L'amazzone bionda e lo spagnolo

L'amazzone bionda e lo spagnolo L'amazzone bionda e lo spagnolo interrogati dopo l'arresto a Sanremo Erano stati sorpresi mentre svaligiavano una gioielleria - Fuggito un complice - Si ritiene che abbiano compiuto «colpi» in Piemonte Dal nostro cor rispondente Sanremo, lunedì mattina. Il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Sanremo ha interrogato stamane il principale imputato della rapina organizzata da membri della banda Coccucci ai danni della gioielleria « La Capannina ». Si tratta dello spagnolo Roberto Balsa Santacruz che, assieme alla trentenne Adalgisa Lenzi, meglio conosciuta come < l'amazzone bionda », venerdì sera alle 7 era penetrato all'Interno del negozio gestito dalla signora Maria Cassanello in Cannoletta e, minacciando la proprietaria, si era impadronito di preziosi e monili d'oro per un valore di diversi milioni. Il tempestivo intervento della polizia, avvisata da un macellaio che ha la bottega di fronte alla gioielleria, impediva che la rapina fosse portata a termine: l'amazzone bionda e il suo compare venivano pescati con le mani nel sacco. Un terzo complice, spagnolo pure lui, riusciva, invece, ad eclissarsi approfittando della confusione che si era creata allo sbocco di via Corradi. Il fug¬ gitivo è poi riuscito a far perdere le sue tracce salendo su un taxi e ordinando all'ignaro autista di condurlo a Imperia. Qui, dopo aver fatto una telefonata, il rapinatore risaliva in macchina e si faceva trasportare in una stazioncina a pochi chilometri da Savona: sceso, pagava la corsa, e si perdeva tra la folla in attesa del treno per Genova. Gli inquirenti hanno accertato questi particolari attraverso l'interrogatorio del tassista Antonio Battaglia che, appunto, aveva effettuato la « corsa ». Il teste ha dichiarato che il cliente parlava con accento tipicamente spagnolo e che i suoi dati somatici rispondevano a quelli forniti dalla proprietaria della gioielleria. La giovane e avvenente Adalgisa Lenzi — che è stata trasferita nel reparto femminile delle carceri di Imperia — era stata a lungo interrogata nella giornata di ieri. La donna — che risulta afflttuaria della Fiat 1300 bianca noleggiata presso un garage di corso Sempione, a Milano, poi sequestrata dalla polizia a rapina sventata — è Bposata ma vivrebbe per conto suo, assieme alla figlia di cinque anni che, al momento di partire per Sanremo, avrebbe affidato alla portinaia dello stabile contrassegnato con il n. 1 di piazza Sant'Agostino. La bionda milanese non ha voluto aggiungere altro. Il rapinatore spagnolo, invece, al commissario dr. Molinari e al commissario milanese dr. Viola che lo interrogavano avrebbe espresso tutta la sua meraviglia per il comportamento della polizìa italiana che ha sgominato la banda Coccucci la quale invece — sempre secondo l'originale giovanotto — avrebbe dovuto essere lasciata in pace in quanto fabbricava banconote estere false da smerciare sul mercato africano e faceva rientrare in Italia valuta legale con beneficio... della nostra bilancia commerciale. Malgrado la reticenza dei due arrestati tuttavia la polizia ritiene che il terzetto possa essere lo stesso che nelle ultime settimane ha compiuto del «colpi» in centri del Piemonte e della Lombardia e più precisamente nei confronti della gioielleria di Genesio Galasso a Canelli, della oreficeria Giovanni e Rino Galesso di Bra, della gioielleria di Estense Chierico a Cavaglià e dì quella di Maria Cavalli a Vigevano. Particolare curioso: 1 «colpi» sono stati sempre effettuati verso le sette di sera quando solitamente la sorveglianza è allentata.