Come Londra riduce le spese per la difesa di Mario Ciriello

Come Londra riduce le spese per la difesa IL «LIBRO BIANCO» PEL GOVERNO Come Londra riduce le spese per la difesa Abbandono delle costose portaerei, acquisto di aerei atomici americani, ritiro graduale delle truppe dall'estero (ma non dalla Germania) - Il bilancio militare non supererà i 2 miliardi di sterline Tanno in termini reali (Dal nostro corrispondente) Londra, 22 febbraio. Due chiari opuscoli hanno presentato oggi agli inglesi i piani governativi per la difesa, sia a breve sia a lunga scadenza. Uno è il bilancio militare per l'anno finanziario aprile '66-aprile '67, l'altro è l'attesissimo « Libro bianco » che, in sole quindici pagine, indica i problemi, i principi e gli obiettivi che hanno guidato il governo nelle sue difficili decisioni. Come già si sapeva da qualche giorno, tre sono le novità di maggior rilievo: non si costruiranno più portaerei, si acquisteranno cinquanta bombardieri americani P-lll, si abbandonerà entro il '68 la vasta base di Aden e si diminuirà il numero degli effettivi in altri territori oltremare, ma non in Europa. Il governo ha così tenuto fede all'impegno, assunto dopo la sua vittoria elettorale del '64, di « arginare » le sempre crescenti spese militari. Il ■premier Harold Wilson fissò un limite — ovviamente flessibile — di 2 miliardi di sterline, in termini reali. Il bilancio militare aprile '65aprile '66 fu di 2 miliardi 120 milioni 500 mila sterline, pari a 3710 miliardi 875 milioni di lire; quello presentato oggi, per l'anno finanziario aprile '66-aprile '67, assomma a 2 miliardi 172 milioni di sterline, 3801 miliardi nella nostra valuta. A prima vista, sembra esservi un aumento, di 52 milioni di sterline, ma i documenti spiegano che la differenza è puramente monetaria, dovuta al cresciuto livello dei prezzi. In termini reali — si apprende — vi è una diminuzione di 72 milioni di sterline. « iVoi miriamo a far sì — dice il « Libro bianco » — che il. programma militare del '69 o del '70 ci costi quanto quello di due anni fa». Più avanti l'opuscolo aggiunge: «Continuare a spendere per la difesa, come voleva il precedente governo, oltre il 7 per cento del reddito nazionale lordo nuocerebbe gravemente all'economia, soprattutto ora che dobbiamo accrescere celermente la produzione, ora che l'industria deve essere riattrezzata e rammodernata, ora che dobbiamo lottare contro una carenza di manodopera. Ci proponiamo pertanto di abbassare le spese militari, per il '69'70, a un livello stabile di circa il 6 per cento del reddito nazionale lordo. Il bilancio dello scorso anno ne assorbì il 6,8 per cento, l'odierno bilancio ne assorbirà il 6,6. Un progresso è già visibile ». Occorreva dunque un « ridimensionamento » delle forze armate, bisognava armonizzare le nuove necessità economiche con le future esigenze strategiche. Ecco perché si è giunti alla drastica decisione di non costruire altre portaerei, un duro colpo per la Marina, la più antica e tradizionalista delle armi britanniche. In segno di protesta, dava le dimissioni sabato il ministro della Marina, Christopher Mayhew, e oggi — come previsto — il « Primo Lord del Mare » e capo dello Stato Maggiore navale, Sir David Luce, chiedeva, e otteneva, di ritirarsi dal servizio con sette mesi di anticipo sulla data prefissata. -Mayhew non condanna soltanto la rinuncia alle portaerei, ina la politica che avrebbe reso inevitabile tale abbandono: politica per cui Londra cercherebbe di restare una « potenza mondiale » spendendo solo 2 miliardi di sterline all'anno. Il « Libro bianco » sostiene invece che, negli anni a venire, l'Inghilterra non avrà più bisogno di portaerei, mezzi adatti solo per sbarchi su vasta scala, operazioni che non verrebbero più eseguite senza l'aiuto degli Stati Uniti. La Gran Bretagna ha adesso cinque portaerei, di cui due saranno ancora in servizio dopo il 1070. Per costruire la progettata « CVA-01 », occorrerebbe spendere oltra 70 milioni di sterline (120 miliardi di lire) e con quale risultato? «Fra il '70 e l'SO, avremmo soltanto tre portaerei, di cui due vecchie; — dice il " Libro bianco" — e il mantenimento di tale forza, per tutto il decennio, ci costerebbe circa 1 miliardo e JfOO milioni di sterline ». Non ne vale la pena: né militarmente, né amministrativamente. Altri importanti compiti attendono la Marina. Nella primavera del '68, scenderà in mare il primo sommergibile munito di sedici Polaris; altri tre lo seguiranno a brevi intervalli di tempo. Questa potente flottiglia « assumerà così gradualmente la responsabilità, ora affidata all'aviazione, del deterrente nucleare». I bombardieri atomici Victor e Vulcan, gli attuali « vettori » delle bombe A e H, hanno pochi anni di vita. Verso il '71 la Marina disporrà inoltre di quattro sommergibili nucleari, di un nuovo tipo di incrociatore e di « una nuova e più potente unità dotata di missili antisommergibili e antiaerei ». L'aereo d'assalto Canberra sarà sostituito da cinquanta F - 111 americani (costano 2 milioni 100 mila sterline l'uno, ma Washington ha promesso di aiutare Londra acquistando suo materiale bellico), e gli F-lll saranno quindi rimpiazzati, dopo il '75, da un bombardiere anglo-francese, ad ali mobili. La consistenza delle forze britanniche in Germania — sui 55 mila uomini — resterà immutata; ma saranno fatte « considerevoli riduzioni » nei contingenti a Cipro e a Malta e, entro il '68, saranno ritirate tutte le forze da Aden. In Asia, dove la situazione è critica, Londra diminuirà gli uomini « appena gli eventi lo permetteranno ». Infine, Lon dra non terrà più guarnigioni né nella Guiana britannica, né in Beciuania, né nel Basutoland, né nello Swaziland, tutti nell'Africa meridionale. Stasera, nel dibattito ai Comuni, il ministro della Difesa ha fatto capire che si avranno « fra breve » nuove elezioni generali. Mario Ciriello

Persone citate: Christopher Mayhew, David Luce, Harold Wilson