Insegna a guidare alla moglie si arrabbia e finisce in carcere

Insegna a guidare alla moglie si arrabbia e finisce in carcere Ossessionato dalle troppe difficoltà della circolazione Insegna a guidare alla moglie si arrabbia e finisce in carcere Protagonista dell'episodio un giovane impresario di Beinasco - Dopo una violenta lite con un istruttore, aggredisce i carabinieri accorsi a sedare il diverbio - Arrestato per oltraggio e resistenza alla forza pubblica Un giovane impresario di Beinasco, Alessandro Zanini, di 35 anni, è stato arrestato per oltraggio e resistenza ai carabinieri. All'origine della sua disavventura è una lezione di guida che egli ha voluto l'altra sera impartire personalmente alla moglie Elide Martinis, di 26 anni. La coppia abita tri una villetta del paese, in via Don Paolo Bertolini 58. Hanno due bambini, uno di sette l'altro di tre anni. Un tempo lo Zanini lavorava come muratore; ma è riuscito a migliorare abbastanza in fretta la sua posizione e a crearsi una piccola fortuna. Si è comprata la macchina, una <:110Ò», e ora, da qualche settimana anche la moglie sta imparando a guidarla. Ma lo Zanini non ha alcuna fiducia negli istruttori autorizzati, e le ha consentito di malavoglia di frequentare la scuoltt-guida. «Lr impari solo sciocchezze — le ha detto — e quando ti danno la patente non sai nemmeno riconoscere i cartelli stradali e la segnaletica. Sono cose complicate. Se ti insegnassi io si farebbe prima e diventeresti una buona pilota...» L'altra sera lo Zanini è rincasato verso le 20 con un amico. La moglie ha offerto all'ospite qualcosa da bere, ha bevuto anche il marito e il discorso dopo un po' è caduto inevitabilmente sui problemi del traffico perché proprio di lì a due ore la signora aveva una lezione di guida. L'impresario era più eccitato del consueto, forse a causa del liquore. Mentre l'amico se ne andava ha proposto alla moglie di salire immediatamente in macchina e fare un giro di prova. Voleva accertarsi se dal corso di guida avesse tratto qualche profitto. Sono partiti mettendosi al volante a turno. Lo Zanini, nella sua lezione teoricopratica ha. criticato con foga crescente e ininterrotta tutto ciò che la signora gli diceva di, aver appreso dall'istruttore. Infine — l'impresario era alla guida — sono arrivati nel centro del paese, sulla piazza Alfieri. Qui sono segnate sull'asfalto molte strisce bianche che non delimitano il traffico ma indicano i posti delle bancarelle durante il mercato settimanale. Lo Zanini non le aveva mai viste. Ha chiesto seccamente alla donna che cosa fossero, ma lei non lo sapeva. Si è infuriato: «Che cosa ti insegnano alla scuola? Domani li sistemo io...». Proprio in quel momento arrivava sulla piazza, dalla parte opposta, la « 600 » della scuola-guida. Al volante era un allievo, Antonio Regarbuto, di fianco gli sede¬ va l'istruttore, Vincenzo Lupo, di 45 anni, che è anche l'insegnante della signora Zanini. L'impresario lo conosce e lo detesta. Appena ha scorto la « 600 » è balzato fuori dall'auto e le si è parato davanti obbligando il principiante ad una diffìcile frenata. Poi, spalancata la portiera, ha inveito contro il Lupo, in termini oltraggiosi, giurando che non sapeva fare il suo mestiere e minacciandolo Alcuni passanti spaventati dalle grida hanno avvertito i carabinieri nella vicina caserma. Sono accorsi il brigadiere Campus e il milite Marchetta. Lo Zanini al colmo della furia ha aggredito anche loro. I due carabinieri volevano placarlo, ma sono stati percossi. Perciò l'impresario è stato portato in caserma e denunciato per resistenza e oltraggio alla forza pubblica. Il brigadiere Campus e il milite hanno dovuto farsi medicare da un dottore e sono stati dichiarati guaribili rispettivamente in 10 e 8 giorni. Lo Zanini ieri mattina è stato trasferito alle «Nuove». ililll Alessandro Zanin

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