Anquetil: conferma di un asso Criticato il ritiro di Adorni

Anquetil: conferma di un asso Criticato il ritiro di Adorni DOPO IL GIRO CICLISTICO DELLA SARDEGNA Anquetil: conferma di un asso Criticato il ritiro di Adorni Il francese ha vinto meritatamente - Il nostro corridore non stava bene e il suo gesto appare giustificato - Oggi, nella Sassari-Cagliari di 225 km, i ciclisti italiani cerneranno la rivincita • In gara anche Gimondi (Dal nostro inviato speciale) Sassari, 4 marzo. Ieri è finito il Giro della Sardegna con il trionfo di Anquetil, domani si corre la Sassari-Cagliari, ed il favorito di tutti è Rudy Altig. Due gare italiane, due nomi dì atleti stranieri alla ribalta — uno nel risultato, l'altro nelle previsioni — e la parentesi di oggi si è riempita di discussioni, la sconfìtta subita sulle strade sarde dai nostri ciclisti ha, di colpo, agitato l'ambiente. Nessuno discute Anquetil, fuoriclasse mondiale che conosce l'arte difficile di balzar sulla scena al momento giusto; piuttosto già si ricomincia a fare il processo ai ragazzi di casa, in particolar modo ad Adorni. Zandegù, Vicentini e Battistini hanno reso persino di più di quanto fosse lecito attendersi da loro — si sostiene. Ma Adorni, perché si è arreso così presto? E le accuse dirette al capofila della Salvaranj sono ancor più accese, c'è chi ricorda il suo bisticcio con Zandegù, c'è chi sostiene che Vittorio quasi s'è divertito a far perdere il Giro al ragazzo della Bianchi, c'è chi persino imputa ad un atto di rìpicca il suo ritiro, alla partenza dell'ultima tappa, da Cagliari. Adorni, insomma, fa da bersaglio a critiche anche cattive che magari le circostanze concorrono a giustificare. Ma la realtà è ben diversa e stamane Pezzi, direttore sportivo della Salvarani, s'è accorato a chiarire la situazione, il buon Luciano si spiace dei malintesi. <i Adorni — ha detto Pezzi — non avrebbe dovuto partecipar alla corsa, Adorni non era ancora in discrete condizioni. Poi ha deciso per il sì e, alla prima tappa, il suo temperamento, per natura portato alla battaglia, l'ha spinto nella mischia. Già il giorno dopo, però, il ginocchio sinistro del corridore ha cominciato a preoccupare. Un dolore insistente ad ogni colpo di pedale. Nulla di grave, intendiamoci, un po' di ruggine dopo tanta inattività. « E il ritiro? « Bisogna dir tutto. Vittorio ha trascorso una pessima notte, per disturbi intestinali. Inutile dichiararlo ai quattro venti, non vi pare? S'è alzato alle sei del mattino, aveva intenzione di partire, lui stesso ha insistito che ne valeva la pena, non si poteva saper in antìcipo che sarebbe successo In gara. Salito in sella, ha fatto un tentativo: ancora male. Ora, il Giro di Sardegna è importante, non lo nego, ma il resto delle corse lo è di più. E sono stato io a consigliar il mio corridore alla rinuncia Chiuso, a nostro avviso, Adorni può essere assolto, le esagerazioni ci sembrano inutili, pur se la realtà sottolinea il trionfo di Anquetil che magari ha profittato delle circostanze, ma che però, una volta ancora, ha messo in luce le sue lampanti doti di uomo di eccelsa classe. Domani i nostri ciclisti riscendono in lizza per la Sassari-Cagliari, 225 chilometri in linea. Saranno in gara i protagonisti del Giro di Sardegna, più un'altra decina di atleti, tra cui spiccano Altig, Gimondi, Mealli e Bitossi. I favoriti? Tre dei « nostri » e due del « loro ». Cioè: Zandegù, Preziosi e Durante dei « nostri » e Altig e Van de Kerkhove de; « loro ». La partita è aperta. Gigi Boccacini