L'«otto» di Oxford batte Cambridge davanti a trecentomila spettatori

L'«otto» di Oxford batte Cambridge davanti a trecentomila spettatori L'«otto» di Oxford batte Cambridge davanti a trecentomila spettatori Alia tradizionale regata sul Tamigi hanno assistito anche noti personaggi dell'aristocrazia londinese - Per l'equipaggio vittorioso quello di ieri è stato il cinquantesimo successo Londra, 26 marzo. Alla presenza di trecentomila spettatori, tra cui noti personaggi dell'aristocrazia ed ex-allievi dei « cnlleges » nelle pittoresche uniformi a strisce, i canottieri dell'Università di Oxford hanno vinto oggi per la cinquantesima volta, e per il secondo anno consecutivo, la tradizionale regata sul Tamigi contro I'« otto » rivale di Cambridge. Da quattro giorni a Londra imperversava il maltempo. Giovedì l'imbarcazione di Cambridge era affondata, per fortuna senza gravi conseguenze: ma si temeva che la gara dovesse csseie rimandata di ventiquattro ore, e disputata così per la prima volta di domenica. Invece In regata si è svolta regolarmente oggi: ii sole ha accompagnato a tratti i canottieri da Futney, alla periferia occidentale di Londra, a Mortlake (verso il centro), su un fiume relativamente calmo, in una maestosa cornice di folla. L'« otto » di Cambridge, sconfitto l'anno scorso, è sceso per primo in acqua in segno di sfida, come prescrive il cerimoniale, su un'imbarcazione di riserva, la stessa usata nel '62 e nel 'fi». Al via l'equipaggio di Oxford, più leggero e dotato di uno scafo svizzero molto « veloce », ha però preso subito il comando. Il suo vantaggio è aumentato all'altezza di Hammerstnith, dove il Tamigi forma un'enorme ansa, ed era all'arrivo di quasi quattro «lunghezze» (più di dieci secondi). Tempo impiegato: 19'12", ben lontano dai 18'07" dell'anno passalo, ma discreto dal punto di vista tecnico. Il timoniere dell'armo vittorioso, il piccolo americano Cox, è stato buttato in acqua dai compagni, per festeggiare il successo come vuole la consuetudine. L'atmosfera era, come al solito, mondana, più che un avvenimento sportivo la regata si può infatti considerare una cerimonia pubblica. E' paragonabile all'inaugurazione della stagione lirica del Covent Garden, alla parata delle guardie della Regina in Whitehall, all'apertura del Parlamento. Fa parte ormai del folclore inglese: i canottieri sono un po' gli eroi di una moderna mitologia, disputando la gara acquistano dei meriti sociali, si assicurano l'ingresso negli ambienti « bene » della sottofinanza e del sottogoverno. La regata fu istituita nel 182!) su iniziativa di un giovane conte, per risolvere una questione di supremazia sportiva tra le due università. Finora sono state disputate 112 edizioni, di cui 61 vinte da Cambridge, ed una finita alla pari, nel 1877. Si dice che quell'anno il giudice, un certo Phelps soprannominato « l'onesto », si fosse addormentato: svegliatosi all'arrivo dei due « otto », non avendo visto chi aveva tagliato per primo il traguardo, Phelps pronunciò un verdetto di parità. Da veri gentiluomini, i canottieri di Oxford e di Cambridge non protestarono. Ma i primi si considerarono sempre i vincitori morali- Ennio Caretto U i dll t l Tii Ofd dt è i tt Tlft) Una panoramica delle regate sul Tamigi: Oxford, a destra, è iti testa (.Telefoto)

Persone citate: Ennio Caretto, Garden, Phelps