Parigi: Roquepine a tempo di record vince i milioni del C. P. d'Amérique di Elvio Rossi

Parigi: Roquepine a tempo di record vince i milioni del C. P. d'Amérique Finale a sorpresa della più affascinante eorsa al trotto del mondo Parigi: Roquepine a tempo di record vince i milioni del C. P. d'Amérique La cavalla è compagna di scuderia del favorito Oscar RL, nettamente sconfitto - Seconda in fotografia, l'americana Elma: proteste del «driver» Froemming il quale sostiene di essere stato danneggiato durante la prova Fra i trottatori delle scuderie italiane il migliore è stato Dashing Rodney, quinto - Sessantamila spettatori DAL NOSTRO INVIATO Parigi, lunedi mattina. La scuderia Levesque partiva favorita nel Gran Prix d'Amérique: ma il successo della casacca gialla e nera non è stato merito di Oscar RI, dalla maggior parte dei tecnici e degli appassionati j ritenuto il cavallo da batte| re, ma della più giovane (ha 5 anni) e meno nota — ma non per questo meno valida — Roauepine. Essa ha reso vano in un animatissimo finale lo slancio della sempre generosa e combattiva Elma, mentre al largo finivano assai forte, in disperata lotta, Petit Amoy F. e Querido II davanti a Dashing Rodney, il migliore degli italiani. I cavalli stavano rientrando alle scuderie, con Roquepine già fasciata nel tricolore francese quando suonava la sirena dei commissari: m pochi artttmi veniva rivisto « film deUla fase finale deità corsa od alla, luce di questo indiscutibile documento Petit Amoy F. veniva retrocesso dal terzo al quarto posto. TI comunicato dice testualmente: € In seguito ad un'inchiesta di loro iniziativa^ i commissari hanno retrocesso Petit Amoy F. dal 3° al 4' posto: a suo sulky era entrato in contatto con quello di Querido II danneggiandone l'azione ». Erano decenni che un provvedimento oc-sì severo non veniva preso in un Prix d'Amérique. Intanto era stato esposto il tempo ufficiale della corsa, accolto da un vero boato della folla: Roquepine aveva trottato i 2600 metri in S'tl,"l,/10 (l'18"6 al chilometro) tempo che è il nuovo primato della prova, inferiore di tre decimi di secondo alVl189 segnato da Nike Hanover nel 196!,. Una folla impressionante — almeno 60 mila persone — gremiva fin dalle 11, l'Ippodromo di Vincennes. Moltissimi gli stranieri: tedeschi, belgi, statunitensi, russi ed in particolare italiani. Per loro la corsa ha offerto un momento particolarmente emozionante sulla curva finale, dove si è visto Dashing Rodney proiettato all'esterno di tutti, guadagnare terreno a vista d'occhio, fino ad apparire in linea con Roquepine, che aveva abilmente sostituito lungo la corda la compagna Quovaria. Ma lo sforzo di Dashing Rodney era stato troppo pre- maturo (dirà poi il guidatore WOlter Baroncini che aveva dovuto anticipare lo scatto per evitare di rimanere < chiuso » dagli avversari incalzanti al largo) ed il cavallo è mancato agli ultimi 150 metri, terminando solo al quinto posto: il suo tempo (l'18"8) è comunque ancora migliore del vecchio record di Nike Hanover. Molto agitato appariva nell'immediato dopocorsa U guidatore di Elma, Johans Froemming: accusava apertamente Levesque (il proprietario di Roquepine, di Quovaria e di Oscar RI, che era alla guida di quest'ultimo) di averlo chiaramente intralciato a metà salita con una deviazione improvvisa e — a detta di Froemming — oerto non involontaria. Dalla tribuna si vide chiaramente Elma perdere terreno e riprendere poi, lanciandosi nella scia di Dashing Rodney. Oscar RI è stato l'ombra del grande cavallo che ci si attendeva di vedere in questa gara. Degli altri due italiani in gara — Fiesse e Daring Rodney — poco da dire. Quest'ultimo non ha mai contato, mentre Fiesse, ben situato nel gruppo al passaggio davanti alle tribune, si faceva ammirare con una buona progressione sulla salita, poi scompariva provato dallo sforzo. Eccezionale è stato il movimento del gioco: solo sul « tiercé » circa sette miliardi di franchi (nove miliardi di lire italiane), mentre altri due miliardi sono stati puntati sulle otto corse della giornata. Circa la prova principale, eccellente è stata la partenza data dietro all'autostart: per un attimo appariva in vantaggio Apex Hanover, ma lo superavano ben presto Quovara e Queronville che conducevano quasi apparigliate davanti a Dashing Rodney, mentre rompevano Plwvier III e Quiooo, e per un attimo anche Querido II. Davanti alle tribune, Queronville e Quovaria erano seguite da Roquepine, Robert P, Querido, Dashing Rodney, Oscar RI, Fiesse, Apex Hanover, Pick Wick, mentre rompeva Oeo. Poche varianti al termine della di- seeea, dove Stona ora a ridosso del gruppo dei primi. All'attacco della salita, Queronville e Quovaria aumentavano Vandatura seguite ora da Robert P, Oscar, Dashing Rodney, Apex Hanover, Pick Wick, Querido II, Elma, Petit Amoy F. BuU'ultima curva, Dashing Rodney proiettato all'esterno di tutti era seguito do Etona dietro la aitale avanzavano Petit Amoy F e Querido II, ma dovevano aggirare Robert P, mentre all'interno trovava un passaggio Roquepine. Dashing Rodney guadagnava ancora terreno e all'ingresso in dirittura attaccava Roquepine, mentre cedeva Queronville. Dashing Rodney perdeva però mordente ed era Elma a proiettarsi all'attacco di Roquepine che, ben sorretta da Jean René Gougeon (al suo primo successo nell'Amérique) respingeva di misura, in fotografia, l'attacco dell'americana. Elvio Rossi L'arrivo del Q. P. d'Amérique* Roquepine, di stretta misura, j/mamt» sul traguardo Etano* terzo Petit Amoy che sarà poi retrocesso (Tel.)

Luoghi citati: Dashing Rodney, Fiesse, Nike, Parigi