Le riserve ufficiali italiane pari a 2.766 miliardi di lire di Arturo Barone

Le riserve ufficiali italiane pari a 2.766 miliardi di lire Situazione alla fine del gennaio «scorso Le riserve ufficiali italiane pari a 2.766 miliardi di lire Oro per 1502 miliardi e valute convertibili per 1264 - II totale è aumentato di 293 miliardi in un anno, anche se nell'ultimo mese le valute sono diminuite di 88 miliardi, per sistemare la posizione delle banche verso Testerò (Nostro servizio particolare) Roma, 2 marzo. A fine gennaio, secondo Quanto informa l'odierno supplemento al bollettino della Banca d'Italia, le riserve valutarie ufficiali nette ammontavano a 2766 miliardi di lire con un aumento di quasi S9S miliardi rispetto al 31 gennaio 1965. Nei confronti del mese precedente, si registra invece una flessione di circa 88 miliardi, a carico esclusivamente delle valute convertibili; le disponibilità in oro so7io infatti rimaste praticamente invariate (1502 miliardi di lire). Poiché in gennaio la Bilancia dei pagamenti si è chiusa ancora in attivo (a quanto pare per circa 25 miliardi di lire), la flessione delle riserve va spiegata con i mutamenti della posizione delle aziende di credito verso l'estero. In dicembre si era avuto un peggioramento del saldo di Quasi 188 miliardi; si era infatti passati da un attivo di 77 miliardi scarsi ad un deficit di 111 miliardi. In gennaio, gran parte di Questo disavanzo è stato riassorbito attingendo appunto alle valute della riserva ufficiale. Quando fra un mese si conosceranno le cifre esatte dell'attivo e del passivo delle nostre Banche verso l'estero anche per gennaio, si potrà constatare come i movimenti del bimestre dicembre-gennaio abbiano avuto carattere tipicamente stagionale, tanto da non incidere che in maniera marginale sulla posizione valutaria complessiva del sistema economico italiano. Le riserve nette totali, che tengono conto anche del saldo verso l'estero delle aziende di credito, sfioravano infatti al 30 novembre 2767 miliardi; a fine dicembre risultavano diminuite a 274J miliardi (ossia di circa 24 miliardi). Se le precedenti informazioni sono esatte, ci si dovrebbe trovare a fine gennaio con un ammontare — poco più poco meno — di 2750 miliardi, sempre netto, vicino al record di fine novembre. Vale tuttavia la pena di aggiungere che nel frattempo si è ulteriormente irrobustito il nostro credito sull'estero a medio e lungo termine: quasi 406 miliardi in novembre, 467 miliardi in dicembre, 477 miliardi in gennaio. Sebbene si tratti di somme non comprese nelle riserve, perché non disponibili per un certo numero di anni, l'esistenza di tali efediti non è senza benefici immediati per l'economia italiana. Ci consente per esempio, di effettuare esportazioni di merci o di lavoro in paesi in via di sviluppo, altrimenti impossibili. Arturo Barone ■llllllllllltlltllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll

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