Inattesa visita medico-psichiatrica ai tre allievi del «Parini» di Milano

Inattesa visita medico-psichiatrica ai tre allievi del «Parini» di Milano Per V'inchiesta «moralità e sesso» su un aiornale studentesco Inattesa visita medico-psichiatrica ai tre allievi del «Parini» di Milano Si tratta del direttore e di due collaboratori del periodico «La zanzara» - Sono stati convocati dai magistrato in base ad una legge fascista del 1933 - Un sanitario doveva valutare le loro capacità di «intendere e volere» - I due ragazzi hanno accettato il controllo; la ragazza si è rifiutata di spogliarsi ed oggi dovrà andare accompagnata dai genitori - Dichiarazioni dei legali dei giovani e dei professori (Dal nostro corrispondente) Milano, 16 marzo. Il giovane Marco De Poli, ex direttore della «Zanzara», il giornaletto del liceo milanese «Parini», e gli studenti Marco Sassano e Claudia Bel- 0 o a ) tramo Ceppi, che con lui avevano redatto una inchiesta su « moralità e sesso » tra i compagni sono stati convocati oggi nell'ufficio del sostituto procuratore della Repubblica dott. Carcasio, per la compilazione della scheda minorile. I tre, incriminati per aver contravvenuto alle leggi sulla stampa (il giornale di cui erano responsabili non veniva infatti presentato in questura) ere devano di dover sottostare ad un interrogatorio, ma in realtà, non appena entrati nello studio del magistrato, si sono sentiti dire che in base alla legge n. 2326 del 21 settembre 1933, dovevano essere sottoposti a visita medica per valutare la loro capacità di intendere e volere. Mentre il De Poli e il Sassano, senza alcuna esitazione, si sono subito spogliati, la Ceppi si è rifiutata recisamente di obbedire: il dott. Carcasio ha allora telefonato ai suoi genitori, i quali si sono impegnati a ricondurre domattina al Palazzo di Giustizia la studentessa. Secondo la legge del 21 set tembre 1933 la scheda minorile deve essere compilata dal medico in concorso col magistrato. Non appena saputo delle ragioni che hanno indotto il magistrato a convocare gli studenti, i genitori dei tre ragazzi si sono immediatamente rivolti ai loro avvocati che stanno ora studiando il caso. t In base all'articolo 1S della Costituzione — ha detto il prof. Delitala difensore di Claudia Beltramo Ceppi — è inviolabile la iibertà perso?ia!e e non è ammessa alcuna ispezione personale se non per atto motivato dall'autorità giudiziaria nei modi voluti dalla legge per cui il P- M. avrebbe dovuto spiegare in un documento la necessità dell'ispezione in un reato di stampa ». Dal canto suo il prof. Alberto Dall'Ora I difensore del De Poli hadichia-l rato: « Intendo presentare un ricorso al Consiglio superiore della magistratura e al procu dgefocsnfrinvmslicnmsscitCdttrotore generale di Milano per-iche trattasi della riesumasione di una norma ispirata dal regime fascista e denuncerò la evidente violazione dei diritti fondamentali della dignità del cittadino ». L'episodio accaduto oggi ha sollevato un certo scalpore nelf ambiente studentesco e fra ì professori: un gruppo di insegnanti ha inviato al provveditore il seguente « promemoria »: « Essendo, nella no stra qualità di professori di liceo, a quotidiano contatto con i giovani, desideriamo manifestare — è detto nel documento — la nostra opinione sulla questione dei giornali studenteschi di istituto, che costituiscono l'unico strumen¬ i e ¬ to di educazione alla libera discussione e all' autogoverno che sia stato introdotto, per merito degli stessi studenti, subito dopo la caduta del fascismo, nel chiuso delle nostre antiquate istituzioni sco lastiche. Riteniamo — aggiungono ì professori firmatari del documento — che in un paese in cui si voglia — come spes so si ripete — educare alla libertà per mezzo della libertà gli educatori debbano assumersi la responsabilità di fa vorire la libertà dei dibattiti nei giornali studenteschi. I valori morali si salvano e si rafforzano infatti attraverso la educazione alla pubblica, serena e approfondita disamina dei problemi, non certo attraverso la censura preventiva del preside ». « Come dimostra il caso del liceo "Parini" di Milano, anche nel trattare le questioni sessuali, i giovani student hanno oggi una serietà che ignota a molti adulti e una consapevolezza dei problemi che sarebbe stolto voler saffo care. Quanto al fatto che nelle prime classi il liceo è frequentato anche da ragazzi quattordicenni, osserviamo conclude il documento — che proprio essi sono i più ansiosi e bisognosi — di essere informati sulla reale portata dei problemi connessi all'età del loro sviluppo fisico ». Intanto l'inchiesta giudiziaria sul «caso Parini» continua e il sostituto procuratore della Repubblica dr. Carcasio, ha incriminato oltre ai tre studenti anche lo stampatore del giornaletto «La zanzara», in questo caso la stampatrice, signora Amelia Terzaghi, via Boscovich 17, titolare della tipografia dove il periodico studentesco ha visto la luce. La Terzaghi dovrà rispondere di « omesso controllo », in quanto il giornale dei pariniani, essendo venduto al pubblico (50 lire) e ricevendo emolumenti dalla pubblicità a pagamento, doveva sottostare alla clausole stabilite per leg ge sulla stampa periodica. g. m. / giovani studenti del Liceo Parini, Claudia Beltramo, Marco De Poli e Marco Sassano, fotografati ieri all'uscita dal Palazzo di Giustizia a Milano (Tel. Ansa)

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