Auto bruciate nella notte

Auto bruciate nella notte x.e nuove imprese dei teppisti Auto bruciate nella notte Nelle ore notturne Torino appare un immenso garage: 80 mila auto sono posteggiate nelle strade - (Le altre, 100 mila, sono nelle autorimesse pubbliche, e, 50 mila, in quelle private e nei cortili) - Di questo fenomeno approfittano i teppisti: furti, vandalismi e ora incendio delle macchine, cospargendo i sedili di benzina - Dramma di un operaio vittima della malvagità 81 vedono fuochi nella notte: sono le auto incendiate dai teppisti. Tre sono state bruciate in due notti. I vandali hanno sfondato i finestrini, hanno versato benzina nell'interno delle vetture, vi hanno appiccato le fiamme e sono scappati. Gli automobilisti che lasciano la macchina in strada sono allarmati. Non molti anni fa erano pochi a lasciare l'auto sotto le stelle. Adesso si calcola che la situazione sia questa: 100 mila macchine nelle autorimesse: 50 mila nei garages privati e nel cortili; 80 mila in strada. 51 lascia l'auto sotto casa, allo scoperto, per comodità e per risparmiare. E anche perché le autorimesse sono sature. Ve ne sono circa 650 a Torino e in maggioranza svolgono un servizio inappuntabile. Rispettano il cliente e hanno cura della sua macchina. La stessa cosa non si può dire di altri garages, e molti clienti non sono né tranquilli né soddisfatti. A un centinaio di automobilisti abbiamo domandato: «Pirché ha rinunciato al garage? ». Ecco alcune risposte: <Vna volta ho scoperto che mi mancava benzina dal serbatoio». «Ho perso la pazienza. Quando andavo a prendere la macchina la trovavo sempre cacciata in un angolo e per farla uscire bisognava spostare non so quante altre auto ». « Più di una volta me la sono trovata ammaccata o rigata, e ciò è avvenuto nel garage ». E parecchi hanno risposto: «Ho rinunciato all'autorimessa perché era cara». Nelle autorimesse del centro 11 posto costa 9-10 mila lire al mese per la <1100» e 6-6500 per la «500»; in quelli della periferia costa 6 mila lire per la « 1100 » e 4500 per la « 500 ». Più il riscaldamento, che varia dalle 300 alle 500 lire. Non è una spesa indifferente (molti fanno questo calcolo: «Se lascio la macchina in strada, in un anno risparmio 100 mila lire»). Si fa un sacrificio quando in cambio si ha un servizio accurato. Ma se nel servizio si scoprono deficienze, allora tanto vale lasciare l'auto in strada. Di notte, le vie della città sono un immenso garage. E ottantamila automobilisti confidano nell'onestà e nell'educazione dei nottambuli. Ma costoro non tutti sono onesti e troppi sono maleducati. Perciò ogni mattina capita che non si trova più la propria macchina, o la si trova sfregiata, con le gomme tagliate, e adesso anche bruciata. Ormai si rubano automobili nella misura in cui un tempo si rubavano biciclette. Di notte, per i ladri il gioco è facile, c'è solo da scegliere. Il numero delle macchine rubate nelle ventiquattro ore (ma soprattutto in quelle notturne) varia. Si toccò il primato il 5 gennaio del '64, quando furono denunciati quarantun furti. Da allora la polizia e i carabinieri intensificarono le pattuglie e il numero delle'auto rubate diminuì sensibilmente. Ma questo resta ancora il tipo di furto più frequente. E as?ai alto è il numero delle ruote di scorta, degli apparec chi radio e di altre parti delle macchine rubati durante la notte. Inoltre, non si contano le carrozzerie danneggiate o ammaccate, i cristalli infralì ti. Ciò è opera di teppisti, che agiscono per pura malvagità. Costoro, adesso, non si accon¬ tefocl'tv abepddbggud—prlrrtnlOr tentano di graffiare un para-] fango con un chiodo o di fa- olare le gomme di una mac- Ora danno fuoco al- schina, l'auto. j Una delle automobili bruciate nelle notti scorse era la v utilitaria » di un operaio, che abita assai distante dalla fabbrica. Fino a pochi mesi fa egli aveva una motocicletta:per andare al lavoro. L'ha venduta per pagare la prima rata j dell'* utilitaria ». Questo cani-1 bio è stato deciso dopo lunghe consultazioni con la moglie, dopo di avere stabilito; un programma di economie e | di rinunce. «Con la macchina — si sono detti i coniugi — potremmo portare i bimbi fuori, la domenica ». Quell'operaio lasciava l'auto in strada per risparmiare i soldi dell'autorimessa. L'altra notte, svegliato da grida, è accorso alla finestra e ha visto la sua « utilitaria » avvolta dalle fiamme. Ora la macchina non c'è più: resta il programma di econo¬ mie e di rinunce per finirei di pagarla. ìLe macchine posteggiate in strada sono ormai diventato [ lmlasl"rt*° notturno di tutte le\città civili. Ma in ogni città \c'è la teppaglia che — appena |— sfoga il suo livore di scioo ca malvagità. Il compito della polizia è questo: individuare ; teppisti e non dargli pace ma di non essere controllataj'

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