Il ricercato si smaschera cercando di sparire dal bar

Il ricercato si smaschera cercando di sparire dal bar Sorpreso a rubare, aveva aggredito la vittima Il ricercato si smaschera cercando di sparire dal bar I carabinieri gli davano la caccia da più di un anno - Scoperto dà un maresciallo, non ha neppure tentato di negare Un rapinatore che per oltre un anno era riuscito a sfuggire alle ricerche della polizia è stato scoperto ieri a mezzanotte, in un bar della regione Bertolla. E' il trentaseienne Bernardo Lafleur, nato a San Damiano d'Asti; da tempo girovagava con la moglie ed un figlio campando di espedienti e di furti. L'ultima sua impresa risale al 23 settembre del 1964: a Demonte, insieme con la moglie (il figlio diciannovenne faceva il «palo») aggre-ì una donna. I due la bastonarono a sangue e la ferirono con una coltellata Fuggirono con un bottino di ventimila lire Il figlio, Giuseppe Lafleur, venne arrestato il 7 dicembre successivo. Con il giovane i carabinieri catturarono anche il ventenne Pietro Bresciani abitante a Caraglio: pochi giorni prima i due erano entrati in una casa di Gaiola ed avevano rubato trecentomila lire. L'arresto di Bernardo Lafleur è stato casuale. Era nel bar quando sono entrati i marescialli Ciancio e Masella della Squadra Mobile. Se fosse stato seduto tranquillo probabilmente sarebbe sfuggito alla cattura. Invece ha cercato di sgattaiolare dalla porta posteriore. Il maresciallo Maseila gli Ir chiesto 1 documenti. Il rapinatore ha chinato la testa rassegnato dicendo: «So che mi cercate, vengo con voi ». I! Lafleur — che deve rispondere anche di associazione a delinquere imputatagli dalla procura della Repubblica di Alba — è stato interrogato dal dott. Valerio della Mobile ma solo per accertare se esistevano persone che lo avevano aiutato a nascondersi. Quanto alla rapina di Demonte sarà interrogato dai magistrati di Cuneo. L'istruttoria è ancora in corso. Si sa che i carabinieri avrebbero accertato che egli con la moglie entrò nell'abitazione della signora Rosa Bruno. Mentre i due mettevano a soqquadro la camera da letto appropriandosi di ventimila lire, la padrona di casa, che era in giardino, rientrava richiamata dal rumore. I coniugi l'assalivano: l'uomo la picchiava a sangue con un bastone e con una scarica di pugni, la moglie "le vibrava una coltella¬ ta al braccio destro. Quando la Bruno riusciva a dare l'allarme i Lafleur erano già in fuga

Persone citate: Bernardo Lafleur, Bertolla, Giuseppe Lafleur, Lafleur, Masella, Pietro Bresciani, Rosa Bruno

Luoghi citati: Alba, Caraglio, Cuneo, Demonte, Gaiola, San Damiano D'asti