Venti bimbi ricoverati in ospedali di Roma da mesi sono abbandonati dai loro genitori

Venti bimbi ricoverati in ospedali di Roma da mesi sono abbandonati dai loro genitori Inchiesta della polizia sulle penose vicende Venti bimbi ricoverati in ospedali di Roma da mesi sono abbandonati dai loro genitori Vane le ricerche compiute dalle direzioni dei nosocomi - Il caso di una bambina di sei anni: sofferente di enterite e portata all'ospedale pediatrico nel maggio scorso, padre e madre non si sono più presentati a riprenderla - La piccola ripete: «Quando potrò rivederli?» (Nostro servizio particolare) Roma, 1 marzo, (g. fr.) Una bimba di sei anni, ricoverata nel maggio scorso all'ospedale pediatrico del < Bambin Gesù » a Roma, attende da dieci mesi che i ge¬ nitori vadano a prenderla per riportarla a casa. Si chiama Graziella Jezzi e tutto lascia ritenere che sia stata abbandonata dal padre e dalla madre che la polizia sta ora ricercando. Il «caso» non è unico. D genitori di altri diciannove bambini, trasferiti dopo la guarigione nel convalescenzia rio di Santa Marinella, non si sa più nulla. Per motivi di indigenza o per altre cause, essi noti si sono più presentati a riprendere le loro creature, riuscendo inoltre a far perdere di sé ogni traccia tanto da rendere inutili le ricerche compiute dalla direzione dell'ospedale. ti prof Camillo Ungari, primario del « Bambin Gesù >, ha detto: < Si contano a decine l casi che, pur non raggiungendo le dimensioni della vicenda della piccola Graziella, ne contengono gli stessi sottofondi. Si tratta purtroppo di un grave problema che ragioni di pudore o soltanto di pietà umana spesso confinano nel silenzio ». Graziella Jezzi fu ricoverata nel marzo scorso in una clinica di via dei Riari, diretta dalle suore del S.S. Sacramento La madre, Antonia Bordini, nativa di un paese della provincia di Viterbo, si recò a tro varia un paio di volte; poi non si fece più vedere. Dopo qualche tempo che la bambina era guarita le suore denunciarono il suo caso alla polizia che rin tracciò la donna. Poco tempo dopo (il 24 maggio) il padre della piccina. Angelo Jezzi, trasportò la bambina all'ospedale del t Bambin Gesù ». Graziella soffriva d'enterite e aveva bisogno di urgenti cure. I medici la ricove rarono ma anche stavolta, dopo la guarigione, nessuno più vide i suoi genitori. Ogni giorno la bambina chie- deva con sempre maggiore insistenza del padre e della madre: «Quand'è che li rivedrò?». Vanamente la direzione dell'ospedale si mise a cercarli. Qualcuno riferì che la Bordini nel frattempo era stata abbandonata dal marito e ohe, non potendo provvedere alla figlia, sarebbe stata indotta a abbandonarla. Della dolorosa vicenda della bambina, che da tempo si trova nel convalescenziario di Santa Marinella, si occupa ora la polizia; l'ufficio assistenza della questura si sta inoltre interessando di « casi > d'egli altri diciannove bambini che attendono, anch'essi inutilmente, di rivedere i propri genitori. Graziella lezzi sul triciclo tra alcune compagne. La bimba di sei anni da dieci ìnesi attende i genitori in un convalescenziario di Roma (Tel. Associated Press)

Persone citate: Antonia Bordini, Camillo Ungari, Gesù, Graziella Jezzi

Luoghi citati: Roma, Santa Marinella, Viterbo