Quali vantaggi il conglobamento assicura ai dipendenti pubblici di Giancarlo Fossi

Quali vantaggi il conglobamento assicura ai dipendenti pubblici / sindacati preparano il riassetto per gli statali Quali vantaggi il conglobamento assicura ai dipendenti pubblici Un impiegato con 25 anni di servizio (e coefficiente retributivo 240) percepirà una liquidazione di 1.947.075 anziché di 951.425 - Gli scatti di anzianità praticamente aumentati di circa il 60 per cento (Nostro servizio particolare) Roma, 1 marzo. I sindacati dei pubblici dipendenti imposteranno nei prossimi giorni, in termini concreti, il problema del riassetto delle carriere e delle retribuzioni. Le federazioni degli statali aderenti alla Cgil, alla Cisl e alla Uil presenteranno al nuovo governo un « piano » unitario che prevede il riordinamento a partire dal 1° gennaio 1967 con un primo impegno di spesa dell'ordine di 200 miliardi di lire; quasi contemporaneamente, le organizzazioni dei ferrovieri, dei postelegrafonici e delle altre categorie speciali avanzeranno precise rivendicazioni per ottenere miglioramenti. Mentre si apprestano a sostenere la «battaglia per il riassetto », le organizzazioni del pubblico impiego sottolineano i risultati positivi conseguiti con la legge sul conglobamento ed, in particolare, con l'attuazione — a partire da oggi — della terza fase, che si basa sull'assorbimento nello stipendio dell'assegno integrativo di L. 70 per ogni punto di coefficiente, sulla revisione della buonuscita e sulla limitazione del lavoro straordinario. Il conglobamento dell'assegno temporaneo ' si rifletterà sugli scatti di anzianità, sul compenso per lavoro straordinario, sulle indennità comunque collegate allo stipendio, e sulla buonuscita. Soprattutto per questa ultima indennità, anche per effetto dell'elevazione dell'indennità stessa ad un importo pari all'80% di una mensilità lorda dell'ultimo stipendio, si avranno benefici di un certo rilievo. Un dipendente che, a partire da oggi, andrà in quiescenza con il coefficiente retributivo 240, percepirà una indennità di buonuscita di L. 1 milione 947.075 per 25 anni di servìzio, L. 2.336.490 per trent'anni e L. 3.115.320 per 40 anni; per un dipendente con lo stesso coefficiente, entrato in pensione nel periodo dal 1' gennaio 1965 al 28 febbraio 1966, l'indennità di buonuscita era di L. 951.425 per 25 anni di servizio, di L. 1.141.710 per 30 anni e L. 1.522.280 per 40; infine, l'indennità di buonuscita per lo stesso dipendente nel periodo anteriore al 1° gen naio 1965 era rispettivamente di L. 575.500, L. 690.840 L. 921.120 (tutti gii importi predetti sono al netto delle ritenute erariali e previdenziali). La misura degli scatti biennali di anzianità passerà, ad esempio, per il coefficiente 402, da L. 2512 al 31 dicembre 1964 a L. 4032 al 1° marzo 1966, per il coefficiente 292 da lire 1825 a L. 3173, per il coefficiente 240 da L. 1500 a L. 2608. Nel settore dei ferrovieri si avrà, nei primi due mesi di applicazione dell'ultima fase del conglobamento, una situazione particolare. Per effetto dell'inevitabile sovrapposizione tra le competenze accessorie non decurtate (poiché si riferiscono ai mesi di gennaio e febbraio) e lo stipendio conglobato, i 200 mila ferrovieri percepiranno per i mesi di marzo e aprile un maggior compenso mensile di lire 63 mila per il vice direttore generale, di lire 28.140 per l'ispettore principale, di lire 23.940 per l'ispettore di prima classe, di lire 20.440 per il capo stazione di prima clas se e così via, fino a lire 12.600 per l'aiuto applicato, il manovratore, il frenatore, a lire 12.110 per l'operaio qualificato Sensibili vantaggi deriveranno dalla terza fase del conglobamento anche ai magistrati. II ministero del Tesoro ha reso noto che, a partire da oggi saranno applicate le nuove tabelle retributive, le quali pre vedono uno stipendio annuo lordo iniziale dì lire 9.199.100 per il primo presidente di Cor te di Cassazione, lire 7.935.200 per 11 procuratore generale e il presidente della Corte di Cassazione, di lire 4.894.500 per i consiglieri di Corte d'Appello ed equiparati, di lire 3.814.700 per i giudici e di lire 1.714.100 per gli uditori. A "queste cifre dovrà essere aggiunta una indennità annua lorda per spese di rappresentanza, variabile fra il massimo di lire 1.800.000 per il primo presidente di Corte di Cassazione e lire 146.000 per i magistrati dirigenti le preture costituite in sezioni. Giancarlo Fossi InpSininescdeharisecasechi.iLmtdggsrdpgnpfdcBt

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