La Nazionale B italiana pareggia contro i belgi a Charleroi: 3 a 3

La Nazionale B italiana pareggia contro i belgi a Charleroi: 3 a 3 Emozionante confronto fra le selezioni dei «cadetti» dei due Paesi La Nazionale B italiana pareggia contro i belgi a Charleroi: 3 a 3 I nostri giocatori subiscono un goal a «freddo» dopo appena due minuti e Lambert raddoppia al 33' - De Paoli riduce lo svantaggio ?.l 40' - Nella ripresa gli azzurri passano a condurre grazie alle reti di Meroni e di Barison Ghellynck raggiunge « in extremis » il pari per il Belgio - Meno forte del previsto la difesa azzurra - Applausi per Meroni flOal nostro inviato svociate) Chnrlcroi, lfi marzo. La nazionale B italiana ha Anito per terminare sul 3 a 3 un incontro che. avrebbe potuto ugualmente vincere o perdere con largo punteggio. Gli azzurri hanno subito un goal a freddo dopo appena due minuti per un pallone deviato da Janich, poi ne hanno incassato un secondo in seguito ad una strana decisione dell'arbitro che ha fischiato contro Poletti un fallo inesistente. A questo punto c'era da attendersi il crollo della nostra formazione improvvisata, nella quale esordivano tre elementi, Ardizzon, Tibet-i e Rizzo. Invece, De Paoii è riuscito a diminuire la distanza allo scadere del primo tempo. Proprio all'inizio della ripresa Meroni ha fatto omaggio a Paola di Liegi, apparsa in quel momento sulla tribuna d'onore, segnando dopo appena trenta secondi di gioco il goal del pareggio, sotto lo sguardo divertito della bella principessa. Le emozioni non erano finite. Barison ha scar tato perfino il portiere, ma il terzino Goessens è riuscito a salvare sulla linea bianca Rizzo ha colpito un palo e De Paoli non ha potuto approfittare del rimbalzo. L'arbi tro, poi, non ha scorto un «•mani» netto di Janich In area. Al 38', su punizione, gli ita liani si sono finalmente portati in vantaggio, e pareva che questa strana partita dovesse concludersi nel modo più brillante. Invece, a pochi minuti dalla fine, un tiro improvviso di un centrocampista belga ha riportato le squadre in parità Si è avuto, come si vede, un po' di tutto, fasi bellissime, altre confuse, momenti di gio co splendido alternati ad episodi meno brillanti. Il campo, occorre dirlo subito, aveva un fondo assai irregolare. La partita d'attesa giocata tra le nazionali juniores della Francia e del Belgio non aveva giovato al moralidei bianchi, poiché» 1 •francesi si erano imoosti per 3 a 0, e più ancora aveva danneggiato il terreno. La nostra formazione ne ha risentito maggiormente La squadra italiana, che aveva effettuato un solo allenamento in precedenza, è apparsa meno forte del previsto dove la si riteneva sicurissima, cioè in difesa. L'esordiente Tiberi non ha saputo controllare Lamhert ed è quasi sempre apparso in difficoltà nel saperprendere la posizione esatta, Tumhurus è riuscito a rag-giungere un rendimento discreto soltanto nel finale, e Janich, che funzionava da difensore libero, non era abbastanza scattante per arrivare in tempo a fermare gli attac chi avversari. Poletti doveva controllare il ventenne Thio, senz'altro il migliore dell'undici belga: un tipo alto, veloce, che tocca bene la palla con entrambi i piedi e che ha un buon tiro; Sarebbe senz'altro uri nome da ricordare se le liste per le importazioni dei giocatori stranieri in Italia l'ossero aperte. I duelli Poletti-Thio sono stati sempre interessanti e il giocatore del Torino ha dovuto ricorrere a tutta la sua esperienza per frenare le incursioni dell'ala avversaria Si aggiunga che Ardizzon giocava !a sua prima partita in nazionale B. e si ha un quadra piuttosto pessimista degieti che doeano [qmuoversi davanti alla porta ] di Anzolin. Il quale Anzolin, | stanza sia detto per inciso, non ha alcuna colpa per le reti subito. K' stato più che altro sfortunato. Se la retroguardia è risultata slegata, l'attacco ha avuto parecchi spunti davvero efficaci. In questa prima linea il n. 1 e. stato senz'altro Meroni. Il granata ha legato bene con il centravanti De Pauli, e soprattutto si è fatto applaudire por il coraggio, e non solo per la tecnica e i suoi «dribbMngs». I belgi, specialmonte il lungo Spronck. non usavano complimenti, ma Meroni si gettava nelle mischio .saltando abilmente Ir podateche arrivavano da ogni parto, j Un goal, molti applausi a | scena aperta, la designazione I di migliore in campo dovrebbero portare a Meroni anche come premio il biglietto per ; Parigi. Due cadetti, a quanto j si dice, verranno infatti aa- | gregati alla Nazionale A che, come è noto, giocherà sabato prossimo contro la Francia al Paro des Princes. Valcareggi, che qui sostituisce Fabbri, non ha fatto nomi: li comunicherà soltanto domani dopo una telefonata con il C. U. degli azzurri. Ma uno dei due giocatori dovrebbe essere senz'altro l'attaccante granata. Per l'altro, si paria ili De Sisti, il quale ha avuto pure un buon crescendo ed è stato abile nelle fasi di raccordo. Rizzo ha dovuto superare il poso dell'emozione, si è ripreso bene nel tinaie. De Paoli, e soprattutto Barison, sono stati decisi e combattivi. In sonila nazionale B che ha meritato pienamente il paj leggio e che si è saputa portare più volte vicina al suc|cesso. Va aggiunto che i belgi, pur 1 avendo pochi elementi di classe elevata — le sole eccezioni I oltre a Thio. potrebbero essere fatte per Lambert e, durezze a parte, per Spronck — hanno contrastato stasera il gioco dogli italiani impiegando ogni loro energia. Il loro allenatore. Arturo Ceuleers, come è noto, è dimissiona rio Da noi si protesta se le squadre adottano il catenacci!). Qui il tecnico della nazionale se ne va perché non è d'accordo con lo schierameli to a 4-2-4 usato in Belgio Di missioni i) no del loro trainrr, la squadra bianca ha adottato èl1 ! I I iquesto 1-2-4 solamente pei quanto riguarda l'attacco, do ve vi erano le due ali e i doppio centravanti. j La compagine belga, come sè detto, ò stata favorita riall'andamento dei primi minutdi gioco. Esattamente al 2', surimessa laterale di Thio, Verheyen s'impadroniva del pailone. scartava Tiberi ed effettuava un tiro violento cherimbalzando contro una gamha di Janich, finiva in fondoalla rete italiana. Gli azzurri cercavano invano il pareggio e In due occasioni Barison non riusciva a1 centrare la porla: una volta! deviando di testa una pallI toccatagli da De Sisti, e nelI l'altra raccogliendo la sferidopo che il portiere Bosmansi era gettato a corpo mort o-.sui piedi di Meroni per impeindirgli di concludere. Al 33' il Belgio, tra la sor si: presa dei suoi stessi tifosi, radl-1 doppiava. L'arbitro vedeva in ti un intervento, per noi regolau ire di Poletti su Thio, un fale-'i lo e concedeva la punizione, i-! Batteva lo stesso Thio e Lamt-ìbert di testa deviava: 2 a 0 e, ] per i bianchi, e grossa delumi sione dei numerosi spettatori o italiani. Gli azzurri avevano un mo- a- . mento di sbandamento, ma poi a-i Barison e Meroni, con le loro a azioni insistenti ricomlnciavata I no a dare preoccupazioni alla lai difesa avversaria. Al 10' una el- punizione calciata da Janich ra veniva respinta ria un riifensonsjre bianco e toccata ancora da to! Tiberi; finalmente la palla per¬ | - o a h a ¬ veniva a De Paoli il quale batteva il portiere avversario. Intermezzo mondano, come si è detto, per l'arrivo della principessa Paola di Liegi, e quindi si riprende a giocare. L'arbitro non ha quasi finito di dare il fischio d'inizio che Meroni, con un tiro di destro, manda la palla ad insaccarsi sfiorando il palo: 2 a 2. Al 13' della ripresa Barison, infiltratosi astutamente allo spalle di Spronck che stava facendo un allungo al proprio portiere, si impadronisce del pallone e dribbla anche Bosmans. Da posizione angolata tocca verso la rete, ormai incustodita, ma Goessens. arrivando di volata, riesce ancora a mandare a lato. Pochi mimi- I ti dopo Rizzo batte una pimi- j zione concessa dall'arbitro per; un fallo di Spronck sullo stesso Rizzo e colpisce il palo. Del Paoli si trova il pallone tra i piedi e incredibilmente manca l'occasione. Su fuga di Lambert seguita da cross, Janich al 35' tocca il pallone con le mani, ma il signor Schwinte non scorge il fallo. Si arriva così al 38'. quando un'altra punizione, per intervento falloso del solito Spronck addosso a De Paoli, crea l'occasione per il goal italiano. Rizzo tocca indietro a Poletti il quale, con un traversone ben dosato, raggiunse Barison; l'ala sinistra, con uno dei suoi tipici colpi di testa, mette in rete. Mancano sette minuti alla fine, e si pensa ohe la partita sia ormai decisa in favore di questa improvvisata e combattiva formazione italiana. Invece, su un'azione apparentemente non pericolosa, Ghellynck s'impadronisce del pallone, entra nell'area di circa un metro e con un tiro a parabola batte Anzolin. Paolo Bertoldi Belgio B: Bosmans; Goessens, Spronck, Raskin, Bohet; Michiels, Ghellynck; Semmeling, Verheyen, Lambert, Thio. Italia B: Anzolin; Poletti, Ardizzon; Tumburus. Janich, Tiberi; Meroni, Rizzo, De Paoli, De Sisti, Barison. Arbitro: Schwinte (Francia). Reti: 1° tempo: al 2' Verheyen (B.l; 33' Lambert i B ) ; 40' De Paoli (I.). 2' tempo: al 1' Meroni (I.)j 38' Barison (I.); |42' Ghellynck (B.h i Gli azzurri Meroni, a sinistra, e De Paoli, autori di due reti, a duello con il difensore belga Spronck (Tel.)