Discorso di Sarapt sui problemi del Piemonte

Discorso di Sarapt sui problemi del Piemonte II Presidente tra i lavoratori della sua eittà natale Discorso di Sarapt sui problemi del Piemonte Nel pomeriggio, accompagnato dal ministro Andreotti, ha visitato lo stabilimento Pininfarina, l'Istituto San Paolo e la Cassa di Risparmio - « Il lavoro è sempre frutto del contributo della collettività» - Nella sede della Provincia solenne cerimonia alla presenza di assessori e consiglieri - L'avvocato Oberto espone il programma di lavoro: scuole, assistenza sanitaria, strade e trafori - Il Presidente della Repubblica : « Conosco bene i problemi della regione e so che permangono alcune difficoltà per il suo sviluppo economico. Ci sono però sintomi di ripresa in quasi tutti i settori» Nel pomeriggio, in forma privata, il Presidente della Repubblica ha visitato la carrozzeria Pininfarina, l'Istituto Bancario San Paolo e la Cassa di Risparmio. Del suo seguito faceva parte anche 11 ministro Andreotti; il ministro Pantani, Invece, era già ripartito per Roma. A Grugliasco Von. Saragat è stato ricevuto dal cav. del lavoro Pininfarina, da suo figlio ing. Sergio e dal genero ing. Carli. Pininfarina gli ha dato il benvenuto con un breve discorso e gli ha offerto un modellino di auto da record. E' seguite, la visita allo stabilimento che ha ora circa 1500 dipendenti e una produzione giornaliera di 60 vetture. Al termine Saragat ha par' Iato alle maestranze che lo hanno acclamato a lungo. Dopo avere espresso la sua stima per il creatore dello stabilimento, ha sottolineato che il merito va dato anche ai lavoratori: <ll lavoro è sempre frutto del contributo della collettività — ha detto. — Io desidero celebrare au» tra voi l'unità tra Imprenditori, tecnici e lavoratori e dirvi die il lavoro produttivo non può nascere che dalla solidale collaborazione di tutti ». Il Presidente ha concluso con un grido augurale: «Viva il lavoro, viva Torino». Gli operai hanno risposto ad una voce e si sono stretti intorno al Capo dello Stato, che sor rideva commosso, stringeva mani, salutava con gesti fra terni. Questa manifestazione di affettuosa cordialità si è ri petuta con il medesimo calo re nelle visite successive, tra gli impiegati delle due grandi banche. All'Istituto San Paolo, in piazza San Carlo, Saragat è etato ricevuto dal presidente prof. Jona, dal vice presidente ing. Richieri e dal direttore generale dott. Rota. Il prof. Jona gli ha fatto omaggio del le pubblicazioni d'arte edite dall'Istituto. Dopo la visita alla modernissima sede, il Capo dello Stato si è incontrato con un folto gruppo di di pendenti. Il prof. Jona ha ricordato che l'on. Saragat, prima di scegliere l'amara via dell'esilio, aveva iniziato proprio al San Paolo la carriera bancaria. Nel breve accenno all'attività dell'Istituto il prof. Jona ha ricordato che « esso è vicino al traguardo dei mille miliardi di lire della raccolta complessiva di fondi, la quale, all'inizio della ripresa postbellica, ammontava a soli sette miliardi ». Il Presidente ha ringraziato per 11 ricordo di quella Bua lontana attività bancaria: €Non dimenticherò quello che ho imparato allora: che i conti debbono quadrare, i ; il passivo non deve mai superare l'attivo e che nella vita ciò che conta è la precisione, la serietà, la correttezza ». Dopo avere accennato alla crisi degli ultimi tre anni e alla ripresa economica in atto, Saragat ha concluso con l'augurio che il progresso continui a svilupparsi in un clima di giustizia sociale e di pace. Alla Cassa di Risparmio il Presidente è stato ricevuto dal presidente conte Calieri, dal vice presidente dott. Nesi e dal direttore generale dottor Colombo. Erano convenuti dirigenti delle dieci Casse di Risparmio del Piemonte: la 'rappresentanza «di uno stru mento bancario e finanziario che — come ha detto nel suo breve saluto il dott. Calieri — pone a disposizione delle economie del Piemonte e del la Valle d'Aosta una massa di detsbtPlcRlM1gdv1aGrlP depositi di oltre 800 miliardi e una rete di circa 1)00 sportelli ». Il Capo dello Stato ha sottolineato l'impegno dei pubblici poteri di tutelare 11 potere d'acquisto della moneta. Il dott. Calieri ha offerto al Presidente una medaglia con l'immagine di una seminatrice, il simbolo della Cassa di Risparmio, e una collana delle « Scienze economiche » di Melchiorre Gioia, edita nel 1810. Alle 19 11 Capo dello Stato è giunto a Palazzo Cisterna, sede dell'Amministrazione provinciale. Erano ad attenderlo 11 presidente della Provincia aw. Oberto, 11 sindaco prof, Grosso e le altre autorità. Saragat si è intrattenuto con assessori e consiglieri. L'aw. Oberto ha porto il saluto del Consiglio: « E' il saluto della sua Provincia, signor Presidente, che in questo momento sento di impersonare e rappresentare nei suoi 315 Comuni, nei suoi due milioni di abitanti. Nel formulare il programma per il nostro quinquennio amministrativo, ho messo l'accento sui problemi dello sviluppo economico-sociale; della scuola (per cui è in corso di approvazione un piano di impegni per 7 miliardi); della sanità e dell'assistenza, con speciale riguardo ai fanciulli subnorinali, cui intendiamo provvedere secondo le più moderne concezioni; della minore e maggiore viabilità, comprese autostrade e trafori per i quali la Provincia è da tempo impegnata a fondo. Confidiamo che le sue alte cure le consentano ulteriori visite a Torino per poterle mostrare i frutti della nostra opera ». Il Presidente della Repubblica ha ringraziato con parole commosse. Poi ha detto: «£' un grande onore per me essere ricevuto nella sede della Provincia che mi è così cara. Conosco bene i suoi problemi e so che permangoiio alcune difficoltà per il suo sviluppo economico. Nel 1965 lincre-imìiii i ir 111J iiiiniifiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiii i iiiiiiiiiii mento medio nazionale ha progredito in questo settore nella misura del S per cento, quello piemontese di poco più del £,50. E' vero che su questo fenomeno incide il fattore demografico, per cui il progresso prò capite potrebbe considerarsi quasi uguale. Penso tuttavia che la differenza sia provocata soprattutto da uno squilibrio nel settore agricolo. Ci sono però i sintomi di una ripresa, in tutti i settori compreso quello tessile: salvo, purtroppo, quello edilizio, nonostante le iniziati- ve del ministero dei Lavori Pubblici. Ma avrò occasione di intrattenermi sui problemi del mondo del lavoro domani, insieme alle maestranze della grande azienda onore e vanto dell'industria italiana ». Saragat ha proseguito rilevando che la ripresa economica non può aversi senza una difesa monetaria: «Siamo nel paese di Einaudi, e la sua lezione non sarà dimenticata. Ma non spetta al Capo dello Stato presiedere l'attività economica. Il mio compito è di garantire un'atmosfera di serenità e di democrazia, nel rispetto della Costituzione, risultato di lunghe e difficili lotte. La libertà già conquistata dal nostro paese nel Risorgimento era andata perduta. L'averla riconquistata è stato un grande passo avanti, fi Capo dello Stato deve assicurare il consolidamento di Questa democrazia, affinché essa diventi una seconda coscienza per i cittadini,». Rispondendo all'avv. Oberto, che si era soffermato su due punti del programma della Provincia, Saragat ha dichiarato: € Metterei avanti soprat tutto il problema della scuola Una scuola veramente moderna, che avvìi i giovani (senza discriminazione verso studi superiori, formando una nuo va classe dirigente. Ma i prò blemi sono infiniti, e ripeto che il mio compito è soltanto di vegliare affinché nessuna norma costituzionale venga offesa ». Un lungo applauso ha accol to il discorso del Capo dello Stato. Il presidente avv. Ober to ha fatto omaggio all'illu stre ospite di un piccolo bassorilievo in bronzo. L'opera vuol ricordare l'attività della Provincia di Torino nelle sue più notevoli 'realizzazioni, con partfcotaYe -riguardo: alle strade.- àt-'&afrjrì^all'agricoltura Il segretario della Cisl, Ge nisio, gli ha consegnato un memoriale sulla Rlv. « Gli ho chiesto di intervenire per la riassunzione dell'operaio licenziato, Chiriotti — ci ha detto Genlsio. — fi Presidente ha assicurato il suo interessa mento ». Verso le 20 Saragat ha la sciato Palazzo Cisterna. Ai piedi dello scalone è stata scoperta la lapide che ricorda l'insediamento nel 1945 della Giunta regionale di governo po: delia Deputazione provinciale. Il Presidente ha sostato dinanzi alla lapide; poi ha ricevuto nel cortile gli onori militar] di un reparto del 22' reggimento fanteria. Più tardi in Prefettura si e Incontrato con le principali personalità del mondo economico e culturale di Torino, tWKBt^^m^^E^K^^S'^Mmm^^DMKBH WW i i^mmwL-.. is^al aa* IllSlssir V lil^aaaalHsaaWHautiTlti..«MMWW™Bv'Tn^Tjtw »■ - - .♦jssfv w W *v Amm. X - JEJaHff 1 R AmHHP^*^w flLu * fi nk frV ^ ' wm\ Jo? atH bit Bav^b^bbb^HBaP^aaval am A KB' aB Mm aBBf-' Mr Mm WBr mm\ Enr jhfJ*'' SaMEA JBB Il Capo dello Stato accompagnato dal ministro Andreotti alla sede della Cassa di Risparmio con il dott. Calieri - Al Palazzo della Provincia con il presidente Oberto