Un convegno a Portovenere per difendere le "Cinque Terre,,

Un convegno a Portovenere per difendere le "Cinque Terre,, Un convegno a Portovenere per difendere le "Cinque Terre,, Organizzato dall'associazione « Italia nostra » con la presenza di studiosi ed esperti - Come si può incrementare il turismo senza danneggiare il paesaggio - Il congresso, iniziato ieri, termina oggi (Dal nostro corrispondente) La Spezia, 12 marzo L'associazione «Italia nostra* ha organizzato un convegno di studiosi ed esperti, che ha avuto inizio stamane a Portovenere. per riafferma re la necessità di salvaguar-ì dare la costa orientale della, Liguria comi/resa fra Sestri Levante e la love del Magra, nella tinaie è inclusa il mirabile complessi, paesaggistico delle Cin'/ue Terre, minaccia to semiire più dall'avanzata del cemento armato Per « Italia nostra » lo svila ppo economico e sociale di un territorio non pub prescindere dall'ambiente entro il liliale esso si determina II convegno si propone di avanzare proposte concrete e drfl nife con le quali gruppi di esperti sulla scorta tli indagini e ricerche, e rilievi critici, hanno inleso chiarire le linee direttive Ir norme ci provvedimenti pratici per assicurare alla fascia costiera e al suo immediati, retroterra l'assetto migliore. I lavori del conci uno .sono iniziati questa mattina nel salone del Consiglio comunale ili Portovenere, con un breve discorso di saluto e di apertura del presidente della sezione spezzina di * Italia nastra», avv. Domenico Bevilacqua.' il quale ha affermato chi l'associazione ta non e per principio cantra- imi ii- e iti- c; BjcIc'•'e nta«««Hue j smftPgle bellezze delle Cinque Terrei |aha proseguito Bevilacqua ' jma vogliamo che siano effet- tuati studi e soluzioni che contemplino un felice connubio, fra industria e turismo» lfine ha affermato clic scopo del convegno è quello di un- lutare e approfondire una si- Gtiiuzione che praticamente può\ vconsentire di procedere con dj.sprogresso, avendo cura di ri-Inspettare le bellezze naturali, rSul tema «Le ragioni delmcentro antico», ha quindi pre- dria agli insediamenti striali iti edilizi, ma In vece all'eventuale che può manifestarsi con la costruzione di stabilimenti in odo che pub risultare offe», sico per la natura «Non intendiamo mettere sotto vetro Aso la parola il prof. Roberto Pane, direttore dell'Istituti! di architettura dell'Università di Napoli. Nel corso del suo intervento, Pane ha sottolineato la irresponsabilità dello Stato circa quanto avviene a Portovenere, dove già sono llstpcqtifili molteplici brutture. H„ d, , , nquindi rivelato che almeno la ..r''Smetà dei progetti esami sono mal redatti e che, pertanto, vengono bocciati nella misura dei due terzi. Ha poi aggiunto che per bloccare, o quanto meno ostacolare quella che si può definire l'invadenza edilizia, è necessaria la formazione di un piano pae-\ saggistico e che a tali, scopo sarebbe opportuno che i sindaci dei pnesi interessati avessero fra loro contatti frequenti, per stabilire concordemente come si può edificare. Sulla -t Fisionomia del centro antico, base di ogni studio urbanistico » ha poi parlato l'ing. Mario N. Conti, il quale ha fatto una rapida ed interessante «escursione» sui centri antichi di Iberici e Portovenere, ponendo in evidenza come l centro antico d'ogni paese non solo deve essere rispettato, ma dovrebbe anzi rappresentare il centro focale o di gravità degli sviluppi urbanistici futuri, i quali dovrebbero naturalmente essere prescelti da un piano urbanistico ordì nato alte tenga conto delle i-arie esigenze ambientali. Nel pomeriggio ha preso la parola il prof. Edoardo Detti, docente di architettura all'Università di Firenze ed assessore all'Urbanistica del capoluogo toscano. Detti ha affrontato un tema quanto mai vasto: «Politica turistica e tutela del paesaggio ». (mbPntpacfipgèT, Messe in evidenza !e]difficoltà e le complessità del problema relativo allo sfruttamento del territorio (che non deve essere considerato soltanto da un punto di vista es'e- riore e contingente), il prof. Detti ha rilevato che il nrohle- uetii na ruevaio cne u prooie ma deve essere inquadrato nel- jl'ambito di esigenze non sol-]tanto economiche ma anche politiche, ideologiche ed am- bientali. Il suolo, ha precisato,]fi a disposizione dell'uomo il quale deve sfru.tarlo per suo\uso, ma è necessario che egli abbia in proposito idee chiare in modo che ciò avvenga con il maggior vantaggio e senza necessariamente dover deturpare le condizioni del luogo. I lavori del convegno riprenderanno domattina con le relazioni dell'architetto Vittorio Bo rachia e del prof. Luigi Giordani. In serata terrà redatto un documento conclusivo dei lavori. a. g.

Persone citate: Bevilacqua, Domenico Bevilacqua, Edoardo Detti, Luigi Giordani, Mario N. Conti, Pane, Roberto Pane, Vittorio Bo