Lo sparatore pazzo di Orbassano catturalo e portalo in manicomio
Lo sparatore pazzo di Orbassano catturalo e portalo in manicomio Lo sparatore pazzo di Orbassano catturalo e portalo in manicomio Aveva esploso un colpo di pistola contro una casa - Ha 24 anni, è già stato internato in un istituto psichiatrico - I carabinieri lo hanno rintracciato a Piossasco: ha confessato a i ventiquattrenne Adriano Racca dopo l'arresto l . a (Dal nostro corrispondente) Orbassimo, 24 marzo. L'uomo che martedì sera ha sparato un colpo di rivoltella attraverso i vetri della cucina dell'operaio Angelo Colombino di 38 anni, in via San Rosso 5 a Piossasco, è stato identificato e arrestato dai carabinieri di Orbassano e di Moncalieri. L'episodio era accaduto alle 20,30: intorno alla tavola c'erano l'operaio, sua moglie Maria Andruetto di 35 anni e la figlia Loredana di 8; l'altro figlio, Mauro, di sei mesi, era a letto. La pallottola, dopo avere infranto un vetro, era finita contro un muro, da questo aveva rimbalzato andando poi a rompere un altro vetro. Fortunatamente nessuno era rimasto ferito. L'autore dell'episodio, come si sospettava, è il ventiquattrenne Adriano Racca che abita a Piossasco in via Magenta 37. E' un tipo strano, che passò qualche mese internato in un manicomio. Tempo fa si era innamorato della moglie del Colombino senza nem meno averle mai parlato e non potendo manifestarle questo suo sentimento le inviava lettere anonime minatorie. In una di queste missive chiedeva 500 mila lire. Un'altra volta ruppe con un sasso i vetri della cucina dei Colombino e poiché l'operaio 1 affacciò sparando un colpo in aria per intimorire l'autore dell'aggressione, il Racca l'indomani gli mandò una lettera dicendogli che con quello sparo aveva ferito una persona. L'ultima missiva l'ha inviata il giorno 15 marzo scorso: diceva, sempre senza firmare, che se la Colombino non accettava Il suo amore, avrebbe aggredito la bambina. I carabinieri avevano già avuto la prova grafologica della sua responsabilità, ma il Racca aveva sempre negato di essere l'autore delle lettere. L'altra sera, dopo lo sparo attraverso la finestra, non è rincasato; anche nella giornata di ieri e nella notte è risultato irreperibile. Oggi alle 11 i carabinieri hanno saputo che era stato avvistato in una strada di Piossasco e sono accorsi bloccando un tratto della via. Quando il Racca ha scorto i militi ha tentato di scappare, ma è stato preso dalla pattuglia che era dall'altra parte. Portato nella caserma di Orbassano, ha negato per un'ora e mezzo, poi ha confessato, non soltanto di èssere l'autore dello sparo di ieri, ma anche delle lettere anonime. Il suo modo di comportarsi (S le sue risposte davano l'impressione che egli non fosse nelle sue piene facoltà mentali. I carabinieri lo hanno pertanto condotto al manicomio di Collegno per farlo sottoporre ad una visita. I sanitari lo hanno giudicato pazzo e l'hanno accolto nell'istituto. I carabinieri, nel corso di una perquisizione nella casa del Racca, hanno rinvenuto, nascosta in un armadio, la rivoltella che aveva usato l'altra sera. c. S o e n o i i 3 a e ri
Persone citate: Adriano Racca, Angelo Colombino, Maria Andruetto, Racca
Luoghi citati: Collegno, Moncalieri, Orbassano, Piossasco
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