I passaggi ad Alessandria

I passaggi ad Alessandria I passaggi ad Alessandria DAL NOSTRO INVIATO Alessandria, lun. matt Il Rallye automobilstico di Montecarlo, la più famosa e impegnativa gara di regolarità europea, ha attraversato ieri l'Italia Settentrionale, dal confine jugoslavo a quello francese. Gli equipaggi provenienti da Oslo, Varsavia, Minsk e Atene si sono incontrati a Padova e hanno proseguito insieme per Cremona, Alessandria e Cuneo, diretti al Colle di Tenda e a Montecarlo. In tutto 38 vetture: sei si sono dovute arrestare lungo il cammino per guasti meccanici di varia natura. Ad Alessandria era situato un posto di controllo. I concorrenti dovevano arrivare entro ima determinata ora, fissata dalla tabella di marcia. Presentarsi in ritardo significava accumulare penalizzazioni: 10 punti ogni minuto per le « Turismo di serie > (5000 esemplari prodotti nell'anno), 30 per le «Turismo preparate» (1000 unità annue) e le «Gran Turismo» (500 esemplari annui). In un rallye come quello di Montecarlo, in cui si debbono percorrere due-tremila km. bu strade spesso tenute aperte con fatica dagli spazzaneve o ghiacciate, dieci minuti possono sembrare pochi, in realtà spesso decidono il nome del vincitore. Ieri, però, al controllo sono giunti tutti puntuali. Prima la Porsche dell'olandese Lucius Van Der Bergh, partito venerdì scorso da Oslo all'una di notte sotto una bufera di neve, poi la Chrvsler del finlandese Rai¬ mo Kossila, anch'egli proveniente dalla capitale nordica, e, via via, tutti gli altri. S'erano lasciati alle spalle migliaia di chilometri. Alessandria dista da Oslo 2958 km., 2551 da Varsavia, 2555 da Minsk, 2769 da Atene pari — in media — ad una sessantina di ore di viaggio. Gli equipaggi non apparivano neanche troppo stanchi. Soltanto poche macchine sono giunte con il cronometrista-secondo pilota addormentato sul sedile. Il tratto nella Pianura Padana, su strade asciutte e comode, aveva permesso ai più di riposarsi, di tirare il fiato. Chi sostiene che le donne al volante si stancano presto avrebbe dovuto vedere le signorine Taru Ketonen e Riitta Gron, due bionde finlandesi. Una è segretaria d'azienda, l'altra fa la vetrinista, entrambe hanno 25 anni e un hobby comune: correre i rallyes. Taru e Riitta, fresche e sorridenti, avvolte in coloratissimi pellicciotti da auto, hanno parcheggiato la loro vettura, si son date un tocco di rossetto e una ravviata ai capelli, e si son messe a discutere tranquillamente con gli altri concorrenti di tabelle di marcia e medie. Sono al primo Rallye di Montecarlo, finora non hanno alcun punto di penalizzazione. Con zero penalità si trova anche uno dei favoriti della competizione monegasca, l'irlandese Paddy Hopkirk. Hopkirk è un nome noto nel mondo dell'automobilismo sportivo internazionale, fra l'altro ha vinto due anni orsono un « Montecar¬ 10 », in coppia con l'attuale compagno, Henry Liddon, su una B.M.C. Cooper S. Paddy è scapolo, ha 32 anni, vive in una cittadina nei pressi di Londra, dove è proprietario di una azienda di autoaccessori. Ha scelto l'itinerario di Varsavia, finora tutto è andato bene (ma nel tratto cecoslovacco che spavento per un autocarro sbandato sul ghiaccio — «E' passato a un dito dalla fiancata»). Non vuole però pronunciarsi sulle possibilità di vittoria. « Solo il cielo sa se riuscirò » esclama con in mano una tazza di caffè all'italiana. I 2769 km. da Atene ad Alessandria non hanno spaventato un avvocato greco e 11 suo nuovissimo coupé 850 Fiat. Epaminondas Logethetis, distinto professionista ateniese di 33 anni, è entusiasta della vettura. « Mi son portato dietro come compagno un mio amico meccanico. Non ha dovuto mettere le mani nel motore neanche una volta. Mi ha solo aiutato dandomi il cambio nella guida». Logethetis è ripartito verso le 18, ultimo, nell'ordine di marcia, del gruppo. Lo attendono una prima prova di selezione di 1442 km. (Monaco-Chambéry-Monaco) e il circuito della montagna: oltre 600 km. sulle Alpi, con tratti cronometrati. Un'impresa difficile, per le difficoltà delle strade e l'abilità degli « specialisti » nordici. Ma l'avvocato di atene e il suo coupé paiono ben dotati. Una vittoria, se non assoluta, almeno di classe, potrebbe starci. m. (e. I bianconeri hanno disputato una scialba partita proprio nel giorno in cui sono passati al comando della graduatoria - Le belle parate di Gallesi hanno salvato il risultato DAL NOSTRO INVIA TO Biella, lunedì mattina. Tutto faceva pensare che la Biellese, ieri, avrebbe battuto l'Ivrea facilmente, magari anche con un punteggio vistoso. Da una parte c'era la seconda in classifica, una squadra in lizza per la promozione e che, tra l'altro, vantava (e vanta ancora) l'attacco più forte del girone; dall'altra una formazione che lotta per la salvezza e che inoltre era costretta a scendere in campo priva di sei titolari: alcuni infortunati, come Graziutti, Sattolo ed Alberti, altri militari, come Martinelli e Ballarlo. E il numerò era completato dallo squalificato Bertetto. Per la Biellese, insomma, c'erano tutte le premesse per una bella vittoria: e in effetti i bianconeri si sono imposti (1-0), ma soltanto grazie ad un calcio di rigore realizzato da Magheri. Un successo di stretta misura, ottenuto al termine di una prestazione opaca che non ha convinto né i tifosi né i tecnici bianconeri. Negli spogliatoi della squadra che vince, in genere, dopo l'incontro c'è aria di festa. In quelli della Biellese, invece, ieri si discuteva animatamente. Un dirigente, tra l'altro, ha detto ai giocatori: « Vergognatevi, non è cosi che si onorano i colori della società. In campo, salvo il portiere ed i due terzini, sembravate tante signorine: nessun impegno, nessun senso del dovere: per battere l'ultima in classifica avete dovuto segnare su rigore: e, nel finale, per poco "loro" non riuscivano a pareggiare. Non è questo il modo di giocare: una multa, ecco cosa meritate! ». Uno sfogo comprensibile, anche se forse esagerato a bella posta per dare un'utile lezione ai giocatori. E probabilmente nell'ambiente bianconero tornerà ben presto la calma, considerando che con i due punti conquistati ieri la squadra piemontese ha raggiunto il Treviso al primo posto in classifica. La Biellese comunque ha disputato contro l'Ivrea una delle sue peggiori partite della stagione. Convinti di essere nettamente superiori agli avversari, i ragazzi di Scaramuzzi non hanno quasi mai dato l'impressione di impegnarsi a fondo: gioco stretto al centro, passaggi troppo in orizzontale, tiri fuori bersaglio o effettuati senza convinzione. I bianconeri hanno preso l'incontro sottogamba, sicuri che il risultato fosse scontato in partenza. Troppo sicuri, però: perché nella ripresa le azioni più pericolose sono state dell'Ivrea, e ci sono voluti alcuni ottimi interventi di Gallesi Bastiani, portiere del Siena imbattuto da 909 minuti SIENA, lunedi mattina. Il primato di imbattibilità per un portiere, che apparteneva a Vincenzi (del Venezia), con 866 minuti, è stato superato dal portiere del Siena, Bastiani, che ha raggiunto 909 minuti senza subire reti. Ieri, il Siena si è imposto per 3-0 contro la Lucchese. perché la squadra arancione non conquistasse (e meritatamente) un punto prezioso. La Biellese è più che mai in corsa per la promozione, ma per avere delle reali possibilità di raggiungere la serie B occorre che qualche suo giocatore cambi mentalità: non basta lottare soltanto nelle partite importanti, occorre anche non rischiare di perdere punti preziosi nelle gare « facili ». Ieri si è visto chiaramente, nonostante si trattasse di un derby, che tolto qualche uomo della difesa (Gallesi, Garagiola e Nobili soprattutto), la squadra aveva una gran voglia di prendersi una giornata di libertà. Zgrablic controlla i biellesi Magheri e Gallo I SUCCESSI DELLE SQUADRE LIGURI Rapallo: 2 a © alla Solhiatese Rapallo, lunedì mattina. Il Rapallo, battendo la Solbiatese per 2 a 0, ha concluso la prima parte del torneo conservando l'imbattibilità sul proprio campo. Il successo dei bianconeri è stato ottenuto soprattutto per merito dell'ala sinistra Canzi, che ha segnato entrambe le reti. Già al sesto minuto di gioco la mezz'ala Cavicchioli aveva sfiorato il goal costringendo il portiere lombardo Pisci a deviare in angolo, con un'autentica prodezza, un fortissimo tiro. Al 18', comunque, Canzi portava in vantaggio il Rapallo con una stangata al volo su passaggio di testa dell'ala Rollando II. Nella ripresa, mentre gli avversari erano tutti impegnati nel tentativo di risalire lo svantaggio iniziale, Canzi metteva al sicuro il risultato: Pisci sbagliava l'intervento su un centro alto di Rollando II e l'attaccante bianconero spediva in rete. L'arbitro Ferrari, di Rovereto, ha ammonito per scorrettezze il centromediano ligure Bellomo. L'Entella passa a Trovigli»: 1-0 TREVIGLIO, lunedi matt. La Trevigliese ha peggiorato Ieri la sua già preoccupante posizione di classifica facendosi battere sul proprio terreno dall'Entella per una rete a zero. La squadra lombarda, che era reduce da un secco tre a zero subito ad opera del Como, ha esercitato una netta supremazia territoriale, ha attaccato per quasi tutta la partita, ma senza riuscire a rendersi mai veramente pericolosa. Diversi rilievi negativi sono stati espressi sull'operato dell'allenatore della Trevigliese, il quale ha schierato una formazione piuttosto « strana », impiegando due elementi in ruoli non usuali, come Maestroni, utilizzato come ala sinistra, oppure Passera, nell'inusitato ruolo di interno. La partita di ieri contro l'Entella ha visto come si è detto una sterile supremazia territoriale della Trevigliese, ma sono stati i liguri a portarsi via i due punti in palio, ottenendo l'unica rete della giornata al 9' della ripresa con Pantani. L'Ivrea non ha saputo approfittarne per due motivi. Perché nel primo tempo ha badato soprattutto a difendersi per condurre in porto quel « nulla di fatto » che per la squadra ospite avrebbe costituito un importante passo avanti verso la salvezza; e perché nella ripresa, quando finalmente la formazione arancione si è resa conto che la Biellese era in cattiva giornata, si è trovata di fronte un Gallesi in splendida forma, che ha salvato la propria rete da almeno un paio di goals quasi fatti. La prima volta è successo al 20?. L'Ivrea attaccava in forze, davanti alla porta bianconera si era formata una mischia: a pochi passi dalla linea bianca Stocco è riuscito a trovare lo spiraglio buono ma Gallesi, con un intuito eccezionale, si è tuffato dalla parte giusta e si è impossessato della palla. Ed <* successo ancora al 38 : bel passaggio di Silva a Mariani, tiro angolato di quest'ultimo e stupendo colpo di reni di Gallesi che riusciva a deviare. Eppure la Biellese aveva cominciato bene: dopo un « mani » in area di Ricci non rilevato dall'arbitro al 12', Cugnolio sfiorava la segnatura di testa tre minuti dopo ed infine al Si' era Ninni ad impegnare Bortolan con un tiro angolato. La rete veniva al 38': Gallo effettuava un calcio di punizione dal limite e Zgrablic colpiva la palla di pugno in piena area. Rigore, che Magheri trasformava. Poi la Biellese rallentava il ritmo e, come già detto, era l'Ivrea ad andare vicinissima al goal. Per la squadra di Brach, che pur non meritando la sconfitta ha confermato i suoi modesti limiti, la situazione in classifica si fa ogni domenica più preoccupante. Lo scorso campionato giunsero a dar man forte all'Ivrea Buffon e Corradi, ora i dirigenti della società hanno interpellato l'ex granata Lancioni, ma pare che le trattative difficilmente andranno in porto. Il commissario Musumeci, comunque, non dispera: sta cercando rinforzi ed è convinto che un giorno o l'altro li troverà. Sperando, ovviamente, che non sia troppo tardi... Ieri, comunque, i responsabili del sodalizio arancione erano piuttosto amareggiati soprattutto per il comportamento dell'arbitro, a parer loro (e non solo loro...) troppo « casalingo ». « Il sig. Canova — ha detto Musumeci — aveva già arbitrato due partite tra l'Ivrea e la Bicilese, e in entrambe le occasioni il suo operato aveva lasciato alquanto a desiderare. Saputo che era stato designato ancora lui, stamane abbiamo mandato un telegramma alla Lega spiegando i fatti e pregando di mandare un altro giudice di gara. Ma non è servito a nulla... ». m. c. Biellese: Gallesi; Garagiola, Nobili; Mosca, Baldi, Lastrucci; Cugnolio, Costanzo, Magheri, Gallo, Ninni. Ivrea: Bortclan; Eridano, Ricci; Invernizzi, Zgrablic, Ferrari; Stocco, Mariani, Silva, Ravello, Scrignar. Arbitro: Canova di Milano.