Il bimbo scomparso a Genova trovato morto nel fondo di una cisterna vicino a casa di Filiberto Dani

Il bimbo scomparso a Genova trovato morto nel fondo di una cisterna vicino a casa Quattrocento uomini Hanno partecipato alle ricerche Il bimbo scomparso a Genova trovato morto nel fondo di una cisterna vicino a casa Il piccolo (8 anni) era sparito da tredici giorni <- Il cadavere, ripescato da due sommozzatori, non rivela tracce di violenza - Le indagini sembrano avvalorare l'ipotesi di una disgrazia, ma anche la possibilità di un delitto non è da eseludere - Resta infatti da chiarire perché il pozzo era stato chiuso con il coperchio dopo la caduta del bimbo (Dal nostro corrispondente) Genova, 26 febbraio Il corpo di Antonio Sanno, il bambino di 8 anni scomparso da casa tredici giorni fa, è stato trovato stamani in fondo ad una cisterna con due metri e mezzo d'acqua, dentro una casa semidiroccata, sulle alture della città, a. poco più di un chilometro dalla sua abitazione. L'ipotesi della disgrazia sembra stasera la. più probabile, anche se il coperchio della bo tola che si apre sulla cisterna era chiuso. L'autopsia, conclusa nel tardo pomeriggio all'Istituto di medicina legale dell'Università, non ha rilevato infatti alcun segno di violenza nel corpicino. Ecco, in breve, un riassunto della vicenda. Antonio Sauna scompare nel pomeriggio di lunedi 1.) febbraio dal cortile di caso I familiari se ne accorgono soltanto la sera quando è l'ora di chiamarlo per la cena. Il padre, Pietro Sanno, comincia le ricerche nel vicinato e a tarda sera si rivolge ai carabinieri. Passano i giorni, ma Antonio non si trova. Quattrocento fra carabinieri ed agenti del Reparto Mobile della polizia sono impegnati nelle ricerche. Gli uomini battono le colline, sparpagliandosi a ventaglio, frugano in ogni cespuglio: <t Antonio — avevano riferito i suoi compagni — ha detto che andava sui monti ». Da Torino si fanno venire due cani poliziotti, poi anche da Roma mandano il famoso « Do.v jr. 2. Ma tutto sembra inutile. Si fruga nell'ambiente familiare: i Sanno sono povera gente, vivono in un modestissimo alloggio messo a disposizione dal Comune in via Lugo. Pietro Sauna è un minatore sardo disoccupato, ha altri quattro figli da mantenere, tutti più piccoli di Antonio. Nessuna ipotesi viene scartata. Si sa che l'acqua attira i ragazzi: il laghetto, poco distante dalla casa, viene scandagliato per giorni dai sommozzatori dei carabinieri. Si parla persino di vuotarlo completamente. Intanto uno sconosciuto a Milano telefona ai giornali: * Non sono un pazzo, il bambino ce l'ho io e non lo restituisco più». Manda anche lettere anonime alla famiglia e alla Questura. Gli inquirenti non vi fanno molto caso, sembra evidente trattarsi di uno squilibrato, ma l'ipotesi di un rapimento non è improbabile. Negli ultimi giorni, si rallentano volutamente le ricerche, almeno nella parte più spettacolare, nella speranza che l'eventuale rapitore, sentendosi più sicuro, faccia un passo falso. Ma l'opera continua negli uffici dei carabinieri e della Squadra Mobile, in stretta collaborazione. Sulle carte topografiche, con un lavoro da certosini, si fa un censimento di tutti i pozzi, le cisterne, gli anfratti rocciosi, le case semidiroccate individuate -nel corso delle battute dei giorni precedenti: «Ce n'erano molti di più di quanti potessimo pensare », ho detto stasera il Questore. Stamattina il lavoro riprende con le prime luci, vi partecipano SO carabinieri e BO agenti de! reparto Mobile della Polizia Ci sono anche dei sommozzatori Verso le 12,30 una pattuglia composta dall'agente della «Mobile* Elio Mitecifero e dai carabinieri sommozzatori Vito Mastrandrea e Romualdo Faraone giunge alla cosiddetta «caso nera* sulla collina della « Pietro delicucco*, sulle alture di Grana [rolo. Proprio sulla cima sorge! lo cosa semidiroccato quanto hasta per suscitare, la fantasia di un ragazzino, c'è quasi {'e- mozione della, scalata, la tt-jsta che spazia tutt'intorno edl una torcia. L'acqua putrida elllllllllliillllllllllllllllllllllllllllllllllllllMIMIIIil mistero della casa vuota. Antonio — si è saputo oggi — ci andava spesso. Dentro la casa, nel pavimento di una stanza che si apre sulla facciata principale, c'è la botola, una apertura circolare di circa 60 centimetri di diametro, chiusa da un coperchio di legno. Era stata già esplorata, il giorno dopo la scomparsa di Antonio. I carabinieri avevano sollevato il coperchio e guardato dentro con fangosa respingeva la luce, sul fondo non si vedeva niente. Per primo si cala Vito Mastrandrea: è un carabiniere giovanissimo; ha appena finito il corso ed è alla sua primo immersione operativa. Sul fondo melmoso, egli trova il corpicino, steso bocconi. Torna su agitatissimo: «L'ho trovato: è qua sotto ». E' troppo emozionato, non ce la fa ad immergersi di nuovo. Scende il suo collega. Il corpicino viene im bragato e tirato fuori. Si dà l'allarme. Sul posto arrivano il capo della «Mobile*, il Questore, il comandante del gruppo dei carabinieri, e un magistrato. Si intrecciano comunicazioni radio fra le auto e le centrali, anche da Roma, il mi nistero, vogliono subito sapere. Intanto si fa venire una bara. Il ritrovamento non ha però chiarito il mistero: perché la botola era chiusa? Alle 17 il Questore Giuseppe Ribizzi con vaca i giornalisti in un salone della Questura e prospetta le varie ipotesi: Antonio poteva aprire la botola da solo. Il coperchio potrebbe essere stato messo a posto, più tardi, da Qualcuno preoccupato che dei bambini potessero cadere nella cisterna. Ma anche la possibilità di un delitto non è da trascurare. Intanto all'obitorio il prof. Aldo Franchini, direttore dell'Istituto di medicina legale, compie l'autopsia: in serata egli può escludere che Antonio abbia subito lesioni interne o esterne, l'accertamento della data della morte è più difficile, forse si saprà domani, ma per ora l'indagine sembra avvalorare l'ipotesi della disgrazia. Il padre Pietro Sanno, fuori dall'obitorio, piange: ha riconosciuto il suo bambino poco prima. La madre, che da Quando il piccolo è scomparso ha continue crisi di disperazione, ha dovuto mettersi a letto e i medici le hanno impedito di andare a vedere la salma. Filiberto Dani / carabinieri tornano con il corpo del piccolo Antonio Sauna morto nel pozzo sulle alture di Genova (Tei. Ansa) La madre sconvolta del piccolo ann

Persone citate: Aldo Franchini, Antonio Sanno, Antonio Sauna, Pietro Sauna, Romualdo Faraone, Vito Mastrandrea

Luoghi citati: Genova, Grana, Milano, Roma, Torino