Tremendo scoppio su una nave in demolizione a Spezia: due operai uccisi, cinque ustionati

Tremendo scoppio su una nave in demolizione a Spezia: due operai uccisi, cinque ustionati Scene di panico ai cantieri "Santa Maria Tremendo scoppio su una nave in demolizione a Spezia: due operai uccisi, cinque ustionati Le vittime avevano 65 e SS suini - Lavoravano su una turbocisterna - Per cause imprecisate è esploso il gas che si era formato nelle stive del piroscafo - Lo spostamento d'aria ha scaraventato i corpi in mare a decine di metri di distanza: un battello che si trovava vicino alla petroliera è affondato (Dal nostro corrispondente) La Spev.ia, 26 febbraio. Due operai morti, e altri cinque feriti sono il tragico bilancio di un violentissimo scoppio avvenuto stamane a bordo di una nave in demolizione nel cantiere navale < S. Maria » di viale S. Bartolomeo, a Ruffino, sul lato orientale del litorale di Spezia. Il piroscafo è la turbocisterna < World Tempest », ex liberiana, da 10.1,70 tonnellate di portata lorda, che deve subire parziali lavori di demolizione per essere trasformata in pontone per la Eni-Snam. Alle 8,1)0 un gruppo di operai del « S. Maria» e della ditta «Navalcarena» erano intenti al lavoro; altri si trovavano su un natante affiancato alla nave e su un rimorchiatore ormeggiato dalla parte opposta. Improvvisamente, per cause non ancora accertate, in una delle ventisei cisterne della nave (tredici su ogni lato) si è avuta una tremenda espio sionc, accompagnata da lingue di fuoco e seguita da una cotenna di denso fumo. La de flagrazione si è udita per un raggio di parecchi chilometri di distanza. Un enorme squàrcio si è aperto nel fasciame esterno al centro della nave: rottami metallici e oggetti di ogni genere sono stati proiet tati a grande distanza. « Sembrava fosse esplosa una bomba da cinquecento chili — Ita raccontato più tardi il capo operaio Corrcntini — Si è vista la nave sobbalzare come fosse stata investita da una ondata, mentre la bettolina è colata a picco! Trascorsi i primi attimi di terrore, sulla banchina e sulla nave sono accorsi i dirigenti del cantiere e gli operai che /minio .subito portato soccorso ai feriti. Per primo c stato rinvenuto il cadavere di Gino Capitanini di SS anni, abitante a Spezia in via Quercia 17: al momento dello scoppio egli si trovava sulla bettolina ed era stato dilaniato da uno sperone di lamiera. Sulla «World Tempest» due uomini, ustionati al viso e contusi in varie parti del corpo, si lamentavano: erano Giorgio Prampi di 25 anni abitante iti ria Bertolani ei Neri 16. e Bruno Gianni di 20j dimorante in via Melara tl.\ d{Trasportati all'ospedale con) autoambulanze dei pompieri della. Marina e della Croce Verde sono stati ricoverati con prognosi varianti dai là ai 20 giorni. I soccorritori hanno poi scorto in mare Santo Valastro di 1,5 anni Profilano 29 abitante in viae Claudio .Rossi eli SS anni residente in via Gianturco 33. I due si trovavano sulla coperta della « World Tempest » e dalla violenza dell'esplosione erano stati proiettati in acqua; alcuni operai a nuoto li hanno por- ,tati in salvo. Anch'essi sono jstati trasferiti all'ospedale e ricoverati per ustioni di primo e secondo grado al volto e contusioni varie. Il quinto ferito è Vittorio Ferrari di 36 anni dimorante a S. Stefano Magra: egli si trovava sulla nave < Punta Ronco » a circa iso metri di distanza dalla turbocisterna. Il Ferrari ha riportato contusioni al piede sinistro e alle gambe ed è stato ricoverato con prognosi di venti giorni. In un primo momento sem brava che mancassero all'appello parecchi dipendenti del cantiere < S. Maria » e della € Navalcarena», la ditta impegnata con la bettolina ai lavori di pulizia della -t World Tempest ». Successivamente è risultato assente un solo uomo, il pensionato Alfonso Nioi di 65 anni, che proprio oggi (per la prima volta) aveva preso lavoro von la < Navalcarena». E' stato cercato a lungo a bordo e a terra, quindi sono entrati in azione i sommozzatori dei vigili del fuoco provinciali i quali, dopo due ore di affannose ricerche, hanno trovato il cadavere del pensionato sommerso nei pressi della turbocisterna. Sono in corso tre inchieste: della magistratura, della Capitaneria di porto e della polizia portuale, per accertare le cause della sciagura. Nel corso delle indagini dovrà essere accertato se nell'interno della cisterna si trovasse gas dovuto a residui di carburante, oppure se nella cisterna si fosse formato idrogeno per elettrolisi o per reazione chimica che, a contatto del fuoco, come è noto; esplode. Il ministro dell'Interno, on. Taviani, ha dato disposizione al prefetto perché sia erogato un contributo alle famiglie delle vittime. Aldo Galli / vigili del fuoco trasportano i corpi degli operai estratti dalla stiva della nave esplosa (Telefoto A. P.) Un operaio ferito nell'esplosione lascia l'ospedale di La Spezia (.Telefoto A.P.)

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