte, ha affermato 11 Presidente, « hanno portata ancora maggioro e possono dirsi davvero il coronamento di un lungo programma ». Dal 1888 ad oggi Si tratta di un programma che compendia l'attività della Montecatini, la quale, da quando nacque, nel lontano 1S88, è andata via via adeguandosi alle trasformazioni ed ai rivolgimenti della realtà economica e produttiva del Paese. Dopo un periodo più che ventennale di modesta attività quasi esclusivamente mineraria, essa iniziò, negli anni che precedettero la prima guerra mondiale, la produzione su vasta scala di acido solforico e, subito dopo, entrò con la ni mezzi nel campo dei prodotti chimici per l'agricoltura, assumendo un posto preminente dapprima nella fabbricazione dei fertilizzanti fosfatici e del solfato di rame e quindi in quella dei concimi azotati. Vennero cosi poste le basi per la terza fase, iniziatasi verso il 1030, e nella quale l'attività del Gruppo si estese alla produzione dell'alluminio, dei coforanti, dei farmaceutici, degli esplosivi ed, infine, delle libre artificiali e sintetiche e delle materie plastiche, nonché di una vastissima gamma di intermedi organici ed inorganici per l'industria. Intanto andava sviluppandosi l'attività estrattiva anche nei settori dello zinco, del piombo, delle bauxiti e del marmi. Allo scoppio della seconda guerra mondiale la Montecatini, sotto la guida dell'Ing. Guido Donegani (che ne aveva assunto la direziono nel 1910), era divenuta un possente complesso industriale. Nel periodo bellico fu distrutta o gravemente danneggiata la maggior parte degli stabilimenti e delle miniere, ma già nel 1949 11 Gruppo aveva riacquistato la sua piena efficienza. Dopo di allora altri grandi progressi sono stati conseguiti; particolare importanza ha avuto il ritrovamento di sali potassici in Sicilia (1953), che ha condotto aila creazione di un grande triangolo industriale, costituito dalla miniera di San Cataldo e dagli stabi limoliti di Campofranco e Porto Empedocle, per la produzione di fertilizzanti. Ancha negli altri rami di attività si sono perfezionati rapidamente 1 cicli produttivi, ma la ripresa post-bellica è stata soprattutto caratterizzata dall'avvento della Montecatini nel settore della petrolchimica, puntando sin dall'inizio verso realizzazioni originali; tra di esse la più nota ò la scoperta del polipropilene ìsotattico raggiunta dai ricercatori della Società sotto l'alta guida del Prof. Giulio Natta, insignito, proprio per tale conquista scientifica, del Premio Nobel. Una cifra significativa QueBtn, a larghi tratti, il quadro dell'attività svolta dalla Montecatini nei 78 anni della sua vita operosa. Limitandoci a considerare lo sviluppo industriale della Società e soprattutto del Gruppo nell'ultimo decennio, una cifra particolarmente significativa ne è un chiaro Indizio: quella del fatturato globale. Dieci anni fa — ha detto 11 Dott. Faina a tale proposito — il Gruppo Montecatini « Italia > aveva un fatturato di 265 miliardi di lire c la società Montecatini un fatturato di 152 miliardi. Nel 1960 il fatturato del Gruppo era di 345 miliardi e quello della Società 167 miliardi; queste cifre salgono nel '62 rispettivamente a 416 e 207 miliardi. I dati corrispondenti relativi al 1965 sono di 585 miliardi per il Gruppo e di 225 miliardi per la Società; e ciò sta a significare che la Montecatini, da sola, ha ormai un fatturato non molto dissimile a quello raggiunto dall'intero Gruppo dieci anni cr sono. Altri Indici importanti, che testimoniano l'alto grado di efficienza tecnica raggiunta, sono dati dai 364 impianti progettati o realizzati per terzi In Italia ed all'estero e dal grande numero di licenze concesso in limiti Paesi del mondo, compresi gli USA, bu diritti brevettuali e di « know-how > appartenenti alla Sucietà. Il MEC e la grande industria Dopo aver concluso questo sintetico riepilogo con un breve cenno alle numerose Istituzioni di carattere sociale create dilla Montecatini, il Presidente ha prospettato un'ampia analisi ddcpccmttnidstlscsdtlaiierccBdTE1iiss della situazione presente. Oggi egli ha detto — nell'industria di base solo grossi impianti e cicli integrati consentono una produzione ili massa a basso costo e di alta qualità; ciò è anche dovuto al continuo allargamento dei mercati, ossia al fatto che cause profonde di natura demografica, sociale ed economica, agiscono da tempo ed in modo irresistibile, nel senso di accomunare in un unico sistema mondiale tutti gli scambi. L'immediato orizzonte operativo ontCo il quale si inquadra l'attività di una grande industria 6 ormai quello del MEC, con i suoi 175 milioni di consumatori, caratterizzato da ridottissime difese doganali interne (d'altronde destinate all'abolizione totale nel prossimo anno) e dalla necessità, per le imprese italiane, di affrontare il confronto diretto con quelle europee ed anche con 1 concorrenti esterni entrati nel mercato comunitario insediandovi, in più casi, le loro fabbriche e filiali. Basti dire che. secondo calcoli del Dipartimento americano del Tesoro, gli investimenti USA in Europa supererebbero, a tutto 11 1064, gli 11 miliardi di dollari. Se tutto il mondo si muove in questa direzione, ciò avviene in modo particolarmente intenso nel settore chimico (sul quale gravitano più o meno tutte le industrie manifatturiere). Per stare al passo occorrono ogni giorno nuovi procedimenti e nuovi mezzi, giacché gli impianti devono essere continuamente aggiornati e la ricerca ai fa sempre più raffinata e costosa: donde l'esigenza di congrui programmi di investimenti. Si può dire pertanto che nel presente sistema di scambi liberalizzati, un'adeguata dimensione aziendale diviene, per le industrie di base, una necessità inderogabile e talvolta persino una condizione di sopravvivenza. Uno del mezzi per raggiungere tale obiettivo è costituito dalla concentrazione di imprese, come del resto ha indicato la Commissione della CEE in Va inoltre rimarcato che, avendo i due Gruppi già impostato per proprio conto due diversi programmi di investimenti dell'ordine di varie centinaia di miliardi, l'elaborazione di un programma unico consentirà di utilizzare In modo sicuramente più efficiente i mezzi disponibili. Altri vantaggi saranno quelli relativi alla possibilità di realizzare economie nei costi di fabbricazione (grazio alla standardizzazione e concentrazione delle produzioni, alla riduzione delle scorte ed alla razionalizzazione degli acquisti) e di conseguire un'organizzazione commerciale più semplice e più estesa, nonché un'assistenza più valida alla clientela. A proposito del particolare impegno della ricerca nel campo dell'industria chimica, il Dottor Faina ha ricordato che in questa attività, forse più che in qualunque altra, è necessa rio stabilire piani di indagine fra loro ben differenziati, ma continuamente arricchiti da un interscambio di risultati. Anche sotto questo profilo è pertanto sommamente vantaggioso il co ordinamento degli sforzi. Infine, la fusione si presenta desiderabile altresì da un punto di vista generale, giacché ossa non turba ma anzi confor- Nel valutare la consistenza patrimoniale delle due Società si deve tener conto del fatto che lo riservo, derivanti da una esistenza pluridecennalc, sono state, per la Edison e sue collegate, in gran parte evidenziate per effetto della nazionalizzazione dell'energia elettrica; per contro, se si passa a considerare gli utili realizzati e distribuiti agli azionisti delle due un recente memorandum che ne sottolinea l'opportunità per consentire un miglioramento della redditività, un'acce'erazione del progresso tecnico ed una riduzione dei costi di produzione. Ragioni e vantaggi della fusione E' questa la strada su cui si sono avviate le principali industrie europee e degli Stati Uniti (dove si sono registrate, nel 1964, ben 1796 fusioni, cioè il numero più elevato da 35 anni a questa parte). In tale quadro, caratterizzato da una generale convergenza di forze, attraverso la costituzione di concentrazioni orizzontali e verticali, alleanze e «joint ventures ». le strutture e le attività del Gruppo Montecatini e del Gruppo Edison presentano aspetti che rendono evidenti le ragioni ed 1 vantaggi del progetto di fusione già noto nelle suo grandi linee. Quanto alle prime — ha affermato il Dott. Faina — va sottolineato clic entrami)! i Gruppi operano principalmente nel campo dell'Industria chimica di base, e elio pertanto gran parte delle loro produzioni, svolgendosi nell'ambito degli stessi cicli produttivi, sono suscettibili di profìcue integrazioni; mentre è agevolo rilevare, nei rispettivi bilanci caratteristiche, per cosi dire, opposte e complementari: ad una Montecatini che registra un'impegnata tensione di inve-stimenli ed un ingente patrimonio brevettuale, fa riscontro una Edison che presenta una larga disponibilità di mezzi liquidi ed una solida tradizione finanziaria. Quanto ai vantaggi, si deve rilevare che, a fusione avvenuta, la Montecatini e la Edison conseguiranno un notevole miglioramento delle quote di partecipazione alle produzioni della CEE, e specialmente a quelle di intermedi fondamentali, fertilizzanti, materie plastiche, fibre sintetiche ed artificiali. La posizione attuale dello due Società nel quadro delle produzioni comunitarie e quella che si registrerà in seguito alla loro fusione, si configurano in termini percentuali, come appare dalla seguente tabella: ta il mercato mobiliare, ed avràfavorevoli e stimolanti ripercus-sioni per gli operatori che fiancheggiano l'attività del due Gruppi e per le industrie trasformatrici che si ramificano dal grosso tronco dell'industria di base. Dopo aver illustrato sinteticamente l'opera svolta dalla Edison nei vari rami produttivi da quando essa venne fondata, nel 1884, a tutt'oggi, il Presidente della Montecatini ha posto l'accento sulle modalità della fusione, precisando i motivi dcarattere fiscale per cui non è stato possibile fondere le due Società in un organismo anche formalmente nuovo e quelli per cui, dovendosi procedere ad una fusiono per incorporazione, è stato necessario attribuire alla Edison la veste di incorporanteIn ogni caso, a fusione avvenuta, si verifica un pieno e totale livellamento nel senso che l'impresa diviene unica, 1 due patrimoni diventano un patrimonio solo, le due masse degloriginari azionisti vengono a formare un'unica massa con diritti perfettamente uguali. Al 31 dicembre del 1965 le at ti vita e le passività dei due Gruppi — ha da ultimo riferi to il Presidente — erano le seguenti (In milioni di lire): imprese, si trova che essi ammontano, nei due ultimi esercizi, a 33.410 milioni di lire per la Montecatini eri a -11.250 milioni di lire per la Edison. Anche questa differenza deve ovviamente essere tenuta presente per fissare un equo rapporto di cambio. Alla relazione di parte straordinaria è seguita la relazione del Collegio Sindacale. ORDINARIA a e e o e In precedenza il Conte Dott.i (Carlo Faina aveva dato lettura|ldella relazione del Consiglio di amministrazione sul Bilancio Montecatini nell'anno d'esercizio 1965. relazione che inizia tracciando un quadro della situazione economica nazionale nella trascorsa annata. Da esso si rileva che. mentre i dati intercomunitnri si riducevnno ad un quinto del livello esistente nel 1958, le industrie italiane, poste in difficoltà dalla loro scarsa accumulazione di capitale per le vicende connesse dnppriina alla pressione inflazionistica manifestatasi nel nostro Paese dal 'fil al '63 o poi alla « stretta monetaria ». si sono trovato a dover sostenere la concorrenza delle più ampio e solide industrie straniere. Donde non solo la necessità di riorganizzare 1 singoli processi produttivi, ma l'esigenza di procedere a riorganizzazioni di ben più vasto respiro, cioè ad operazioni come quella sottoposta al giudizio degli azionisti in sede di Assemblea straordinaria. dlIndustria mineraria i ltPoanFtnSuldprdfpdpdqf8tptLa relazione prosegue con l'esposizione dell'attività svolta dalla Montecatini nel 1965. Per quanto riguarda l'industria mineraria, si rileva che la produzione di pirite del Gruppo 6 leggermente aumentata, passando da 1.344.907 tonn. dell'anno precedente a 1.372.662 tonn.. mentre quella di bauxite ha registrato una lieve flessione (106 mila tonn., contro 176 mila tonn. nel 1961), dovuta al graduale esaurimento della miniera di San Giovanni Rotondo. Si sono frattanto sviluppati I progetti di coltivazione del giaci-i mento bauxlticn individuato al Ndeds3iBocca della Selva, in Campa-1 ma, e si spera di poter otte-l nere la concessione minuteria- ie per iniziare entro 11 1966 l'at-itlvltà produttiva. Nel settore dello zolfo II progressivo peggioramento della situazione nazionale è un fenomeno scontato da anni; le miniere dei Gruppo in Sicilia hanno prodotto solamente materiale minuto (ossia 88 mila tonn. di sterri) che è stato utilizzato dalle fabbriche di fertilizzanti, situata nell'Isola stessa, per la produzione di acido solforico. La sfavorevole congiuntura nel campo edilizio ha continuato nd incidere negativamente sull'at- , '--,1? SP, 01 marmi (57.200 tonn. di marmi In bine elli, contro 62.300 tonn. del 1961 lo 59.000 tonn. di marmi segali, jiontro 68.000 nel 1964); le vendite sul mercato interno hanno [subito una contrazione, mentre■ sono aumentate le vendite a[-\I l'estero. La consociata Monte> poni & Montevecchlo ha prodotto 19.491 tonn. di concentrato di piombo e U1.65U tonn. di concenà|u'al° di zinco, con un conte-1nut0 P"rl a 12M5 tonn- e 36.600 e ao a a vi a, no a di è e e r a è a e. eoe e ili a it ue i emrer minvnto rne tonn dei rispettivi metalli. Frattanto la Montecatini ha sviluppato ulteriormente la sua produzione di sali potassici, portandola a 1.007.000 tonn., con un incremento del 13,5 % rispetto al 1964 (910 mila tonn.). Industria chimica Passando all'industria chimica, il Dott. Faina ha sottolineato clie l'andamento del mercato dei fertilizzanti è stato, nel 1965, più favorevole che nell'auno precedente, e così pure quello delle vendite all'estero di prodotti acuprici. Non meno positiva si è rivelata l'attività produttiva per quanto concerno l'acido solforico (1.570.000 tonn., contro 1.515.000 tonn. noi 1964), la formaldeide (per la cui produzione verrà iniziata nel 1966 la costruzione di un nuovo grande impianto), la molamina, il biossido di titanio, 1 pigmenti minerali, le materie primo per ottenere detergenti sintetici ed 1 derivati del fluoro e del cloro. Inoltre, all'inizio del 1965, sono stati perfezionati gli accordi con la società inglese Laporte per l'acquisizione del procedimento destinato alla produzione di acqua ossigenata per via chimica; l'impianto relativo è in corso di allestimento presso lo stabilimento di Bussi. Infine, si è proceduto, con altro società, alla costituzione di un « Centro studi sviluppo industria chimica », con sede a Milano ed a Roma, al (piale è affidato il compito di condurre indagini sulle prospettive dquesto ramo produttivo ai fini della programmazione. Materie plastiche e fibre Nel vasto campo delle materie plastiche è continuato l'affinamento qualitativo delle resine fluorurate, mentre quelle termoindurenti hanno registrato una situazione stazionarla. Purenormale si è palesata l'attività nel settore dello resino scambiatrici di ioni (la cui realizzazione ò stata completamentconcentrala nel nuovo impiantdi Codogno) Andamento favo revole hanno avuto I collanamlnoplastlc) (Xllocolla). I po limeri metacrilici (Vedril), gomme nitriliche (Elaprim), copolimeri ad alta resilienz (Urtai) ed a base acrilica (Crilat), nonché due assai noti prò¬ dotti della consociata Polvmer: eicla resina clorovinlllca Virila ed P'spbni film polipropilenici Moplefan Va poi particolarmente citata l'attività svolta in questo settore dalla consociata Monteshell Petrochimica, lo cui strutturo organizzativo sono state portate ad un buon grado di efficienza, nel due grandi stabilimenti di Ferrara e di Brindisi, consentendo il raggiungimento di un notevole livello produttivo. La Società ha raggiunto, nel 1965. una cifra totale di circa 70 miliardi di fatturato e le sue vendite di materie plastiche e di prodotti chimici hanno segnato rispettivamente un incremento del 23% e del 94,7%. Altrettanto può dirsi per le fibre sintetiche ed artificiali, soprattutto per i filati all'acetato di cellulosa Rhndia e Alhene e per la fibra poliestere Terital della consociata Rhodiatoce (la quale ha registrato, nel 1905. un fatturato lordo complessivo di 81 miliardi), ed anche per in altre due fibre Meraklnn e Movil, propilenica l'ima e vinilica l'altra, prodotte dalla Polymer. l Nel settore farmaceutico Regolare è stata l'attività produttiva nel settore delle vernici ed in lieve contrazione quella di coko metallurgico, di esplosivi da mina e di materie coloranti. Nel ramo dei farmaceutici la consociata Farmitalia ha ottenuto un fatturato lordo di 30 miliardi c 200 milioni, con un incremento di oltre il 13 % rispetto al 1961; nel corso del 1965 si sono migliorati i procedimenti di lavorazione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello dei rendimenti, e notevoli risultali hanno coronato l'attività idi ricerca, portata innanzi con 1 notevole impegno, l DoP° av<'r illustrato il soddiisfaccnt0 andamento della pro «tastone realizzata dalle conso¬ ciate estere, il Presidente della Monfecatini ha posto l'accento sulle affermazioni conseguito dal Gruppo grazie alle sue tecniche brevettate o no, in tutto il mondo. Le licenze brevelluali e di « know-how » concesso complessivamente nell'ultimo decennio hanno dato, nel 1965. un introito che si aggira sui 5 miliardi di lire. Dal canto loro le Importanti intese recentemente intervenute con l'Urss fanno confidare in un considerevole volume di la- , voro nel 1966 e negli anni sue cessivi; frattanto altri otto mio tcdncsqdcidmMthDvi impianti, basati su procedimenti Montecatini, verranno costruiti in Spagna. Giappone, Polonia, Formosa e Sud Africa. e «» \VetrO e metallurgia La diminuzione dell'attività edilizia, che si è ulteriormente aggravata nel 1965, ha causato ravi difficoltà a tutto il settore del vetro; la produzione della consociata Vetrocoke ha sognato pertanto un ritmo alquanto ridotto, e cosi pure quella della sua consociata Vetrobel, che però si è segnalata per la qualità pregiata dei propri vetri. Infine, in merito all'industria metallurgica, va rimarcato che li Gruppo ha ottenuto, l'annoicscorso. 72.437 tonn. di alluminio (contro le 61.205 del 10R1). Il nuovo stabilimento di Fusina, elle per le caratteristiche delle installazioni può sostenere il confronto con ì maggiori Imall'estero, ha Pinn,i Psisten" 'svolto In modo regolare 11 suo programma: ultimate nell'ottobre scorso le prove di funzionamento del laminatoio sbnzza- a i n 5 i i o à n ¬ a o l i o i i e n - tore, esso è entrato in attività, contemporaneamente all'avvio del laminatoio finitore, nel gennaio del 1966. Intanto la consociata Monteponl & Montevecchlo sta portando innanzi un complesso di iniziative grazie alle quali sarà in grado, nel 1IIIÌ8, di produrre 70 mila tonn. di zinco e 30 mila tonn. di piombo. Da ultimo sono state poste in risalto le notevoli attività di ricerca (ulteriormente incrementato nel 1965) svolte dalla Montecatini e quello di carattere assistenziale e sociale, che hanno registrato nuovi successi nella lotta contro gli infortuni e le malattie professionali. Al termine della sua relazione, 11 Dott. Faina ha porto un vivo ringraziamento a tutti I dirigenti, impiegati ed operai. 1 quali, anche nell'annata trascorsa, hanno collaborato in modo efficace al buon andamento del Gruppo. E' stata quindi svolta la re lazione del Collegio sindacale sul bilancio dopo di che hanno preso la parola numerosi azionisti (signori Poverelli. Pastorelli, Fiorani, Luscia. Manacini, Scoccherà. Marchiani, Jarach, Finetti. Racchini di Belvedere, Micucci Cecchi. Zagaria, Priolo, Elisa .Massai, Sella di Monteluce, Melpignano. Madia. Abbele. Arduin. Auriti. Ruspo!!, Mlani. Cenci. Tumiati. Capaccini, Rottalieo) ai quali il conte Faina ha risposto esaurientemente più volte interrotto dal consenso dell'Assemblea. Tutti i presenti hanno poi tributato al presidente un caloroso indirizzo di omaggio, applaudendolo a lungo. L'Assemblea ha quindi approvato la relazione del Consiglio d'amministrazione ed il bilancio chiuso al 31 dicembre 19R5 con il voto favorevole di n, 128.759.006 azioni ed il voto contrario di n. 1801 azioni; astensioni per n. 1700 azioni. Il pagamento del dividendo — determinato, come per lo scorso esercizio, In lire 65 lorde per azione — avrà luogo a purtlre da lunedì 4 aprile p. v. L'Assemblea ha quindi determinato in 24 il numero dei Il Consiglio d'amministrazione, riunitosi subito dopo, ha confermato all'unanimità a Presidente il Cav. del Lav. Dott. Carlo Faina; a Vice-Presidenti CMlDm compnnenti del Consiglio d'Am minorazione ed ha riconfermato per acclamazione gli ammi nlstratorl scaduti per compiutperiodo di carica. Signori: Dott. Ermete Fiorin(Presidente), Dott. EdmondGnrini. Dott. Prof. Guido PizHa infine procedili') alla ricostituzione del Collegio sindacalenominando Sindaci effettivi zn. Dott. Alberto RavazzinProf. Pasquale Saraceno. Sindaci supplenti i Signori: DoiProf. Ignazio Battlato. Aw Vincenzo D'Alfonso. Passando alla votazione dellparte straordinaria dell'ordindel giorno. l'Assemblea, riohiamato il bilancio della Società a31 dicembre 1965. visto 11 bìlnncin alla stessa data della scietà Edison e, subordinata niente al compimento delle fomalità d! legge ed all'accerti mento, da parte degli nrgan smi competenti, della sussistenza delle condizioni per l'npplcazione della Legge IR man1965 n. 170, ha approvato, sulbaso delle rispettive situaziopatrimoniali al 31 dicembre lf1fila fusione della società Montcatini con la società Edison, pncorporazione della prima nela seconda, che assumerà la dnominazione sociale di Montcatini Edison S n A L'incorporazione verrà attuata mediante assegnazione agazionisti della società Montectini di n. 13 azioni della Montcatini Edison S. p. A. da nomnali lire 1000 ciascuna. - godmento lo gennaio 1066 — intramente liberate per ogni grupo di n. 10 azioni Montecatida nominali lire 1000 possedute cosi, in totale, con il cambdi tutte le azioni di quest'ulma contro n. 334.100.000 azioda nominali lire 1000 ciascundella società incorporante. csaranno da questa emesse mdiante aumento del proprio cpitale da lire 37r> miliardi a Ii709.1 miliardi, previo frazionmento delle esistenti n. 187 mlioni 500.000 azioni da nominlire 2000 ciascuna in n. 375 mlioni azioni da nominali lire 10ciascuna. La deliberazione di fusionestata assunta con il voto favrevole di n. 128.749.262 azioed il voto contrario di n. 11.5azioni; astenuti per n. 17l«5Ì0ni, Il capitale della nuova Soc- , ... ,. tà «ara di 709,1 miliardi (Motecatini 334,1; Edison 375), e due imprese si presenteranno,fusione avvenuta, come appadal seguente prospetto: Carlo Faina, il Dott. GiorgioMacerata ed il Dott Gino Sferza l'Ing. Giacomo Fauser ed il Dott. Luigi Morandi: e ad Amministratori Delegati il Dott. Parteclpazlono alio produzionl comunltarle nel '64 PRODOTTI .. , ... _ .. Montecatini Montecatini Edison • cdison I n( r in I'd i fondam.: Materia plustiche: Polistirolo 7 % 14 % 21 % Cloruro dl polivinile ... 11% 14% 25% Fibre sinteticlie e artificial! . -1,6% 5,4% 10% Montecatini Edison ATTIVITA' Immobilizzazioni nette . . 224.312 177.902 Immobilizzl finanziari . . . 349.214 311.952 Altro attivlta 210.812 121.603 TOTALE 921.425 847.985 JPASSIVITA' Capitale e risorve .... 416.539 523.547 Fondo liquid, personals . . 39.360 15.438 Debiti a scadenza dlfferita . 340.874 143.862 Passlvita correnti .... 107.815 144.434 TOTALE 921.425 847.985 ATTIVITA' milium PASSIVITA' mllionl Immobilizz. nette . 402.214 Capitale sociale . . 709.100 Immobilizz. flnanz. . 661.1B6 Riserva legale . . 141.820 Crediti ENEL . . 343.615 Altre riserve . . 89.166 Attivita correnti . 264.074 Debiti a scad, cliff. 484.736 Passivita, correnti . 252.249 Utile d'esercizio . . 37.543 TOTALE 1.769.410 TOTALE 1.769.410 BILANCIO AL 31 DICEMBRE 1965 STATO ATTIVO Immobilizzazioni . . . . L Partecipazioni e titoli . . . Merci Cassa Enel c/indennizzo .... Crediti verso clienti . . . Crediti verso banche . . . Crediti verso Società collegate Crediti diversi Risconti e partite varie . PATRIMONIALE PASS 473.771.564.486 288.537.133.625 70.407.220.039 105.475.765 107.086.710.966 86.575.473.734 33.943.749.588 60.677.227.526 35.101.834.7S5 14.679.063.701 Cauzioni Amministratori ed altri conti d'ordine 227.950.305.527 TOTALE L. 1.398.835.759.742 Capitale sociale .... Riserve Fondo ammortamento immobilizzazioni Fondo liquidazione personale Obbligazioni Mutui a scadenza differita Debiti verso fornitori . . Debiti verso banche . . . Debiti verso società collegate Debiti diversi Risconti e partite varie . . Utile da ripartire: avanzo utili indivisi esercizi precedenti . . . utile dell'esercizio . . Cauzioni Amministratori ed altri conti d'ordine . V O ." L. 257.000.000.000 159.451.146.002 249.460.346.552 39.358.981.547 165.959.958.700 174.914.340.713 31.336.050.291 37.939.213 12.751.690.412 53.730.3S2.847 9.959.389.533 86.909.708 16.837.318.631 227.950.305.527 TOTALE L. 1.398.835.759.742 CONTO COSTI Rimanenze Iniziali merci e diverse L. Acquisti Costi ed oneri vari di lavoro Costi diversi di esercizio Oneri tributari Oneri finanziari Ammortamento delle immobilizzazioni L. meno: Rimanenze finali e diverse L. Utile dell'esercizio . . . TOTALE L. PERDITE E 75.497.441.219 122.198.578.275 75.272.508.571 7.214.867.484 6.350.000.000 9.516.463.819 14.500.000.000 310.549.859.368 71.440.193.304 239.109.666.064 16.837.318.631 255.946.9S4.695 PROFITTI RICAVI vendite L. impianti e lavori Ricavi Nuovi vari Redditi immobiliari Proventi finanziari Proventi diversi . 224.879.795.722 22.608.270.266 301.232.312 6.264.194.258 1.893.492.137 TOTALE L. 255.946.984.695