Merckx, nuovo fuoriclasse del ciclismo belga ha reso vana la coraggiosa corsa degli italiani

Merckx, nuovo fuoriclasse del ciclismo belga ha reso vana la coraggiosa corsa degli italiani Merckx, nuovo fuoriclasse del ciclismo belga ha reso vana la coraggiosa corsa degli italiani Domenica nella Milano-Sanremo Iredicesimo successo consecutivo di uno straniero - Dancelli, Durante, Passuello, Balmamion e Poggiali sono stati i protagonisti della gara, ma il giovane fiammingo è riuscito ad imporsi nel momento decisivo - Qualche perplessità per Adorni, Motta e Gimondi (Dal nostro invialo speciale) Sanremo, 21 marzo. Mila no-Snti renio. tredicesi ino successo di fila di un ci dista straniero. Fioriscono rommenti, prendiamo in prestito le parole, di Poulidor. «Italiani bravissimi — lui detto il francese — sono riusciti ad esser i padroni della corsa sino n duecento mitri dal traguardo ». Merci, monsieur Raymond, ben gentile, persino troppo. Perche, proprio ad essere sinceri, gli italiani hanno perso il controllo della gara sulla rampa del Poggio. Su questa salita, sarebbe stato necessario aver ancora un briciolo di energia per cercar di staccare Merckx, a ragione ritenuto temibile velocista. Invece, e stato, il belga a prender l'iniziativa con un secco allungo, è stato lui ari operare la selezione, con il piglio disinvolto del fuoriclasse. Nessun dubbio in proposito, 10 slanciato atleta di Bruxelles è un campione, la sconfitta subita ieri dai nostri ciclisti non rappresenta certo quella che si definisce, brutta figura. Ed anzi anche oggi, a mente fredda, c'è soltanto du ripetere quanto detto a gara appena conclusa, gli italiani — almeno gli italiani che sono finiti nella pattuglia di testa — 7ionno corso bene, all'insegna dello slancio e del coraggio, e, a nostro (irriso, nemmeno li si pub accusare di tattica sbagliata. Si sostiene, un esempio, che Poggiali e soprattutto Danielli, hanno commesso l'errore di faticar in modo eccessivo, quando erano in fuga, ila! Capo Berta in poi. Ora, è evidente che meglio sarebbe stato se 11 campione d'Italia avesse conservato maggiori energie per la fase finale; ma è altrettanto evidente che il gioco, nella circostanza, valeva la candela. Con Dancelli stavano scappando Poggiali, De Rosso, Lelangue, Letort, Aimar, Foucher e Carlesi: se gli otto avessero resistito sino a Sanremo, la vittoria del bresciano sarebbe stata praticamente sicura. Ed anche Durante, che ieri era in giorno- \1a di vena, merita un elogio incondizionato. S'è stroncato forse — nel rispondere allo scatto di Von Siiringet, operato ad un chilometro dall'arrivo. Ma se non rispondeva Durante, Van Springel avrebbe probabilmente preso il largo. Sconfitta per sconfitta, preferiamo incassarla dopo aver combattuto al limite delle forze. Applausi a scena aperta, insomma, per Durante e per Dancelli, per Poggiali e per Passuello c per Balmamion, che, magari contro le previsioni, sono stati ieri i nostri uomini di punta in una gara a o che vedeva in lizza tutti i più forti ciclisti del mondo, ad eccezione di Aniiuctil, del resto piuttosto scialbo, d'abitudine, nelle prove in linea. I ragazzi italiani hanno perso; ma limino perso bene, onorevolmente. Qualche perplessità i lecita, invece, sulla corsa di Adorni, di Gimondi e di Molta, (nullificati alla vigilia come i personaggi di più spiccato rilievo. Hanno dichiarato all'arrivo d'essersi trovati « in gabbia », costretti dalle circostanze ad un atteggiamento passivo, o, per esser precisi, ad una leale e tenace difesa, in retrovia, alla fuga in atto, nella quale pedalavano Dancelli e De Rosso, compagni di squadra di Motta, e Durante, coéquipior di Adorni e di Gimondi. Giusto, nulla da obiettare. Ma, a (lunato pare, Poulidor prima e Merckx poi, hanno raggiunto da soli i fuggitivi: e perché allora Adorni e Gimondi e Motta non erano con loro, scmpre naturalmente in atteggiamento passivot Per quanto riguarda Gimondi, una raccomandazione dettata proprio e soltanto dall'amicizia. Felice, al traguardo, s'è lamentato, Felice ha detto che, in due occasioni, è balzato all'offensiva, ma gli italiani che erano con lui non l'hanno aiutato. Siamo convinti che sia andata così, però il bergamasco, così simpatico, oltre che per le sue doti ciclistiche, proprio per il suo carattere aperto di ragazzo capace di sbrigarsela da solo con il sorriso sulle labbra, deve far l'abitudine al nuovo ruolo. Con il trionfo nel Tour, ha suscitato umane e giustificabili invidie in un campo dove la rivalità si traduce in quattrini. Per quale motivo, italiani di altre squadre dovrebbero spremersi nell'offrirgli un aiutot L'alleanza dei nostri (naturalmente se appartengono a compagini diverse) contro i ciclisti stranieri, oltreché ingiusta, costituisce un'utopia. E Gimondi si preoccupi di conservare la sua carica di simpatia, che, secondo noi, rappresenta uno dei motivi lieti del rilancio del ciclismo italiano. La Milano-Sanremo, una volta ancora, ci ha tenuto il broncio. Ma, in uno sguardo d'insieme, i pronostici di sabato passato, che volevano i nostri ciclisti sullo stesso livello dei migliori, si sono ribaditi in una lieta conferma. E se mai la realtà è servita a dimostrare, con l'eloquenza dì un risultato imprevisto, che sono parecchi gli atleti di casa in grado di battersi alla pari contro gli specialisti europei. Il ciclismo italiano ha ormai superato In lunga crisi e non è lontano il tempo in cui la confortante ripresa darà i suoi frutti anche nelle compe¬ tclzvnaGnga tizioni in linea che. da anni ci sembrano negate. Il calendario agonistico è lungo ed una vittoria che sanzioni con un risultalo favorevole la realtà attuale magari non' tarderà. Il programma annuncia per dopodomani la Gand-Wcvelgcm. Al via Adorni e Gimondi. Ed il Belgio, in genere, porta fortuna ai (lue alfieri della Salvarani. Gigi Boccacini . i a o a u o idi inno e no, lnio a a u a ni o ■ La gioia per la vittoria e l'amarezza per la sconfitta sui volti di Merckx e di Dancelli dopo il traguardo (Moisìo)

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Italia, Milano, Sanremo