Vincolati alle «bellezze paesistiche» I terreni lungo l'autostrada di Ivrea
Vincolati alle «bellezze paesistiche» I terreni lungo l'autostrada di Ivrea Vincolati alle «bellezze paesistiche» I terreni lungo l'autostrada di Ivrea Il decreto pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" riguarda una fascia di 150 metri ai lati delle banchine - Respinti i ricorsi di nove Comuni - Vietata anche la pubblicità L'autostrada Torino - Ivrea Quincinetto è stata dichiarata « di notevole interesse paesistico » dal ministero della Pubblica Istruzione, e pertanto vincolata dalla loppe n. 1197 del 1939 sulla protezione delle bellezze naturali. Il relativo decreto 6 pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale del 1 marzo. Su proposta della Soprintendenza ai monumenti del Piemonte, fin dal 30 settembre '64 la Commissione provinciale polla tutela dello bellezze naturali aveva deliberato di includere nell'elenco delie località soggetto alla logge n. 149" una fascia di terreno « comprendente l'intero percorso dell'autostrada Torino - Ivrea - Quincinetto. ampliando tale fnsria nei punti di valore paesistico » tino nd un limite quasi costante di 150 metri oltre 1 margini. La Commissiono, presieduta dallo scomparso cavaliere del lavoro Ratti, si era riunita a Palazzo Cisterna con l'intervento del soprintendente ai monumenti professor Chierici, del presidente dell'Ente turismo on. Fusi, dell'avv. Cravero e di parocchi sindaci dei Comuni interessati. La decisione era suggerita dal atto clic l'autostrada «per la traordinaria civiltà del suo mbiento e lo splendore dei paorami che, percorrendola, si odono» poteva essere classifiata tra le più bello d'Italia. Con l'intero suo percorso ossa attraversa un territorio ricco i caratteristiche naturali tipihe del paesaggio ptcniantcso e, n taluni punti particolarmente elici, offre eccezionali visioni ulle aperte prospettive della ampagna e dei monti ». Il ministro delia Pubblica Istruzione ha l'atto proprie queste consierazioni od Ila emanato il dereto, elio la Soprintendenza ai monumenti farà afllggore entro n mese dalla pubblicazione nei Comuni Interessati. In seguito al provvedimento ella Commissiono provinciale, conseguente richiesta del vinolo protettivo, avevano fatto icorso i Comuni di S. Benigno Canavese, Volpiano. Foglizzo. S. Giusto Canavese, Scarmagno, Romano Canavese, Perosa Canavese, Pavone Canavese Quassolo. Avevano presentato opposizione anche 1 coltivatori dirotti di Bossolo o Masero (frazioni di Scarniagno) alcuni privati e tro imprese della zona. Ma il ministero ha respinto tutti ricorsi. Il testo del decreto precisa: « 11 vincolo comporta, n particolare, l'obbligo da pare del proprietario, possessore o detentore, a qualsiasi titoto, dell'immobile ricadente nella località vincolala, a presentare, per la preventiva approvazione, qualunque, progetto di opere che possono modificare l'aspetto esteriore della località stessa ». Il divieto comprende l'installazione di cartelloni pubblicitari, la deformazione delle bellezze naturali e i cambiamenti delle strutture edilizie. La zona vincolata incomincia dall'inizio dell'autostrada, in corrispondenza del primo casello, con una fascia a 150 metri dal limite estorno sinistro e ad altrettanti da quello destro. Dopo 30 chilometri la fascia si allarga a destra in corrispondenza dell'incrocio con la strada privata del Cerro, segue tale strada lino a Romano, do ve s'incontra con la provinciale di Montalenghe; va avanti Ano alla atrada comunale Croce, la segue fino al bivio prima de! cimitero, lungo la diramazione a destra fino all'incrocio con la provinciale Scarmagno - Stram bino. Viene cosi sancita con un or dine del governo un'aspirazione manifestata da tutti gli enti le associazioni impegnate nella lotta per la difesa della natura e del paesaggio piemontese. Acmssblrscvd1idao
Persone citate: Chierici, Cravero, Fusi, Giusto Canavese, Ratti
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