Una ragazza si getta dal balcone perché il patrigno vuol picchiarla

Una ragazza si getta dal balcone perché il patrigno vuol picchiarla Inchiesta su un grave epis Una ragazza si getta dal balcone perché il patrigno vuol picchiarla E' gravissima - La vittima ha 15 anni - Piombata dall'altezza di 5 metri, ha riportato diverse fratture - Il fatto è accaduto di notte: l'uomo era rientrato a casa ubriaco Dal nostro corrispondente Rovigo, lunedi mattina. Un grave episodio — sul quale i carabinieri stanno indagando attivamente — è avvenuto sabato notte a Donada, nel Polesine, un comune di settemila abitanti sito a quaranta chilometri da Rovigo: una ragazza quindicenne, per sfuggire all'ira del patrigno che rientrando a casa ubriaco voleva percuoterla, si è lanciata dalla finestra della propria camera da letto riportando diverse fratture. Sul fatto si hanno scarsi particolari perché la vittima, ricoverata in preoccupanti condizioni all'ospedale, non ha potuto ancora essere interrogata a lungo. Ecco come si sarebbero svolti i fatti. La quindicenne Nevia Albieri — una bella ragazza bruna, prosperosa, che tutti descrivono tranquilla e ubbidiente — sabato scorso era sola In casa con la madre che, in seconde nozze, ha sposato due anni fa il bracciante Ottorino Milan. Il patrigno, dopo aver cenato in famiglia, aveva detto che si recava all'osteria per vedere la televisione e che sarebbe rientrato verso mezzanotte. Madre e figlia non si sono coricate e hanno atteso, lavorando in cucina, il rientro del Milan. L'uomo — che probabilmente aveva bevuto qualche bicchiere di più — è tornato soltanto verso le 2. Appena, ha messo piede in casa la moglie e la figliastra si sono accorte che l'uomo era alticcio: parlava ad alta voce, pronunciava parole sconnesse, dava calci ai mobili. Come era già accaduto qualche volta nel passato, la sbornia del Milan era accompagnata da scene di violenza: l'uomo, quand'è in preda ai fumi del vino, litiga volentieri con la moglie e, a quanto dicono i vicini e gli abitanti del paese, muove volentieri le mani. Non si sa con precisione quello che è accaduto. Dalle poche parole mormorate dalla quindicenne al momento del suo ricovero all'ospedale pare che', per uno dei soliti futili motivi, il Milan abbia cominciato a litigare, prima con la moglie, poi con la figliastra. La ragazza, spaventata e temendo che le toccassero anche delle botte, s'è alzata dì scatto dalla sedia ed è corsa nella propria camera. Il patrigno, senza esitare, l'ha inseguita e stava quasi per raggiungerla quando la quindicenne, con un grido disperato, ha aperto la finestra della stanza da letto, ha scavalcato il davanzale e si è lasciata cadere nel vuoto. La ragazza ha compiuto un salto di oltre cinque metri cadendo pesantemente sull'acciottolato del cortile e ferendosi gravemente. E' rimasta svenuta per qualche minuto; poi — appena si è ripresa — si è trascinata con grandissimo sforzo verso la più vicina casa, quella dell'agricoltore Rino Brasolin, che è distante una trentina di metri. La *iuindicenne.-ha invocato soccorso e,- la sua voce è stata udita dalla moglie del Brasolin che ha dato l'allarme. L'agricoltore, vestitosi in fretta e furia, è sceso in strada, ha preso la ragazza e l'ha caricata sulla afSdafeUtai cS^'l I medici hanno prestato alla quindicenne le prime cure e l'hanno ricoverata con prognosi riservatissima per sospette fratture, contusione lombare e grave stato di choc. Le poche parole che la Albieri ha potuto pronunciare prima di essere trasportata in sala operatoria hanno permesso ai carabiieri di aprire una inchiesta. Oggi Ottorino Milan e la madre della ragazza saranno interrogati per stabilire come esattamente si sia svolto l'episodio. A quanto risulta il Milan avrebbe respinto l'indiretto addebito che gli muove la figliastra dicendo: <Non ho mai alzato il dito su una persona in tutta la mia vita: volete proprio che picchi mia figlia? ». e. f. Aralzem

Persone citate: Albieri, Brasolin, Nevia Albieri, Ottorino Milan, Rino Brasolin

Luoghi citati: Rovigo