Sono scesi di tre miliardi in tre anni gli incassi delle Ferrovie in Piemonte

Sono scesi di tre miliardi in tre anni gli incassi delle Ferrovie in Piemonte Sono scesi di tre miliardi in tre anni gli incassi delle Ferrovie in Piemonte Da quasi 41 miliardi nel '63 a 38 miliardi nel '65 - I biglietti diminuiti da 19 milioni a 15 - Miglioramenti del servizio per riconquistare i passeggeri I viaggiatori delle ferrovie sono diminuiti per il secondo anno consecutivo. Il fenomeno è di carattere nazionale, ma secondo gli esperti assume un aspetto preoccupante nel compartimento di Torino dove lo difficoltà congiunturali hanno inciso profondamente, ma dove soprattutto l'aumento della motorizzazione privata e lo sviluppo delle lince automobilistiche hanno raggiunto intensità assai notevoli. Per tragitti non superiori ai cento chilometri i viaggiatori preferiscono servirsi dei pullman: prendere il treno non conviene più perdio vi ò un numero limitato di corse e perché sulle lince di scarsa importanza sono in funzione vagoni scomodi e « treni lumaca ». Ecco il bilancio dogli ultimi tro anni. Nel '63 si sono venduti 18 milioni 978 mila biglietti, con un introito di Iti miliardi 400 milioni. Nel '64 i biglietti sono scesi a Iti milioni 766 mila e l'incasso a 15 miliardi 800 milioni. Il '65 ha re gistrato un'ulteriore riduzione 15 milioni 90 mila biglietti, con un incasso di 14 miliardi 679 milioni. Le merci dopo il calo da 15 milioni di tonnellate nel '63 a14 milioni 200 nel '64, l'annoscorso hanno segnalato una pri- 5 a ma lieve ripresa: 14 milioni 711 tonnellate. In totale gli introiti delle ferrovie nel nostro compartimento sono cosi diminuiti: da 40 miliardi 719 milioni nel '63 a 38 miliardi 423 milioni nel '64 ed a 37 miliardi 976 milioni nel '65. Per riconquistare la fiducia dei passeggeri le ferrovie dello Stato cercano ora di adeguare i servizi alle nuove esigenze, migliorando soprattutto la velocità. Ci ha detto il direttore ing. Funghini: «Si «ratta di provvedimenti che non si possono assumere da un giorno all'altro. Velocità significa anche maggior pericolo. Prima di consentire ai convogli il " pieno regime ", occorre rinforzare tutte le strutture della rete ferroviaria ». In attesa di poter attuare un vero e proprio piano di rilancio sono stati apportati miglioramenti sulle linee principali. Ad esempio è entrato in funzione nella primavera scorsa il treno «Arlecchino» sulla linea TorinoMilano-Venezia che permetto ai viaggiatori un risparmio di tempo superiore alle due ore. Anche per il trasporto delle merci è in corso un lento rammodernamento, grazie all'istituzione di o!nuovi servizi già sperimentati -jcon successo all'estero.

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Venezia