Madre condannata a Biella per la morte della sua bimba
Madre condannata a Biella per la morte della sua bimba Madre condannata a Biella per la morte della sua bimba L'imputata, trentasettenne, è originaria della Sardegna Il Tribunale le ha inflitto 4 mesi con i benefici di legge La piccola, di due anni e mezzo, bruciò viva nella culla (Dal nostro corrispondente) Biella, 28 marzo. Oggi 11 tribunale di Biella ha processato la signora Virginia Lai di 37 anni, da San Vito (Cagliari) e l'ha ritenuta responsabile della tragica morte di una sua figlia condannandola a quattro mesi di re- elusione con i benefici di legge La vittima, Annalisa Loi di due anni e mezzo, era stata avvolta dalle fiamme appicca te ai suoi vestiti da una can dela accesa che la madre, do vendosi assentare mnmenta neamento, aveva posalo accan- to alla culla: la piccina era morta all'ospedale di Biella pelle gravissime ustioni, il 7 aprile 1965 dopo quattro giorni d: agonia Il fatto era avvenuto in un ambiente di estrema miseria. Emigrato dalla Sardegna nel 1963, il padre di Annalisa, Riccardo Loi di 37 anni, dopo al- cun] mesi era stato raggiunto dalla famiglia Dei cinque tìgli soltanto due, oltre alla piccina, vivevano con i genitori in un'unica stanza al pianterreno di via Golzio 8, priva di illuminazione elettrica e di servizi. La sera del 3 aprile la donna si era accorta di non aver comprato il latte: per fare più presto aveva deciso di lascia¬ re la piccina sola in casa per evitare che il buio l'ini paurisse aveva acceso la can dela collocandola su un barat tolo. Prima di uscire aveva le gato per un polso alla culla con un fazzoletto, la piccola Annalisa: temeva che la figlia molto vivace, combinasse qual che guaio. La precauzione rivelò purtroppo insufficiente. La bimba riuscì ugualmente ad avvicinarsi alla candela rove sciando il barattolo. Quando la madre tornò la bambina era già una torcia umana: con la forza della di operazione la donna le strappò i vestiti in fiamme, ma era Uoppo tardi. La famiglia Loi era già sta ta colpita in Sardegna da una disgrazia che ha Impressionan ti analogie con quella avvenuta a Biella. Sei anni fa una barn bina (con lo stesso nome ? stessa età di Annalisa) mot fra le fiamme: anche allori la madre venne ritenuta re spnnsahile della disgrazia, ma le indagini accertarono che non ne aveva alcuna colpa. Oggi il tribunale l'ha invece ritenuta colpevole perche lasciando sola la piccina nelle circostanze che hanno provocato la disgrazia, ella si comportò imprudentemente. p. m.
Persone citate: Annalisa Loi, Loi, Riccardo Loi, Virginia Lai
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