Il diretto Trento-Venezia bloccato di notte con macigni sui binari
Il diretto Trento-Venezia bloccato di notte con macigni sui binari Il diretto Trento-Venezia bloccato di notte con macigni sui binari Nessun ferito: panico fra i viaggiatori - Non è esclusa l'ipotesi di un atto di sabotaggio - E' il secondo episodio avvenuto in dieci giorni o (Dal nostro corrispondente) Trento, 26 marzo. Un nuovo grave atto vandalico è avvenuto la scorsa notte sulla linea ferroviaria TrentoVenezia. L'ultimo treno diretto della sera partito da Trento era giunto nei pressi di Civezzano, dove il binario corre quasi sul ciglio d'un burrone, quando ha urtato lentemente contro alcuni mas si e blocchi di roccia del peso non inferiore al mezzo quintale ciascuno, messi tra le rotaie. Il locomotore ha trascinato per oltre un chilometro un grosso macigno, che ha causato danni a un vagone e alla massicciata, mentre altre pietre hanno sbattuto contro le carrozze suscitando panico tra passeggeri. Il macchinista, che ha azionato prontamente i freni arrestando il convoglio, ha dichiarato di avere avuto l'impressione che altri massi fossero stati lanciati dal sovrastante costone della montagna contro il treno in transito. Si tratterebbe, in tal caso, nonid'un gesto vandalico, ma di actvio"|un attentato all'incolumità dei viaggiatori. L'episodio assume particolare gravità perché un altro analogo era avvenuto dieci giorni prima nello stesso punto della ferrovia. Anche allora erano stati posti fra le rotaie due macigni, disponendovi inoltre alcuni petardi, di quelli usati dal personale ferroviario per segnalazione, che erano stati iuiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiii asportati da una vicina baracca dove erano depositati. Quando il treno era transitato in quel punto, i viaggiatori avevano avvertito forti scossoni, seguiti da potenti esplosioni che destarono vivo allarme. Alla stazione successiva furono avvertiti i carabinieri e |le indagini prontamente avviate avevano fatto ritenere, in un primo tempo, che il sabotaggio potesse attribuirsi ad uno sconsiderato gioco di ragazzi. Successivamente questa ipotesi appariva priva di fondamento, perché per smuovere i macigni sarebbe occorsa una forza non indifferente. Le indagini, riprese a.desso, dopo il secondo incidente, stanno seguendo una nuova pista. L'assuntore delle ferrovie Angelo Pallaoro, che ha la sor¬ veglianza della linea, ha affer mato di avere scorto, nella notte, due giovani che si aggiravano cautamente lungo il binario. Questi, identificati per Edoardo Gregori, di 26 anni, da Romagnano di Trento, ed Egidio Dallago, di 20 anni, da Aldeno (Trento), hanno giustificato la loro presenza dicendo che cercavano un amico. I carabinieri hanno proceduto oggi al loro interrogatorio, dal quale non sembra però che siano emerse gravi responsabilità, a. n.
Persone citate: Angelo Pallaoro, Edoardo Gregori, Egidio Dallago, Romagnano
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