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Muore di dolore una donna derubata di 90 mila lire A Moncafieri, vittima di un'ignobile trutta Muore di dolore una donna derubata di 90 mila lire Aveva 67 anni, viveva sola, faceva la lavandaia e aveva un sussidio dell'Eca di 2 mila lire al mese - Un truffatore le ha carpito i risparmi - Trovata in casa uccisa da un collasso Un'anziana signorina di Moncallerl è morta per 11 dispiacero di essere stata derubata di 90 mila lire. Si dice che questo era tutto il denaro che aveva; ma c'è chi crede, invece, che la donna l'osse ricca a milioni. SI chiamava Eugenia Luciano, aveva 67 anni, abitava In via S. Croce 27 : una sola stanza con pochi mobili. Pare che non avesse parenti. Era una sventurata alta poco più di un metro e quasi piegata tn due da un'infermità. Forse per innocente vanteria o per non essere compatita troppo, diceva che I suoi genitori erano stati orefici e che le avevano lasciato una cassetta piena di gioielli e di sterline; diceva anche di avere una grossa somma in banca. Ma per campare faceva la lavandaia del carabinieri della Scuola sottufficiali, guadagnando 20-25 mila lire al mese. L'Epa l'aiutava con duemila lire mensili. Dicono t vicini: «Quando ritirava i soldi dell'Eca, comperava 50 lire di caramelle che distribuiva ai bimbi della casa. Se lì vedeva sorridere era felice. La sera alle 18 sì chiude va nell'alloggio e non apriva a nessuno ». Il truffatore ohe è andato da lei il pomeriggio del 2 febbraio è riuscito a entrare con un Ignobile pretesto. Era un giovane sui 20-25 anni, vestito decorosamente, con borsa di cuoio sotto 11 braccio. « E' lei Eugenia Luciano, assistita dall'Eoa? » ha chiesto attraverso la porta. La donna ha risposto di si. « Allora _— ha detto l'altro — lei ha diritto a 95 mila lire dì arretrati ». Lei ha aperto, tremante di gioia. Quel giorno la Luciano aveva in casa 90 mila lire: i suoi risparmi, più il sussidio ritirato la settimana prima e 50-60 mila lire appena incassate dai carabinieri (ma gran parte di questo denaro avrebbe dovuto darlo ad alcune vecchiette ohe l'aiutavano a lavare e a stirare). Il truffatore le ha detto : « Per mandare avanti la pratica, mi deve consegnare 9120 lire. Per favore, mi faccia vedere 11 libretto dell'Eca ». Era autorevole e sicuro, la donna non ha avuto un'ombra di dubbio. Ha preso 11 libretto: dentro c'erano le 90 mila lire; diecimila le ha datj al giovane con 11 documento, le altre le ha posate in un cassetto. La mossa non è sfuggita al truffatore, che ha detto: «E' tutto il giorno che faccio scale, e ho sete. C'è un po' d'acqua? ». Contenta di fargli un favore, lei è andata al lavandino, voltandogli le spalle per pochi secondi, quanto è bastato perché quello aprisse il cassetto e intascasse il denaro. Ha bevuto e se ne è andato frettolosamente. Tanta fretta ha insospettito la Luciano, che ha guardato nel cassetto, lo ha visto vuoto ed è uscita gridando, ma l'uomo era scomparso. La sventurata è caduta priva dì sensi sul ballatoio. La stessa sera ha avuto altri svenimenti. Il giorno dopo ha denunciato la truffa e 11 furto. E' tornata a casa avvilita, ancora più curva, si è chiusa nell'alloggio e ha pianto a lungo. Il dolore non le ha più dato pace. I vicini ci dicono: « Si è spenta giorno per giorno, rapidamente ». Invano hanno cercato di consolarla. Oltre che per 11 danno subito, la Luciano era amareggiata dalla beffa. L'altro ieri una delle donne che l'aiutava a lavare, è andata a portarle il pacco dì biancheria. Ha trovato l'uscio accostato e lo ha spinto. La Luciano era stesa a terra, la mano destra stringeva l'abito all'altezza del cuore, la sinistra impugnava la scopa. L'ambulanza l'ha portata al Santa Croce, dove è morta alle 18,30 senza avere ripre¬ so conoscenza. Secondo il medico, la sventurata era stata colta dalla fatale crisi parecchie ore prima, forse la sera precedente. Non si esclude che la donna, già spaurita, sentendo rumore sul pianerottolo abbia afferrato una scopa per difesa, e 11 terrore le nbb'-i causato un collasso. IN 18" PAGINA: Altre notìzie della cronaca