L'uxoricida grida: «Mia moglie mi aveva tradito» I testi dicono; «Rosetta era una sposa esemplare»

L'uxoricida grida: «Mia moglie mi aveva tradito» I testi dicono; «Rosetta era una sposa esemplare» Drammatica udienza alla Corte d'Assise di Imperia L'uxoricida grida: «Mia moglie mi aveva tradito» I testi dicono; «Rosetta era una sposa esemplare» Ieri i giudici hanno interrogato i funzionari di P. S. - Il capo della Mobile afferma : « L'imputato simulava la pazzia. Tutto quello che ha detto sulla vittima è un castello di menzogne » - L'omicida balza in piedi e urla : « Rosetta amava il suo ex fidanzato, e non me » - Le assistenti di polizia dichiarano: «La donna aveva una condotta irreprensibile. Era innamorata di lui» - Il processo rinviato a domani n e , — a o (Dal nostro corrispondente) Imperia, 22 marzo. L'udienza di oggi al processo contro Giuseppe Briguglio, il manovale ventottenne che il 20 maggio 196S uccise a colpi di accetta la moglie Rosetta Montalbano, di 18 anni, incinta di otto mesi, ha avuto uno svolgimento diverso da quello previsto dal pubblico che affolla l'aula: invece periti psichiatri che avrebbero dovuto riferire sulle condizioni mentali del Briguglio, hanno comunicato di essere impediti per altra causa. Al loro posto sono stati chiamati funzionari di polizia i quali avvicinarono il Briguglio e la moglie. Dalle testimonianze l'imputato è apparso un individuo dominato da un'idea fissa: liberarsi ad ogni costo della moglie e del figlio che stava per nascere, al di fuori di ogni possibilità che la legge gli offriva (egli cioè rifiutava la separazione legale o consensuale, insistendo invece per l'impossibile annullamento del matrimonio). Il dott. Raffaele Sessa, comandante della Mobile di Imperia, ha detto: « Quando Briguglio, dopo avere ucciso la moglie, venne di corsa in questura per costituirsi, mi parve subito che volesse simulare la pazzia ». Presidente — Perché? Da che cosa lo arguiva? Teste — Era sovreccitato. Rispondeva a monosillabi. Poi ammutolì e rifiutò tutto quanto gli si offriva. Lo mandammo all'ospedale ma i medici lo rimandarono indietro affermando che non aveva nulla. Presidente — Dalle indagini sulla condotta morale dell'uccisa e di suo padre che cosa è emerso? Teste — La condotta della giovane è apparsa ineccepibile. Ella voleva bene al marito. I due avevano fatto un matrimonio d'amore, il padre è risultato un uomo onesto, dedito alla famiglia. Presidente — Può essere che il Briguglio sia stato influenzato, nella sua condotta nei riguardi della moglie e del suocero, dai consigli della madre e del fratello Salvatore? Teste — Ho sempre avuto o iquesta impressione, particolar- i e o e , e a e n mente per quanto concerne Salvatore Briguglio. Presidente — Allora, tutto quanto l'imputato ha detto sul conto della moglie e del suocero non è altro che un castello di menzogne per giustificare il suo delitto? Teste ■— Senz'altro. Io penso sia così. L'imputato è balzato in piedi in preda all'ira, gridando: « Mia moglie voleva bene a un altro marito, non a mei Un momento di sorpresa nell'aula. Presidente — Ma quanti mariti poteva avere sua moglie. Briguglio, se era ancora una bambina? Lo sa che quando l'ha sposata aveva poco più di 15 anni? Briguglio — Anche nel fo- glietto insanguinato che leavete trovato addosso essa al- e e o - e o l e o : n . a o ù - ludeva all'altro marito e non a| me: cercate di capire questo!) Il ìiresidente esamina il foglietto di carta a forma di losanga e sporco di sangue rinvenuto all'obitorio sulle vesti dell'uccisa. E' una specie di « filtro d'amore» psicologico, compilato da una fattucchiera dopo un rito propiziatorio speciale. C'è scritto: «Mio caro marito, spero che la Madonna e Gesù Bambino ti riportino a me, che possano riconciliarci e farci rifare la nostra casetta ». Briguglio — Parla dell'altro marito e non di me, signor presidente! L'imputato allude al fatto che Rosetta Montalbano, prima di conoscere lui, ebbe un altro fidanzato col quale tuttavia troncò i rapporti molto presto soprattutto perché costui mancò di rispetto alla madre. Il fatto emerse durante l'interrogatorio dei genitori di Rosetta Montalbano, in apertura del processo. E' evidente, però, che il biglietto dello vittima si riferisce a eìBriguglio e non all'ex fidan-lsafo. Presidente — Stia zitto! Non continui nel suo comportamento che offende anche la memoria della sua povera moglie. Non ha vergogna, non sente rimorso? Placata l'animazione in aula, è salito sulla pedana l'agente Giuseppe Lisciotta, della Mobile. Egli ha fornito particolari sulla visita fatta dall'imputato, una ventina di giorni prima del delitto, alla casa dei suoceri per riprendersi la sua roba che era stata trasferita dalla moglie quando aveva abbandonato la casa di affitto. Accompagnuto da due agenti, Briguglio venne accolto affabilmente dalla moglie, che aveva per mano la sorellina, e che gli disse: «La tua roba è lì, se vuoi prendila». Notato un suo ingrandimento fotografico appeso al muro. Briguglio chiese alla donna di dargli anche quello. Rosetta Montali/ano „ mani quinte implorò il marito: «No, la tua fotografia no; quella non te la darò ma La voglio tenere io e ti picco di lanciarmela». Briguglio accondiscese. Il teste ha poi fornito particolari sul ritrovamento dell'accetta che l'imputato, dopo avere ucciso Rosetta, aveva gettato in un giardino. Presidente — Era ancora incartata o no l'accetta, quando l'avete trovata? Teste — No, non era incartata e la carta insanguinata l'abbiamo rinvenuta poco lontano. Umberto Minici, maresciallo della Mobile, riferisce sulle indagini svolte per identificare Giovanni Morobutti, l'arrotino che aveva venduto l'accetta all'assassino: le indagini furono lunghe perché il Briguglio rifiutò di dire dove aveva comprato la scure. Anche il maresciallo Minici ha precisato che la condotta della giovane uccisa era sempre stata irreprensibile, come pure incensurabile era quella del padre. Maria Cristina Tonelli ed Elena Longo, due giovani as sistenti di polizia alle quali vengono affidate le pratiche più delicate concernenti le donne e i bambini, hanno pre cisato: «Il 19 aprile 1965 Bri guglio, da solo, venne in questura e si rivolse a noi per essere accompagnato in casa dei suoceri, dove intendeva riprendersi la roba. Chiese inoltre consiglio per ottenere l'annullamento del matrimonio, dopo avere detto che la moglie si trovava in stato interessante ». Presidente — Quali motivi l'imputato addusse per avere consigli circa l'annullamento del matrimonio? Teste — Dichiarò che la moglie gli aveva confessato di aver avuto rapporti prematrimoniali con un altro uomo e che non l'aveva trovata integra. P. G. dott. Penco — Sulla condotta della moglie dopo il matrimonio e sulla sua fedeltà, che cosa disse? Teste — Affermò sinceramente che la condotta della moglie era stata esemplare, di una fedeltà a tutta prova e che gli voleva tanto bene. Presidente (rivolto all'imputato) — E' vero questo, Briguglio? Imputato (sommessamente ma chiaramente) — Sì, è vero. Dopo il matrimonio mia moglie fu sempre fedele, mi voleva veramente bene. Presidente — Sulla condotta morale della ragazza, sui suoi costumi, che cosa potete dire? Teste — Condotta assoluta mente irreprensibile e compor tamento esemplare. L'udienza è stata poi rinviata a giovedì mattina per l'escussione dei periti psichiatri prof. Miroìii e dott. Zotita, del manicomio criminale di Reggio Emilia, e del prof. Luigi Cremona, di Imperia, perito di parte civile. Sarà anche sentito il prof. Antonio Chiazza, dell'università di Genova, che eseguì l'esame necroscopico sul cadavere dell'uccisa. b. g Giuseppe Briguglio viene ammanettato dopo l'udienza. In primo piano la madre dell'imputato che ogni giorno attende la fine del dibattito per salutare il figlio (Tel.)

Luoghi citati: Genova, Imperia, Reggio Emilia