«Una questione d'onore» non è un film immorale

«Una questione d'onore» non è un film immorale «Una questione d'onore» non è un film immorale Così ha stabilito il giudice istruttore di Bari - La pellicola potrà essere proiettata in tutta Italia tDal nostro corrispondente) Bari, 3 marzo. Le copie del film «Una questione d'onore », sequestrate a Torino, Cagliari, Grosseto e Genova, saranno restituite e la pellicola potrà circolare liberamente in Italia. Questa la decisione del giudice istruttore del Tribunale di Bari, dott. D'Amati, riconosciuto competente a decidere per l'intero territorio italiano. Il giudice ha prosciolto tutti gli imputati; egli infatti ritiene che il film non contenga né oscenità, né offese alla morale. Il Tribunale di Bari è stato dichiarato competente perché la pellicola venne proiettata per la prima volta in Italia in un cinema del capoluogo p\i gliese. Il dott. D'Amati — ade rendo alla richiesta del P. M. — ha dichiarato di non doversi procedere contro Mario Saragò (produttore), Luigi Zampa (regista), Ugo Tognazzi, Nicolet ta Rangoni Macchiavelìi e Tecla Scarano (interpreti) ed Ugo Santalucla (distributore). Nella sentenza, dopo aver affermato che il film « è stato realizzato con mezzi tecnici ed artistici davvero eccellenti », 11 dott. D'Amati aggiunge che lo scopo della vicenda cinematografica è di far cogliere agli spettatori come gli effetti del le sequele concatenate di san guinose vendette siano profon damente ingiusti e crudeli, al di fuori ed al di sopra di una parvenza di giusta tutela del patrimonio materiale e mora le delle singole persone o del gruppi familiari; tutela attua ta sempre privatamente, senza l'intervento del potere pubblico. Seguono altre considerazioni per le frasi e le parole sarde che, essendo incomprensibili alla generalità dei cittadin che non sono di quella regio ne, e forse anche alla maggior parte degli stessi abitanti « non hanno alcuna idoneità concreta a suscitare moti e sensi di repugnanza in genere | negli ascoltatori ». a. c

Persone citate: D'amati, Luigi Zampa, Mario Saragò, Nicolet, Rangoni, Tecla Scarano, Ugo Tognazzi