L'Inter domina (4 a 0) sul Ferencvaros a San Siro

L'Inter domina (4 a 0) sul Ferencvaros a San Siro NEI QUARTI DI FINALE DELLA COPPA DEI CAMPIONI L'Inter domina (4 a 0) sul Ferencvaros a San Siro Jair inizia la serie delle marcature, poi segnano Corso e, due volte, Peiró - Espulso l'ungherese Horvath - La gara di ritorno avrà luogo a Budapest il 2 marzo (Dal nostro inviato speciale) Milano, 23 febbraio. La squadra ohe in regime dì Coppa dei Campioni è ospite questa sera dell'Internazionale allo stadio di San Siro aveva un grande nome una volta. Fu una delle più grandi che il calcio magiaro ab bia mai prodotto. Nel corso dei suoi sessantasette anni di vita ha vinto ventun volte, certo non consecutive, il campionato dell'Ungheria, ha riportato due volte la Coppa dell'Europa centrale nei lontani anni 392S e 1937 e si è classificata prima l'anno scorso nella Coppa delle Fiere. Il suo nome data dai tempi dell'impero absburgico ed era storico a Budapest Tanto che nell'ultimo dopoguerra nella manìa di abolire ogni cosa che ricordasse il passato, il nome stesso venne senz'altro cancellato e sostituito da altro attinto da un prodotto alimentare. Non fu che più tardi, quando le acque politiche si quietarono alquanto in Ungheria, che i tifosi riuscirono ad imporre al sodalizio il ritorno al vecchio storico nome. Sotto (questo nome U Ferencvaros ètornato ad imporsi conquistando nuovamente l'anno scorso il titolo di campione del Paese. Esso è ridiventato ora uno dei fornitori principali della squadra nazionale, alla quale ha già dato, ultimamente, la bellezza di sette elementi, fra il noto centravanti i quali Albert. La squadra non si trova attualmente in piena forma, a seguito del riposo calcistico che regna in Ungheria durante l'inverno. Per questo motivo essa è andata a prepararsi in Svizzera per l'incontro di sta¬ sera. Ma il Ferencvaros è la dimostrazione pratica che cer te cose del passato non si pos sono distruggere. Basta pensare agli uomini che essa ha prodotto nei tempi del passato, quando gli incontri fra le nazionali dell'Italia e dell'Ungheria costituivano uno degli avvenimenti prelibati del calcio europeo. Si chiamavano, questi uomini, Sarosi, Turay, Takacs, ed essi hanno dato luogo a una generazione clas sica "he nessuno di dimenticato. Ed eccoci alla cronaca della partita di stasera, valevole per i quarti di finale della Coppa dei Campioni. Il pubblico non ha risposto nella misura desiderata. Nello stadio vi erano circa cinquantamila persone, non di più. L'Internazionale non ha tar- dato molto ad andare in vanitaggio. I primi attacchi sono stati portati dal Ferencvaros, ma i nerazzurri non appena hanno potuto puntare in profondità hanno realizzato. Un servizio di Peiró a Jair metteva il negretto in condizioni di sparare da una decina di metri; il tiro batteva nettamen- i ha [ i a o e o ¬ te il portiere ungherese, Geczi.lI giocatori del Ferencvaros davano prova di una tecnica]e o a - o , a n di en- più che discreta, ma il loro lavoro si svolgeva essenzialmente a metà campo. Fermavano la palla con precisione e se la servivano gli uni agli altri, arrivando lino all'altezza dell'area di rigore della squadra milanese, senza però mai concludere. In tutto questo primo tempo gli ospiti hanno eseguito una mezza dozzina di tiri da grande distanza: uno solo, da vicino, è stato sparato dal centrattacco Albert, senza pericolo, però, per il portiere Sarti. La seconda rete dei nerazzuri ò stata segnata al 37° minuto. Come già la prima, anche questa ha avuto inizio da un [calcio d'angolo, il quarto della serie. Su di esso lo stesso Pacchetti sparava al volo, colpendo un avversario. Sul rimpallo interveniva Corso da breve distanza e metteva senz'altro a segno. Poco più tardi Peiró effettuava un tiro che veniva parato bene, ma in due tempi, dal portiere ungherese. Il vento ha soffiato per tutto questo primo tempo in favore dei magiari, i calci d'angolo nel primo tempo sono stati: 4 a favore dell'Internazionale e 2 a vantaggio del Ferencvaros. Nel complesso, l'impressione lasciata dal tempo è stata favorevole all'Inter, come praticità di gioco, essenzialmente. I magiari hanno controllato be- ne la palla, dando prova di qualità tecniche, secondo quella che è la loro tradizione, ma \ in quanto a praticità hanno lasciato molto a desiderare, tanto che al segnale di ripresa emesso dall'arbitro era logico prevedere che l'Internazionale avrebbe chiuso questo primo confronto con il Ferencvaros con un netto vantaggio. (L'incontro di ritorno avrà luogo a Budapest il 2 marzo). Il secondo tempo ha avuto lo svolgimento che era stato previsto al termine del primo, cioè l'Inter ha segnato altre due reti portando così il suo attivo a 4 a 0, un vantaggio che ben difficilmente i magiari riusciranno a colmare nella partita di ritorno a Budapest Questo secondo tempo è stato anche molto più nervoso del primo. Ad un dato punto l'uomo fra i nerazzurri che veniva preso di mira era il negro Jair. Il gioco continuava a svolgersi prevalentemente a metà campo ma Peiró provvedeva ad aumentare l'attivo dell'Inter segnando due volte di seguito, al 20 e al 30', ambedue le volte su passaggio di Mazzola. La prima volta, ricevendo la palla dal suo compagno, egli batteva un avversario e continuava ad avanzare da solo, giungeva fin davanti al portiere, batteva anche questi ed entrava in rete con la palla. Le protest? dei magiari erano alquanto violente. Essi, che giocano prevalentemente cercando di mettere fuori gioco gli attaccanti avversari, pretendevano che la posizione di Peiró fosse errata. Cosa che a noi non è parsa vera affatto. Intanto l'ala destra dell'Internazionale, Jair, continuava a fare le spese dell'irritazione dei tiocatori del Ferencvaros. Al 28' il mediano destro degli ospiti — Horvaih — piombava su Jair e gli sferrava un pugno in pieno stomaco. L'arbitro accorreva ed espelleva senz'altro l'ungherese. Subito dopo Peiró (si era giunti al 30' minuto) ben servito da Mazzola, segnava ancora una volta da pochi passi di distanza, portando il punteggio sul definitivo 4 a 0 Vittorio Pozzo INTER: Sarti; Burgnich, Facchettì; Bedin, Guarneri, Malatrasi; Jair, Mazzola, Peiró, Suarez, Corso. FERENCVAROS: Geczi; Novak., Horvath; Johasz, Matrai, Szucs; Karaba, Varga. Albert, Rakosi, Fenyvesi. ARBITRO: Gomez Arribas (Spagna). Corso, contrastato da tre avversari, tn azione nell'area del Ferencvaros ieri sera a San Siro (Telefoto)