Gli insorti del Ghana rafforzano la loro posizione: Nkrumah è solo

Gli insorti del Ghana rafforzano la loro posizione: Nkrumah è solo Gli insorti del Ghana rafforzano la loro posizione: Nkrumah è solo La conferenza di Addis Abeba (che riunisce gran parte dei paesi africani) riconosce il governo rivoluzionario - L'ex presidente a Mosca non ha ottenuto appoggi: è ormai definitivamente estromesso dal potere (Dal nostro corrispondente) Londra, 1 marzo. L'Associazione per l'unità africana, riunita ad Addis Abeba per un esame della crisi della Rhodesia, ha deciso stamane dopo un'ora e mezzo di discussioni di accettare la delegazione del governo rivoluzionario del Ghana. L'opposizione di alcuni Stati, il Mali, la Guinea e la Rau soprattutto, è stata sopraffatta all'annuncio che 11 c rappresentante personale » del deposto presidente Nkrumah, l'ex ministro degli Esteri Qualson Sackey, era In viaggio per Londra, e non intendeva par tecipare ai lavori. Mancavano inoltre notizie dello stesso Nkrumah, giunto ieri sera a Mosca, ma incapace in appa renza di farsi dare un aiuto concreto dai sovietici, e iso lato in quella capitale (il suo entourage, capeggiato dall'ex ministro per il Commercio Arraah, lo ha infatti abban donato, trasferendosi in Inghilterra). Un portavoce dell'Associazione per l'unità africana ha precisato che non è ancora stato concesso il rico noscimento ufficiale al governo zditnfgEEe i o e i tSSH^^SSU ^INrafforzata, mentre quella del presidente deposto s'è indebolita. Si ignorano le intenzioni di Nkrumah. Sebbene ieri Io abbiano accolto con tutti gli onori, i sovietici sembrano ansiosi di mantenere buoni rapporti con il nuovo regime. Il .maresciallo Ankrah presiden te del Consiglio, di liberazione nazionale di Accra, ha mostrato mano ferma nei confronti dei « tecnici », degli < esperti militari » e dei « consiglieri » russi e cinesi. Alcuni di loro sono stati espulsi dal Ghana, una quindicina di ufficiali sovietici sono morti nei combattimenti, e all'* Aeroflot» è stato interdetto l'ingresso nel Paese. E' nell'interesse di Mosca non perdere i suoi imponenti investimenti nel Ghana e l'ascendente che li accompagna, soprattutto nella contesa con la Cina per la leadership dei paesi non allineati. Secondo le ultime notizie, difficilmente Mosca appoggerebbe un estremo tentativo di Nkrumah per tornare al potere. Sarebbe disposta a dargli asilo politico. Ma anche a questo proposito preferirebbe una soluzione più neutrale, e cioè il trasferimento del capo deposto al Cairo, dove già si trovano i suoi famigliari. Ad Accra il maresciallo Ankrah ha pronunciato alla televisione e alla radio un vigoroso discorso alla nazione, definendo Nkrumah « il dittatore e il tiranno numero l d'Africa », accusandolo di avere trascinato il Ghana « sull'orlo della bancarotta », e impegnandosi a risanare l'economia e a ripristinare i rapporti di «buon vicinato» nel più breve tempo possibile. Ankrah in pochi giorni ha ordinato centinaia di arresti tra i maggiori responsabili del regime rovesciato e i leaders del Convention people's party, ora al bando. Il cinquantenne maresciallo, educato secondo la migliore tradizione militare britannica, indirà libere elezioni per un governo civile. Nel frattempo però tiene saldamente in pugno il comando. e. c.

Persone citate: Qualson Sackey